Nintendo Switch Sports Recensione, la rinascita dello sport secondo Nintendo
Calciatori, pallavolisti, tennisti e maestri di bowling nel salotto di casa vostra.
Qual è stato il fattore determinante per il travolgente successo di Nintendo Wii? Qualcuno potrebbe attribuirlo agli innumerevoli capolavori che hanno popolato la sua ludoteca, qualcuno potrebbe indicare il suo rivoluzionario sistema di controllo, altri ancora potrebbero imputarlo all'unicità del suo concept e al fascino immortale delle mascotte della grande N.
La verità, in fondo, è che Nintendo Wii è stata l'incarnazione del cuore, dell'anima e della mentalità che da sempre contraddistingue l'azienda di Super Mario, quella stessa filosofia della 'Nintendo Difference' che per decenni ha permeato praticamente tutti i prodotti partoriti dal colosso nipponico.
Con il lancio di Wii Sports nel 2006, tuttavia, si è compiuto un ulteriore passo nel consolidamento di questo concetto. Si trattava di un titolo adatto davvero a chiunque e che faceva dell'accessibilità, del dinamismo e del puro divertimento 'da salotto' i suoi cavalli di battaglia, al punto da frantumare qualsiasi record di vendita e chiudere la sua trionfale corsa ben oltre la soglia delle 80 milioni (!) di copie vendute.
Oggi, a ben sedici anni di distanza dall'uscita dell'originale, Nintendo si appresta a rimpolpare la libreria della sua amata ibrida con un sequel spirituale di Wii Sports, un'esperienza in tutto e per tutto assimilabile a quella offerta dall'illustre predecessore che tenta di bissarne i risultati facendo leva sulla maggiore precisione offerta dai Joy-Con di Switch e su una selezione di sport in continuo aggiornamento.
Ve lo diciamo subito: se, come noi, ricordate con estrema gioia le serate passate a sbracciarvi nel salotto di casa assieme ad amici e parenti sui campi da tennis virtuali di Wii Sports, possiamo garantirvi che adorerete – letteralmente – anche questo nuovo Nintendo Switch Sports.
Lo abbiamo giocato a fondo, abbiamo sudato le proverbiali sette camicie, ci siamo sentiti dei veri sportivi (per una volta nella vita, ndR) e siamo giunti ad una sorprendente conclusione: anche Nintendo Switch è riuscita a regalarci le stesse emozioni, lo stesso spensierato divertimento che mancava da circa due generazioni.
Il concept alla base del titolo, come dicevamo, ricalca parecchio da vicino quello che aveva consacrato la popolarità planetaria dell'edizione per Wii con un carnet di discipline disponibili fin dal day one che spaziano dai classici come il tennis o il bowling per arrivare a delle novità assolute come il calcio (giocabile anche con l'accessorio da applicare alla gamba incluso nella confezione, lo stesso che veniva utilizzato anche in Ring Fit Adventure), la pallavolo e il badminton, passando per il giapponesissimo sport del Chanbara, che mescola le tecniche di combattimento con la spada utilizzate dai samurai con alcune delle regole del sumo.
Mancano all'appello alcune delle attività più amate dai fan come il golf, il baseball e il pugilato ma lo sviluppatore ha già confermato che queste e molte altre discipline verranno implementate tramite il rilascio di contenuti aggiuntivi nel corso degli aggiornamenti che arriveranno nei prossimi mesi, sebbene non sia ancora chiaro se in forma gratuita o come DLC a pagamento.
Ad ogni modo, il pacchetto base, quello incluso nella cartuccia che troverete nei negozi, rappresenta un'offerta di tutto rispetto sotto il profilo contenutistico. Ciascuno dei sei sport, infatti, può essere affrontato in modalità classica o in una delle varianti proposte, contro la CPU o contro altri avversari umani, sia online che in locale. Insomma, la carne al fuoco è parecchia ed è facile rendersene conto già dalle prime battute.
