Nintendo Switch OLED - recensione
Il migliore Switch sul mercato.
Nintendo non è certo nuova alle revisioni delle sue console portatili. Chi ha vissuto l'epoca dei Game Boy e dei DS/3DS ricorderà senz'altro Game Boy Pocket, Color, Advance, SP, Micro, DS, Lite, Dsi, 3DS, New 3DS e via dicendo.
Alcuni modelli andavano semplicemente a ottimizzare schermo e design, mentre altri rivoluzionavano hardware e caratteristiche. Con le console da salotto il produttore nipponico è invece stato sempre molto più conservativo, ma essendo Switch la prima console ibrida fissa e portatile, il terreno da battere era nuovo.
A più di quattro anni dal lancio della console, ecco arrivare sul mercato Nintendo Switch OLED, che rappresenta una terza versione della sua console, dopo il modello del 2019 con gestione energetica migliorata e dopo Switch Lite. La nuova edizione della console ibrida ha diverse novità che andremo ad analizzare in questa recensione ma non andrà a sostituire il modello già sul mercato, posizionandosi come una proposta premium venduta a un prezzo leggermente superiore.
Il SoC interno è sempre il Tegra X1, e la RAM è ancora pari a 4GB, quindi Switch OLED non offre prestazioni maggiori. Risoluzione (sia su tablet che su TV) e frame-rate sono dunque alla pari di Switch originale e Lite. La versione del chip dovrebbe essere Mariko, ovvero la stessa del modello del 2019, che sulla carta dovrebbe consentire una durata della batteria pressoché doppia rispetto al modello di lancio e temperature operative più basse.
La novità più grande del nuovo modello di schermo è, come suggerisce il nome stesso, il nuovo schermo di tipo OLED. A differenza degli schermi con tecnologia LCD che montano gli altri modelli di Switch, gli schermi con tecnologia OLED (diodo organico a emissione di luce) non richiedono componenti aggiuntivi per essere illuminati (gli schermi a cristalli liquidi vengono illuminati da una fonte di luce esterna), ma producono luce propria; questo permette di realizzare pannelli molto sottili che richiedono minori quantità di energia per funzionare. Inoltre, poiché i pixel neri non vengono illuminati ma semplicemente spenti, ne consegue che il contrasto massimo diventa infinitamente maggiore e che i neri sono veramente neri piuttosto che grigio scuro.
Oltre a cambiare la tecnologia dello schermo, il nuovo modello ne aumenta anche le dimensioni, passando a 7 pollici invece dei 6,2 del modello standard. La grandezza dello schermo aumenta senza pesare sulle dimensioni della console stessa, perché ricavata dalla riduzione delle cornici. Ciò ha permesso al produttore di tirar fuori uno schermo vistosamente più grande mantenendo anche la compatibilità con accessori come dock, custodie, cover e borse da trasporto.
Lo schermo è la principale novità della nuova versione della console, ma non l'unica. A bordo troviamo anche un quantitativo di memoria integrata maggiore, ovvero 64GB (il doppio degli altri modelli in commercio). Non è un upgrade esaltante considerando che la maggior parte degli smartphone e tablet in uscita quest'anno montano 128GB o 256GB, ma sicuramente era un incremento doveroso, considerando che alcuni giochi digitali hanno un peso di 40GB e oltre. In sostanza, una micro SD sarà verosimilmente necessaria nel lungo termine, ma almeno adesso si possono installare un paio di giochi senza acquistare espansioni di memoria.
Un'altra gradita aggiunta è la porta LAN/Ethernet nella base, che consente finalmente di scaricare giochi e aggiornamenti più velocemente e di giocare online con una connessione più stabile in modalità TV. Nel modello originale era possibile ottenere lo stesso risultato ma serviva acquistare un adattatore USB-ethernet esterno (non ufficiale) che incideva di altri €15 sulla spesa. La stessa base è stata leggermente revisionata: ora i bordi sono più curvi e sono stati modificati i materiali interni. Quando Switch è stato lanciato nel 2017, diversi utenti hanno riportato dei graffi causati dalla base, verificatisi nella stessa operazione di inserimento ed estrazione.
