No More Heroes: Desperate Struggle
Travis Touchdown torna a caccia.
Si sa, spesso la logica su cui sono costruiti i sequel è l'infallibile regola del più grande, più grosso e più cattivo: basta un'aggiustatina ai difetti dell'originale, qualche doveroso spunto inedito ed una decisa spinta sull'acceleratore dei pregi per sfornare un seguito a regola d'arte. Certo, il punto di partenza è determinante, soprattutto se l'obiettivo è quello di rendere più grande, più grosso e più cattivo il secondo capitolo di un videogame in cui si salva facendo accomodare lo sboccato protagonista sulla tazza del cesso o si prendono a spadate (laser) gli avversari, provocando vere e proprie fontane di sangue.
L'impresa dell'eclettico game designer Suda51 non sembrerebbe dunque delle più semplici, ma basta un'occhiata al trailer di debutto di No More Heroes: Desperate Struggle per rendersi conto di quanto il papà di Killer7 sia decisamente sulla buona strada: un truzzissimo gangsta rapper (con l'immancabile radio anni '80 che si trasforma in un prolungamento robotico delle braccia ed in un lanciamissili!) che non si fa problemi ad usare due squillo afro come proiettili umani, più gnocche, più mosse da wrestler e soprattutto due katane laser. E il naufragar m'è dolce in questo sangue.
Seguito del cult imperfetto dello scorso anno, Desperate Struggle è senza dubbio uno dei titoli da tenere d'occhio per il 2010 del Wii: il ritorno dello scanzonato assassino Travis Touchdown promette infatti di bissare quanto visto nell'acclamato episodio originale, proponendo una surreale odissea dai toni tarantiniani tutta incentrata sul tema della vendetta (con Bishop Shibux, commesso della videoteca Beef Head nonché amico fraterno del protagonista, nella scomoda parte della vittima sacrificale...).
Inutile dire che la seconda gita a Santa Destroy si preannuncia come qualcosa di squisitamente sostanzioso anche e soprattutto dal punto di vista ludico, con una serie di miglioramenti atti a rendere l'esperienza di gioco ancor più particolare ed ovviamente memorabile: il combat system è si è fatto più completo, con nuove mosse corpo a corpo ed inedite e devastanti finisher gestuali all'arma bianca, l'arsenale a disposizione di Travis è stato reso più ricco ed implacabile e l'IA degli avversari considerevolmente migliorata al fine di rendere l'azione ulteriormente brutale e feroce.
Assicurati anche scontri di fine livello assolutamente unici e fuori di testa (si parla di addirittura 50 boss da affrontare anche più di uno alla volta!) e fasi nei panni di personaggi diversi da Travis (già confermato il comeback di Shinobu, l'indimenticabile studentessa killer protagonista di uno dei passaggi più affascinanti del primo episodio). Una menzione particolare va poi spesa per i rinnovati mini game da giocare tra una missione e l'altra, ora trasformati in videogiochi bidimensionali nel videogioco stesso in modo da rendere ancora più palpabile il già evidente carattere retrò-postmoderno dell'opera di Suda.
Nella speranza di assistere ad importanti cambiamenti nella gestione dell'overworld in stile GTA visto nell'originale (tremendo dal punto di vista delle performance tecniche e sottosfruttato in termini meramente ludici) resta anche vedere se e come si tradurrà la volontà di Suda51 di sfruttare la tecnologia del MotionPlus, potenziale asso nella manica capace di rendere il gameplay ancora più viscerale e coinvolgente. La release rimane ancora piuttosto lontana, ma certo le carte in regola per un must have sembrano esserci davvero tutte: preparatevi ad una gustosissima carneficina in salsa nippocaliforniana.
No More Heroes: Desperate Struggle uscirà in esclusiva per Wii nei primi mesi del 2010