Nintendo Switch Lite - prova
Personal Console.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di provare Switch Lite la prima revisione ufficiale della riuscitissima console ibrida della grande N. Zitta zitta, Nintendo ne ha portata anche un'altra nei negozi: attraverso una revisione dei processi costruttivi dell'hardware originale, le nuove versione di Switch standard, quelle che cominciano con la sigla HAD, possono vantare una durata della batteria maggiore e uno schermo più luminoso. Ne ha parlato lungamente Digital Foundry in questo articolo.
Switch Lite, invece, è un'altra cosa. È una macchina con un form factor, capacità e un prezzo completamente differente rispetto alla console classica, tale da essere destinata ad un pubblico ben definito. In molti hanno fatto un parallelo tra Switch Lite e il 2DS. La scocca colorata e resistente, il prezzo inferiore e la mancanza di fragili giunture sono tutti elementi in comunque tra questi due prodotti. Ma la filosofia dietro i due progetti sembra molto differente.
Switch Lite ha il vantaggio di essere esteticamente più gradevole della versione bidimensionale del 3DS, oltre che più piccolo e leggero rispetto ad un classico Switch. Questo la rende perfetta per la mobilità, anche grazie all'utilizzo di buone plastiche dall'effetto morbido davvero piacevoli da tenere in mano. Le tre colorazioni pastello, giallo, azzurra e grigia, sono belle da vedere e anche piuttosto eleganti. Se si vuole qualcosa di più aggressivo, si può attendere l'edizione speciale che uscirà in concomitanza con Pokémon Spada & Scudo. La disposizione dei tasti è la stessa della versione di base, ma la loro corsa e resistenza è stata rivista. Se avere una croce digitale al posto dei quattro pulsanti sotto lo stick sinistro è un miglioramento sempre gradito, occorre abituarsi alla corsa più lunga e al click meno secco dei tasti sulla parte destra della console. Per fare un parallelo, ci hanno ricordato molto quelli del paddone del Wii U. Ottimi anche i dorsali, apparentemente più semplici da utilizzare.
La diagonale dello schermo è stata ridotta a 5,5 pollici, ma questo non rende più faticoso un utilizzo prolungato. Anzi, grazie alla superficie minore, la risoluzione 1280x720 del pannello consente di avere una densità di pixel maggiore e quindi una resa più gradevole dell'immagine. L'assenza del sensore di luminosità esterna costringe a regolare manualmente la luce dello schermo. In questo caso non si tratta di una grande perdita, visto che quello di Switch non è mai stato particolarmente sensibile. La batteria dovrebbe avere una durata che va dalle 3 alle 7 ore a seconda del software utilizzato, un dato in linea con la versione classica e leggermente inferiore alla sua revisione. Il taglio della memoria interna è di 32 GB espandibili attraverso micro SD.
Gli speaker stereo non sono più posizionati in posizione frontale, ma sono rivolti verso il basso. Il suono prodotto non è particolarmente potente o raffinato, ma fanno decisamente il loro dovere. L'unico rischio è che vengano coperti con le dita durante le partite o appoggiando la console in modalità tavolo per giocare con gli amici. Questo perché sarà sempre possibile collegare uno o più Joy-con alla console per una estemporanea partita multigiocatore. Questa operazione, però, disattiva i controlli standard della versione Lite costringendo ad appoggiarla da qualche parte per poter giocare.
In questo caso Switch Lite si tramuta in un semplice schermo (esattamente come la parte "tablet" della versione classica) e dovremo utilizzare un controller esterno. Questo vuol dire che per giocare in due o più persone dal vivo a Mario Kart o a Mario Odyssey sarà necessario possedere almeno due Joy-con supplementari o una seconda Switch Lite e relativo gioco. L'impossibilità di attaccare la console direttamente alla televisione e l'assenza di un supporto posteriore costringe a utilizzare la custodia della console o altre sistemi di fortuna per tenere lo schermo in verticale.
Molta della tecnologia contenuta nei Joy-con non è presente in Switch Lite. Mancano l'HD Rumble, i sensori di movimento e la telecamera IR. E' vero che molte di queste caratteristiche non sono utilizzate, ma questo vuol dire che alcuni giochi come 1-2 Switch sono impossibili da utilizzare su Lite, mentre altri come Nintendo Labo possono essere utilizzati solo in parte. O sincronizzando Joy-con comprati a parte. Altre esperienze come Mario Tennis, Mario Odyssey o Mario Party non avranno alcune opzioni disponibili. Per vedere quali gioco sono pienamente compatibili occorrerà verificare dietro le confezioni dei giochi se supportano la modalità portatile. Per ogni dettaglio vi rimandiamo al sito ufficiale di Nintendo. La cosa che fa ridere è che molti dei giochi vi chiederanno di staccare i Joy-con dalla console e provare ad utilizzarli per nuove esperienze, non rendendosi conto dell'impossibilità della situazione.
Quello che emerge, quindi, è che Switch Lite non è una semplice revisione della console che abbiamo imparato a conoscere, quando una versione pensata per un utilizzo molto specifico, basato prevalentemente sulla portabilità e il gioco in solitaria. Alcune scelte di Nintendo, da una parte hardware, dall'altra software, infatti, limitano molto la versatilità di questa versione budget. Si tratta di una console pensata più per i giocatori classici tutto sigle player e controlli digitali che per i più piccoli e le famiglie, più propense a condividere le sessioni di gioco o a utilizzare i sensori di movimento per semplificare i controlli.
Un altro possibile utilizzo di Switch è come console secondaria da usare in portabilità. In questo caso è possibile farlo abbonandosi al servizio online di Nintendo così da sfruttare il servizio cloud per condividere i salvataggi In alternativa si potrebbe spostare manualmente il file di salvataggio tra le due console, ma non è molto pratica come soluzione. Anche la gestione dell'account famiglia da parte di Nintendo pone delle restrizioni soprattutto sull'utilizzo dei software acquistati online, cosa che potrebbe rendere l'acquisto dei giochi in versione fisica ancora la più conveniente.
Coloro che pensavano che Lite fosse semplicemente una versione più economica, piccola, leggera e colorata di Switch dovranno ricredersi. La nuova console di Nintendo, infatti, rinuncia a molte delle caratteristiche che rendono la versione di base così particolare. Lite, infatti, non è più una console ibrida, da usare indifferentemente in giro o a casa e con la quale poter sfidare i propri amici, ma una vera e propria console portatile vecchio stile. In altre parole il vero successore del 3DS che, incidentalmente, condivide con Switch la gran parte della libreria software e dei servizi.
In quest'ottica la grande N ha fatto un bel lavoro utilizzando materiali piacevoli da toccare e migliorando notevolmente l'ergonomia della scocca. Una batteria più capiente e uno schermo migliore avrebbero potuto rendere Lite un acquisto obbligato per tutti coloro che sono alla ricerca dell'erede del glorioso 3DS. In questo caso si dovrà ponderare se i 100 euro di risparmio valgono la mancanza del supporto alla televisione e all'assenza di Joy-con indipendenti. Switch Lite sarà disponibile a partire dal 20 settembre.