Dopo aver avviato il gioco ed essere stati accolti nella piazza virtuale di 'Spocco Square' sarete chiamati a creare il vostro alter-ego digitale scegliendo tra le varie opzioni prospettate dall'editor dei personaggi in termini di modifiche estetiche e di abbigliamento. Quest'ultimo, a dire il vero, ci è apparso fin troppo semplicistico e limitato allo stato attuale ma è già presente lo scheletro di un sistema di ricompense che, siamo sicuri, andrà ad arricchire le possibilità di personalizzazione nel corso delle prossime settimane, magari tramite una struttura di progressione legata ai traguardi raggiunti sul campo.
Al momento, lo ripetiamo, ci sono solo alcuni indizi che suggeriscono una possibilità di questo tipo ma potremmo scommettere che sarà solo questione di tempo prima che Nintendo decida di implementare questo elemento di gameplay.
C'è da dire, inoltre, che la direzione artistica scelta per gli atleti virtuali di Nintendo Switch Sports appare leggermente piatta e ben lontana dalle vette raggiunte dagli iconici avatar Mii visti su Wii. I nuovi modelli sono sicuramente più realistici, definiti e dettagliati ma mancano del fascino e dell'innata simpatia che caratterizzava gli omini apparsi nel titolo del 2006. È una piccolezza di fronte al notevole quantitativo di puro divertimento che il gioco riesce a offrire, ce ne rendiamo conto, ma era comunque un aspetto che ci premeva evidenziare.
Una volta completata la procedura di creazione è arrivato il momento di allacciarsi le scarpe, fissare bene i Joy-con ai polsi e scendere in campo in una delle discipline accessibili dal menu principale di Spocco Square.
Nell'ottica di potervi fornire l'analisi più completa possibile, andremo ad esaminare singolarmente i sei sport, in modo da comporre un quadro esauriente sui pregi (e i piccoli difetti) della formula ludica imbastita dallo sviluppatore nipponico.
Partiamo dai gloriosi ritorni parlando del bowling e del tennis. Il primo è stato trasposto in modo pressoché pedissequo dal leggendario Wii Sports: con lo stick analogico si regola la posizione del giocatore, con i tasti frontali l'angolazione del tiro mentre tenendo premuto il grilletto e simulando il movimento del lancio della palla ci si può esibire nel più coreografico degli strike.
La novità principale? La precisione. Dal momento che i sensori di movimento montati nei Joy-Con di Switch sono sensibilmente superiori a quelli visti nel Wii-Mote o nel Motion Plus, questi consentono di avere un considerevole controllo della sfera oltre che imprimere al lancio una serie di effetti tramite la semplice torsione del polso.
È anche possibile cimentarsi in una serie di percorsi speciali in tre livelli di difficoltà differenti che richiedono di lanciare la palla da bowling in corsie sempre diverse evitando gli ostacoli e tentando di abbattere tutti i birilli posti al termine del circuito. Non sarà il regolamento tradizionale dello sport ma è dannatamente divertente, soprattutto se giocato con la giusta compagnia.
Discorso analogo per il tennis, che ritorna in una formula del tutto simile a quella vista su Nintendo Wii, con la sola (e inspiegabile) esclusione delle competizioni in singolo. Già, perché, per quanto concerne il tennis, Nintendo Switch Sports prevede solo match in doppio da disputare in coppia con la CPU o con altri giocatori in carne ed ossa. Si tratta di una mancanza alquanto deludente che, fortunatamente, viene compensata dai ritmi forsennati tipici di queste partite con scambi rapidissimi.
Anche in questo caso, la notevole precisione dei Joy-Con apre la strada a un controllo realistico della racchetta che permette agli utenti di fare sfoggio di tutte le proprie abilità anche senza allontanarsi dal salotto di casa. Attenzione però: avrete bisogno di tanto spazio per giocare con gli amici se non volete devastare casa vostra o sferrare un ceffone agli altri partecipanti, tra un top spin e l'altro!
Le altre quattro discipline incluse nel pacchetto, invece, sono novità assolute, invero tutte piuttosto riuscite e stimolanti. Il badminton, per iniziare, è senza ombra di dubbio una delle simulazioni più impressionanti tra quelle proposte al day-one. La riproduzione dei movimenti della racchetta è incredibilmente accurata e puntuale e si traduce in partite al fulmicotone in cui basta una minima esitazione per perdere punti dopo uno scambio conteso per minuti interminabili.
