Skip to main content

Nintendogs + Cats

Nuova console, nuovi cuccioli.

Quando Nintendo annunciò il primo Nintendogs non potei fare a meno di rimanerne conquistato.

L'idea era geniale, tenera, dolce, carina... e aggiungeteci pure un'altra decina di aggettivi "mielosi" a piacimento. Naturalmente il successo fu mostruoso e in pochissimi mesi praticamente tutto il mondo (me compreso) ebbe il suo labrador, dalmata o chiuahua virtuale.

Altrettanto naturalmente non tardarono ad arrivare centinaia di cloni che permettevano di "allevare" qualsiasi tipo di animale, dai conigli agli squali bianchi, passando per ornitorinchi, camaleonti e così via. Nessuno però riuscì a raggiunge il livello e il successo dell'originale e furono in molti negli anni successivi a chiedere un seguito, che magari aggiungesse ai cani anche l'altro animale da compagnia per eccellenza, il gatto.

Detto, fatto: nuova console e nuovo Nintendogs, con gatti inclusi. Scommettiamo che anche stavolta Nintendo riuscirà a superare le 10 milioni di copie vendute in tutto il mondo? Si tratta del proverbiale "uovo di colombo", il gioco era già praticamente fatto: è bastato migliorarlo dal punto di vista grafico, aggiungere il supporto al 3D e rimescolare un po' le modalità di gioco dell'originale.

Si possono adottare fino a tre cuccioli contemporaneamente, che interagiranno tra loro sullo schermo del vostro 3DS.

Al di là dell'effetto iniziale che inevitabilmente farà dire a tutti quelli che si trovano davanti allo schermo frasi del tipo "guarda che carino", o ancora, "com'è tenero...", Nintendogs + Cats offre ben poco di più dei suoi illustri predecessori.

Anche l'inedita presenza felina non muta il gameplay, che ancora una volta prevede che il giocatore scelga i suoi cuccioli, se ne prenda cura, gli dia da mangiare e da bere, gli insegni dei piccoli "trucchi", li porti a spasso (nel caso dei cani) e magari li faccia partecipare a delle gare di abilità.

Il tutto avviene in maniera pressoché identica a come ricordavo, ma ho notato una maggiore sensibilità nella risposta ai comandi da parte del cucciolo. Dove nei precedenti Nintendogs era spesso necessario ripetere un comando (rigorosamente monosillabico) anche più di una volta, in questi nuovi capitoli è addirittura possibile impartirne di più complessi e i risultati ottenuti sono ottimali.

Insegnargli a mettersi seduto, ad alzare la zampina, a fare il morto e tutto il resto mi è sembrato più semplice e il mio cucciolo di Cavalier King Charles Spaniel non ha perso un colpo. Ogni volta che lo chiamavo si avvicinava e rispondeva prontamente ad ogni sollecitazione vocale. Lo stesso purtroppo non accadeva con il mio miciotto, ma penso che questa sia una cosa in gran parte voluta visto che anche nella realtà i gatti sono nettamente più indipendenti dei cani.

Gli obiettivi da portare a termine sono semplici e far crescere i propri cuccioli è un'impresa che anche i giocatori meno esperti possono portare a termine senza difficoltà. Nintendogs in effetti è sempre stato più vicino alla definizione di "esperienza" che a quella di "gioco".

I cuccioli sono molto più dettagliati rispetto a quelli dei primi Nintendogs e anche le loro animazioni sono migliorate.

Il supporto allo StreetPass del gioco consente di ottenere nuovi oggetti con cui "vestire" il vostro cucciolo o utili per interagire con lui. Potrete anche scattargli delle foto in 3D o utilizzare le carte della Realtà Aumentata per interagire con lui, ma a parte queste piccole novità, le cose da fare non sono moltissime e difficilmente troverete stimoli sufficienti a protrarre ogni sessione oltre la mezz'ora.

E per quanto riguarda l'effetto 3D? Non c'è che dire, Nintendogs era fatto per questo fin dall'inizio, anche se solo per fini squisitamente estetici. Vedere il proprio cucciolo appoggiato al vetro con la lingua di fuori e avere la sensazione di poterlo quasi toccare è davvero notevole. La terza dimensione è stata usata anche per rendere maggiormente "immersive" alcune sequenze di gioco, come le passeggiate o le gare di frisbee, ma ai fini del puro gameplay non cambia molto le cose.

Ancora una volta il gioco è uscito in tre versioni differenti, che a dire la verità di diverso hanno ben poco. L'unica cosa che li distingue è la scelta dei cani e dei gatti: alcune razze sono comuni a tutti e tre, ma altre sono esclusive di ogni singola versione.

Alla luce di quanto detto finora, la decisione ora spetta a voi. Acquistare Nintendogs + Cats o meno dipende solo da quanto avete gradito gli originali per DS e da quanta residua voglia di cuccioli vi sia rimasta. Se non potete farne a meno, allora troverete in questi tre titoli tutto ciò che desiderate, senza grosse sorprese. In caso contrario, il consiglio è di spostare la vostra attenzione verso altri titoli di lancio 3DS.

7 / 10