Nitroplus Blasterz: Heroines Infinite Duel - recensione
L'ultima fatica dei creatori di Arcana Heart.
Dopo l'uscita di Street Fighter IV, il genere dei picchiaduro 2D a incontri è tornato sulla cresta dell'onda, al punto da spingere diversi sviluppatori giapponesi a creare nuove IP più o meno riuscite.
Nel caso di Nitroplus Blasterz, a rimettersi in gioco è stato il team EXAMU, responsabile della gradevole e divertente saga di Arcana Heart e, più in generale, dei giochi di combattimento anime a base di donnine piene di risorse. Con Nitroplus gli sviluppatori hanno avuto la possibilità di pescare da un catalogo di personaggi estremamente famosi in Giappone e, nella maggior parte dei casi, quasi del tutto sconosciuti in Europa.
Tra le lottatrici selezionabili (dodici più due DLC) troviamo nomi del calibro di Saber (Fate/Stay Night), Homura (Senran Kagura) e Aino Heart (Arcana Heart), affiancate da personaggi noti solo agli appassionati più hardcore, come Sonico, Saya e via dicendo.
L'esperienza di EXAMU nel genere dei giochi di combattimento fa passare in secondo piano il fatto che in Europa la carta del fan-service funzioni solo in parte. Fin dalle prime partite, infatti, il gameplay di Nitroplus si rivela veloce, divertente e ricco di opzioni.
Come da tradizione dei più recenti picchiaduro 2D, anche Nitroplus è stato studiato per permettere sia ai neofiti che ai veterani di divertirsi fin dal principio, grazie a una curva di apprendimento davvero ben bilanciata.
Sfruttando gli attacchi base (debole, medio e forte) e le mosse speciali dei vari personaggi è possibile esibirsi in combo spettacolari e appaganti, ma è solo spendendo diverse ore nella modalità Training che si possono studiare soluzioni anche molto complesse con cui espandere le proprie possibilità, sia in attacco che in difesa.
Oltre al personaggio da controllare direttamente, prima di ogni sfida è necessario scegliere due partner che possono essere chiamati in causa in qualsiasi momento, a patto che il loro ritratto sotto le barre della salute sia colorato.
Ogni personaggio interviene in modo unico, in alcuni casi eseguendo un utile attacco, in altri garantendo preziosi bonus da sfruttare a proprio vantaggio. Per gli appassionati di manga e anime è proprio il gruppo di personaggi secondari a dare maggiori soddisfazioni, grazie alla presenza di nomi particolarmente cari ai fan (Tsumenori Akane da Psycho-Pass o Takeya Yuki da Gakkougurashi, tanto per fare un paio di esempi).
Sfruttando a dovere gli assist di questi personaggi è possibile allungare a dismisura le proprie combo, espandendo notevolmente ciò che il sistema di combattimento di Nitroplus è in grado di offrire.
Per danneggiare l'avversario si possono sfruttare le solite combinazioni di mosse normali alternate alle tecniche speciali (tutte molto semplici da eseguire e associate quasi esclusivamente agli iconici movimenti circolari con la leva dell'arcade stick).
Ogni personaggio può poi contare sulle versioni potenziate delle mosse speciali, su un paio di super piuttosto dannose e facili da mettere in combo e, come asso nella manica, su un colpo chiamato Lethal Blaze, perfetto per approfittare di finestre anche molto piccole per arrecare danni ingenti al rivale di turno.
A questo si aggiungono varie opzioni difensive associate al tasto Escape Actions, che permette di accedere a una vasta gamma di tecniche più o meno avanzate. Si va dall'immancabile parry a un piccolo salto (hop) con cui evitare gli attacchi bassi aprendo preziose finestre di attacco.
Le Escape Actions includono anche i cancel di alcune mosse per prolungare le combo, una solida difesa che nega il chip damage (il danno delle mosse speciali subito stando in guardia) e la possibilità di passare attraverso i proiettili per accorciare le distanze con l'avversario.
Integrare tutti questi elementi nel proprio gioco è indispensabile per avere qualche speranza di vincere contro gli avversari più esperti. Avversari che possono essere affrontati sia offline sulla stessa console che, naturalmente, tramite una spartana ma efficace modalità online.
Che ci crediate o meno, con il netcode di Nitroplus abbiamo avuto molti meno problemi di quanti non ne viviamo quotidianamente con Street Fighter V. Indubbiamente i server sono meno affaticati per via del numero contenuto di utenti, ma è comunque bello sapere di poter giocare online a un picchiaduro senza impazzire di fronte a continui rage quit e a teleport indesiderati nel bel mezzo degli scontri.
Tra le altre modalità segnaliamo l'immancabile Story (il classico Arcade, con una serie di incontri da affrontare in sequenza fino a raggiungere il boss finale), l'interessante Another Story (sbloccabile solo finendo almeno una volta la modalità Story), lo Score Attack e la gallery con diversi extra da sbloccare.
Abbiamo trovato particolarmente intrigante la modalità Another Story, che sotto molti punti di vista prende spunto da quanto già visto in Persona 4 Arena. In sostanza si tratta di una sorta di lunga Visual Novel in cui è perfino possibile disabilitare i combattimenti, un extra interessante per tutti coloro che vogliono sapere qualcosa in più sui vari personaggi presenti nel gioco.
Graficamente parlando ci troviamo di fronte a un titolo interamente realizzato in 2D, con sprite convincenti e generalmente ben animati. Non tutti i personaggi possono contare su animazioni altrettanto riuscite, ma l'impatto generale è davvero molto buono, soprattutto grazie alla palette di colori vivida e sgargiante.
I grafici hanno fatto un buon lavoro anche con gli stage, mentre il comparto audio offre un doppiaggio di qualità per tutte le combattenti e una selezione musicale in linea con le atmosfere del gioco. Particolarmente degno di nota è il filmato di apertura, ben realizzato e accompagnato da un ottimo accompagnamento musicale.
Nitroplus Blasterz è un picchiaduro 2D dedicato agli appassionati di animazione giapponese alla ricerca di un gioco ricco e discretamente profondo. Pur non raggiungendo i tecnicismi di Melty Blood (attualmente disponibile su Steam), questo gioco è tranquillamente in grado di soddisfare i picchiatori più esigenti, senza però chiudere la porta in faccia ai novizi dell'arcade stick.