Il tempismo è tutto: qualunque battuta, anche la più violenta e angolata, può essere rispedita al mittente con un colpo ben assestato al momento giusto oppure smorzata premendo l'apposito tasto per cogliere l'avversario di sorpresa. Davvero un ottimo lavoro.
È ottima anche l'operazione svolta per adattare le meccaniche di uno sport complesso come la pallavolo al sistema di controllo di Nintendo Switch Sports che, per la prima volta, accoglie anche il volley tra le sue proposte. Le partite, anche in questo caso, sono da affrontare necessariamente in team da due elementi che si alternano in fase di attacco e di difesa esibendosi nei movimenti fondamentali dello sport.
Durante l'offensiva, ad esempio, sarete chiamati ad alzare la palla in bagher o a schiacciare il servizio dei compagni mentre, in difesa, dovrete opporvi in muro agli assalti degli avversari oppure lanciarvi per recuperare un tiro troppo pericoloso. Incredibilmente, lo sviluppatore nipponico è riuscito a includere tutte le dinamiche principali della pallavolo senza rinunciare all'accessibilità che, da sempre, è l'obiettivo ultimo di questo tipo di produzioni. È vero, è una versione forse eccessivamente schematica e 'automatizzata' di questo entusiasmante sport ma è comunque un mezzo miracolo il fatto che funzioni così bene e che sia così divertente da giocare.
Il calcio, dal canto suo, è probabilmente la trasposizione più curata tra quelle presenti in Nintendo Switch Sports. Non aspettatevi ovviamente partite con 22 calciatori dotate di tutte le finezze tecniche e acrobatiche presenti in titoli come Fifa o eFootball, bensì un'interpretazione più semplificata che ricorda, per certi versi, quella vista in Rocket League.
Si gioca da soli o in due giocatori con un set completo di Joy-Con a testa: il sinistro può essere utilizzato per muovere il calciatore e sprintare, il destro è adibito ai tiri da eseguire tramite il sensore di movimento. Sarà di vitale importanza gestire al meglio la stamina degli atleti in campo e imparare comprendere la fisica del pallone per poter portare a casa la vittoria.
Oltre alla classica modalità uno contro uno, c'è anche la possibilità di partecipare a match quattro contro quattro con squadre controllate dalla CPU (senza dubbio la modalità più interessante e divertente) oppure tirare una serie di calci di rigore sfruttando l'accessorio Leg Strap incluso nella confezione. In quest'ultimo caso, dopo aver fissato la fascia alla gamba preferita e aver inserito il Joy-Con sarà possibile esibirsi in un'esaltante sequenza di calci piazzati dal dischetto. Credeteci quando vi diciamo che si tratta di un minigioco assolutamente spassoso, sia da giocare soli che, a maggior ragione, con gli amici.
L'ultimo sport incluso, il Chanbara, è anche il più bizzarro tra i minigiochi. Si tratta, sostanzialmente, di un combattimento all'arma bianca da affrontare in una delle tre modalità proposte: spada semplice, spada ad energia o due spade. L'obiettivo principale è quello di vibrare abbastanza colpi sull'avversario da spingerlo a cadere fuori dal ring.
Il primo stile permette di avere un controllo maggiore sulla lama e di contrattaccare con maggiore precisione; il secondo si basa sulla difesa e permette di accumulare energia parando i colpi nemici prima di concludere il match con un solo fendente ben assestato; il terzo, infine, fa affidamento sull'imprevedibilità delle doppie lame per sferrare colpi da ogni direzione. Il posizionamento, la prontezza dei riflessi e la corretta lettura delle intenzioni del contendente saranno le principali discriminanti tra la vittoria e la sconfitta.
In definitiva, Nintendo Switch Sports è riuscito nella difficile impresa di replicare lo spirito giocoso, spensierato e divertente di Wii Sports arricchendolo con l'implementazione dei controlli di movimento più precisi mai visti in un prodotto di questo tipo.
Che voi siate degli atleti professionisti o degli specialisti del divano, che abbiate 0 o 99 anni, che siate o meno appassionati di videogiochi, Nintendo Switch Sports è la soluzione perfetta per animare qualsiasi serata in compagnia di amici e parenti, a prescindere dal loro livello di abilità. E non è forse questo il segreto della 'Nintendo Difference'?