I graffi effettivamente erano causati dalle guide situate nella parte interna, di materiale plastico satinato. Come potete vedere dal video unboxing allegato, i graffi sono reali e sono presenti anche sul nostro modello day one. Nintendo afferma di aver sistemato questo problema, ma analizzando la nuova base, il sistema di guide interno è lo stesso, cambiano solo i materiali, ora lucidi.
Ci saremmo aspettati una protezione in gomma ma così non è stato. Idealmente, se la console si riponesse nella base perfettamente dall'alto e delicatamente, questo sarebbe un problema inesistente, ma il mondo è tutto fuorché ideale. Vedremo quindi nel lungo termine se il problema dei graffi permarrà.
Un'altra modifica apportata è di quelle decisamente gradite e riguarda la base per giocare in modalità tavolo. Finora la console si poggiava su una minuscola asticella molto fragile e per di più posizionata in posizione decentrata. Si aveva sempre paura di romperla e l'appoggio non era stabile se la superficie del tavolo non era perfettamente piatta e omogenea. Il nuovo sistema è stato completamente revisionato: ora la base copre l'intera larghezza della console e può essere inclinata in qualsiasi angolazione. Lo slot per microSD viene pure rivisto, e adesso la memoria si inserisce orizzontalmente e non verticalmente, e c'è un incavo maggiore per una facile rimozione.
L'ultima novità riguarda gli altoparlanti stereo a bordo del tablet, a detta del produttore leggermente migliorati. Effettivamente le grate per la fuoriuscita del suono sono più larghe e dovrebbero consentire una migliore diffusione del suono nell'ambiente, specialmente in modalità tavolo. Tutto il resto rimane più o meno invariato. La porta USB-C rimane in basso e quindi continua a impedire di ricaricare la console quando si gioca con la console appoggiata su un ripiano, ma con la durata della batteria di questo modello questo è un non problema.
Ansiosi di testare tutte queste novità, ci siamo lanciati in un esaustivo test del Nintendo Switch OLED. La console è stata con noi per circa una settimana e l'abbiamo messa alla prova con una svariata quantità di titoli, in tutte le configurazioni. Il nuovo schermo, bisogna dirlo, è davvero eccezionale. I colori sono molto più vividi e vibranti, i neri profondi, il contrasto è molto elevato e non serve quasi mai impostare la luminosità al massimo. Inoltre, gli angoli di visuale sono eccellenti.
Si può inclinare la console come si vuole e anche guardandola da angolazioni parallele non c'è perdita di colore, e si continua a vedere bene l'immagine a schermo. I riflessi erano anche uno dei maggiori problemi dello schermo dello Switch, e da questo punto di vista la situazione è migliorata anche se non completamente risolta. In ogni caso, adesso giocare all'aperto è decisamente possibile, e anche con buoni risultati, basta impostare la luminosità al massimo (ma non sotto la luce diretta del sole).
Abbiamo giocato il nuovissimo Metroid Dread sulla nuova console e l'abbinata è davvero entusiasmante. Il nuovo capitolo bidimensionale della storica saga Nintendo offre ambientazioni suggestive, dense di luci e ombre, gradazioni infinite di colori ed effetti di luce di prim'ordine, e lo schermo OLED ha risposto eccezionalmente a queste situazioni non sempre facili.
Inoltre, anche in situazioni di scrolling veloce non c'è stata alcuna avvisaglia di input lag, a testimonianza di un valore molto basso. Anche The Legend of Zelda Breath of the Wild sembra un altro gioco rispetto a come ce lo ricordavamo. Abbiamo confrontato le immagini fianco a fianco con lo Switch di lancio che avevamo a disposizione, e sullo schermo OLED l'erba, gli alberi e il cielo sembrano molto più naturali. Sul vecchio schermo sembra tutto più slavato e artificiale.
