Nintendo World Championship 2015: piccoli grandi maghi dei videogame - articolo
La mossa giusta al momento giusto.
Los Angeles - In occasione dell'E3 2015, Nintendo ha riportato in vita i leggendari campionati mondiali di videogiochi che diversi anni fa ispirarono film e regalarono sogni incredibili a tanti bambini.
Ormai, però, i tempi sono cambiati, e il mondo dei giochi elettronici competitivi ha conosciuto una crescita esponenziale, registrando numeri da capogiro. Non stupisce, quindi, la scelta di Nintendo, che in questo preciso momento storico può contare su una buona varietà di giochi adatti alle competizioni su larga scala.
Con Splatoon, Mario Kart 8 e, soprattutto, Super Smash Bros. per Wii U, la grande N ha abbastanza materiale per abbracciare alcuni dei generi che meglio rappresentano la competizione nei videogiochi.
Quest'anno, sedici giocatori si sono scontrati in intense battaglie, senza avere la minima idea dei giochi con cui avrebbero avuto a che fare. La formula del Nintendo World Championship, infatti, prevedeva una competizione selvaggia su una vasta selezione di giochi, tra uscite recenti e vecchie glorie del passato.
Anche la struttura dell'evento si è allontanata dalla formula classica che siamo ormai abituati a seguire ai tornei più importanti in circolazione. Con il ritorno di questa iniziativa, in sostanza, la casa nipponica ha colto la palla al balzo per unire in un solo evento il divertimento, la competizione e la giusta dose di hype e marketing.
Oltre e offrire agli spettatori qualche ora di spettacolare gioco competitivo, infatti, Nintendo ha fatto qualche annuncio interessante (Blast Ball per 3DS e, finalmente, la versione inglese di Earthbound Beginnings per la virtual console del Wii U), ha fatto divertire con gradevoli siparietti e, in generale, ha saputo mantenere sempre alto l'interesse del pubblico.
L'evento era strutturato in varie fasi, chiamate Stage. Dopo ogni fase, i giocatori non qualificati finivano dritti dritti nell'Underground, una sorta di girone dantesco dove affrontare prove terrificanti per cercare di guadagnare il diritto di partecipare alla sfida finale.
Durante il primo stage i partecipanti si sono divisi in quattro squadre, e si sono affrontati in splattosissime sfide al meglio delle tre partite su Splatoon, titolo particolarmente adatto per questo genere di eventi.
Le partite sono state tutte molto serrate, e alla fine sono stati decretati i primi quattro partecipanti che sarebbero scivolati inesorabilmente nell'Underground. Una volta lì, gli sfortunati si sono dovuti sfidare per stabilire chi sarebbe andato avanti, e chi invece sarebbe uscito definitivamente di scena.
Il primo round dell'Underground è stato deciso con The Legend Of Zelda. I giocatori hanno affrontato l'inizio del gioco fino al primo dungeon, con lo scopo di eliminare il drago e raccogliere i frammenti della Triforza prima di tutti gli altri.
Il secondo Stage è stato usato per annunciare ufficialmente Blast Ball per 3DS, gioco tre contro tre in cui due squadre di robottoni si sfidano a una variante futuristica della pallamano. Ogni volta che si segna un gol, la porta diventa più piccola. Nel minuto finale delle partite, poi, la palla si incendia, seminando il panico.
Dopo questo round davvero particolare, visto che nessuno dei partecipanti aveva mai visto il gioco, si è passati al secondo Stage dell'Underground, una sfida a tempo con l'indimenticabile Super Metroid. L'obiettivo dei partecipanti era affrontare Mother Brain e tornare all'astronave il più velocemente possibile.
Allo Stage 3 è arrivato il momento di Mario Kart 8, ovviamente a 200cc. I giocatori hanno dato il massimo in una coppa custom di tre gare, con i circuiti Baby Park, Animal Crossing e Big Blue.
All'ultimo round dell'Underground, è scattata una sfida a punteggio con Balloon Fight, che ha tenuto fino all'ultimo gli spettatori con il fiato sospeso. La struttura della gara era molto semplice: sei giocatori hanno affrontato brevi sessioni a tempo, al termine delle quali si considerava il punteggio migliore. Quando si moriva, si ricominciava. In questo caso, Cosmo si è dimostrato particolarmente bravo, riuscendo a staccare tutti e ad uscire dall'Underground.
Lo Stage 4 è stato accolto dal pubblico con un fragoroso boato, visto che è stato giocato su Super Smash Bros. Wii U. Prima del match, inoltre, la sfida tra Reggie e il campione dello scorso torneo ha garantito un gradevole siparietto.
Le sfide a Smash Bros. sono state pensate per essere spettacolari e favorire al massimo il divertimento: due round, quattro giocatori, tutti i personaggi a disposizione (anche quelli dell'ultimo DLC) e tutti gli oggetti. Al termine della sfida, sono emersi i due qualificati alla finalissima: Cosmo e John Numbers.
L'ultimo Stage è stato senza ombra di dubbio il più emozionante dell'evento. Cosmo e John Numbers, infatti, si sono affrontati con un'intensa gara a tempo su quattro livelli originali creati con Super Mario Maker. Per aggiudicarsi il trofeo, era necessario registrare il tempo migliore con i livelli creati dagli esperti Nintendo.
Nella finalissima la sfida è stata davvero serrata, con i livelli ispirati a Super Mario Bros, Super Mario Bros 3, Super Mario World e New Super Mario Bros U. Le imprese dei giocatori sono state costantemente accompagnate dalle ovazioni del pubblico, che hanno apprezzato la capacità con cui venivano affrontate e superate le sadiche follie progettate con Super Mario Maker.
Arrivati al quarto e ultimo stage, quello ispirato a New Super Mario U, la sfida è stata giocata in contemporanea, facendo partire il giocatore in svantaggio dopo un'attesa lunga il numero esatto di secondi che lo separavano dalle prestazioni del rivale.
Al termine di un incontro serratissimo, John Numbers si è aggiudicato la vittoria, ricevendo direttamente dalle mani di Miyamoto il prestigioso trofeo, e un New Nintendo 3Ds autografato da Shigeru in persona.
Con la nuova edizione del Nintendo World Championship la grande N è tornata a calcare il palcoscenico dei videogiochi competitivi, dimostrando al tempo stesso che c'è ancora spazio per il puro divertimento, anche quando si lotta per raggiungere un obiettivo particolare.