E per quanto riguarda la longevità della batteria? Nintendo afferma che ci si può aspettare una durata dalle 4,5 alle 9 ore, a seconda del gioco. Abbiamo voluto eseguire i nostri test di durata, confrontando i risultati con quelli modello di lancio nelle stesse condizioni. Abbiamo scelto dei titoli che per caratteristiche stressano molto CPU, GPU e banda di memoria. I test sono stati effettuati simulando situazioni tipiche, ovvero luminosità impostata al 50%, volume al 70%, Wi-Fi attivo. Trovate i risultati nella tabella qui sotto:
Gioco - applicazione | Durata batteria su Switch OLED | Durata batteria su Switch 2017 |
---|---|---|
Hyrule Warriors L'era della Calamità | 5 ore e 10 min | 2h e 27 min |
Dragon Quest Builders 2 | 4h e 39 min | 2h e 44 min |
Zelda Beath of the Wild | 4h e 49 min | 2h e 21 min |
Wolfenstein: Youngblood | 5h e 42 min | 3h e 12 min |
SNES - Switch Online | 8h e 43 min | 4h e 23 min |
I risultati sono in linea con quanto ci aspettavamo. Ovviamente con la luminosità e il volume (o giocando con le cuffie) si può guadagnare o perdere qualcosa, ma nel complesso siamo lì.
Per quanto riguarda la connettività, Switch OLED supporta ufficialmente il protocollo BT 4.1. E i modelli già in commercio? Bene, è notizia recente l'aggiunta ufficiale del supporto all'accoppiamento delle periferiche BT su tutta la linea di console. Nintendo Switch in realtà ha sempre avuto il Bluetooth ma il produttore lo utilizzava con delle restrizioni per le periferiche di terze parti.
Adesso, tramite un aggiornamento software, potremo tranquillamente usare tutte le nostre cuffie dotate di questo tipo di connessione. Perché solo adesso? Si tratta di una di quelle politiche di Nintendo che difficilmente trovano spiegazioni.
La connessione LAN cablata ci ha permesso effettivamente di scaricare file a maggiore velocità rispetto al Wi-Fi, sfruttando appieno la connessione di casa, anche la Gigabit. Ovviamente le velocità di download dipenderanno sia dalla velocità della linea che da quella della micro SD che avete installato (molte non arrivano a saturare la velocità di scrittura della gigabit che è pari a circa 110 MB/s). Passando al Wi-FI, non ci sono novità sostanziali: il segnale si prende con la stessa intensità e non c'è notizia del passaggio al nuovo standard Wi-FI 6.
Dopo questa lunga analisi, è ora di tirare le somme. Switch OLED non è lo Switch Pro che in molti aspettavano. Niente supporto al 4K, né prestazioni maggiori, e l'hardware deputato al rendering è identico. Anche i tempi di caricamento non cambiano e questo lascia pensare allo stesso tipo eMMC usata per lo storage interno.
Il nuovo schermo però è davvero superbo. Pur essendo più grande e con la stessa risoluzione, non c'è perdita di nitidezza anzi, sembra tutto più definito. La resa cromatica è fantastica e fa sembrare il vecchio schermo decisamente vecchio se messo a confronto e adesso la PS Vita 1000 non è più la portatile col migliore schermo. Nintendo ha poi migliorato diversi aspetti in cui il modello precedente peccava, come lo stand, la docking station, la connessione LAN e gli altoparlanti (che effettivamente si sentono meglio anche se non molto più forte).
Nintendo Switch OLED non prende il posto del modello attualmente sul mercato, ma vi si affianca a un prezzo di €350, ovvero €50 in più grazie, alla riduzione di listino ufficiale del modello standard. Ora, la domanda che tutti vi starete facendo è se valga la pena di procedere all'upgrade.
La nostra è risposta è: sì se giocate tanto in mobilità, se amate guardare schermi eccellenti e se gli altri upgrade vi migliorano la vita. Passare a Switch OLED è caldamente consigliato specialmente se possedete un modello di lancio, che aveva una durata già breve di suo, e che ora sarà ancora peggiore per via del consumo delle celle. Switch OLED, inoltre, ha un'ottima gestione del calore. La console non diventa calda al tatto nemmeno con giochi pesanti e con temperature ambiente di 30°C, a differenza del modello pre-2019.
Se invece non avete ancora un Nintendo Switch e stavate aspettando l'occasione giusta, dovreste considerare di spendere qualcosa in più e optare per il nuovo modello OLED. E se invece state aspettando un potenziale Switch Pro, al momento Nintendo non ha diffuso notizie a riguardo e non ha mai confermato di esservi al lavoro, quindi potreste rischiare di aspettare in eterno.
Nintendo Switch OLED è per certi versi quel che sarebbe dovuto essere Switch al lancio quattro anni fa, e non possiamo che consigliare il nuovo modello sia come upgrade che come primo acquisto dell'ibrida di Nintendo.