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Nvidia GeForce Now: ecco come Nvidia rinnova il suo servizio - articolo

Nel mirino Google Stadia, e non solo per il prezzo.

L'arrivo di Stadia e del suo nuovo servizio di cloud gaming ha aperto un nuovo fronte di mercato per i videogiochi. Dopo gli esperimenti senza successo come Onlive e Gaikai all'inizio del decennio scorso, i big dell'industria hanno capito i tempi possono essere maturi per andare a cercare nuovi giocatori, soprattutto quel pubblico che non vuole investire periodicamente in PC e nuove console.

Nel 2012 l'acquisizione che Sony fece del servizio creato da David Perry rese chiaro a tutti come fosse ancora troppo presto per una tecnologia dalle grandi potenzialità ma ancora acerba dal punto di vista tecnico e legata a filo doppio alla diffusione della banda larga.

Google ha aggredito il mercato solo qualche mese fa con lo stesso concetto venduto sotto forma di abbonamento mensile. Un catalogo di vari titoli disponibili con un clic e giocabili su qualsiasi dispositivo in grado di riprodurre un flusso di dati video in Full-HD a 60 frame al secondo.

I primi risultati sono stati incoraggianti per quanto riguarda le prestazioni, visti i timori per la qualità dell'immagine e l'input lag. Timori che il nostro Lorenzo Mancosu ha fugato in occasione della nostra prova. Nelle condizioni ideali Stadia riesce a restituire un'esperienza di gioco eccellente, soprattutto in single player: il servizio, ora proposto a poco meno di dieci euro, è stato però criticato soprattutto per il catalogo, al momento non proprio sterminato.

Il progetto GeForce Now è stato presentato al CES 2018 e da allora è rimasto in beta. Con oggi si apre una nuova era del Cloud Gaming.Guarda su YouTube

Tempo pochi mesi ed ecco arrivare il primo vero concorrente per Google Stadia: si tratta di Nvidia, col rinnovato servizio GeForce Now. Il colosso di Santa Clara, leader del mercato delle GPU gaming, dopo averlo lanciato in beta già nel 2013, forte di infrastrutture di alto livello in termini di server farm a livello mondiale, ha oggi tutte le carte in regola a livello tecnologico per diventare un importante competitor.

Da non sottovalutare anche la fitta rete di rapporti di Nvidia con publisher e sviluppatori di tutto il pianeta derivante da anni di collaborazione nello sviluppo di centinaia di giochi in versione PC, un elemento su cui torneremo tra poco.

Il nuovo servizio è quindi in partenza nelle prossime ore e verrà proposto al pubblico in due formati diversi. Una versione completamente gratuita che permetterà di giocare a chiunque senza costi aggiuntivi per un'ora ogni giorno, collegandosi e scollegandosi quante volte si vuole. L'accesso sarà prioritizzato, quindi chi lo effettuerà in modalità free potrebbe essere costretto ad attendere un po' prima di lanciare un titolo. A specifica richiesta, ci è stato precisato che al momento il servizio nascerà privo di contenuti pubblicitari e l'intenzione è di mantenerlo tale.

Le funzionalità RTX sono una delle esclusive su cui Nvidia punta molto: ecco Metro Exodus in tutto il suo splendore.

La piattaforma darà così la precedenza ai sottoscrittori dell'abbonamento in versione Founder, che avrà caratteristiche superiori. Il tempo limite sarà di sei ore al giorno, sufficienti a soddisfare le necessità dei giocatori più incalliti. Il tutto avverrà con accesso prioritario, quindi senza attese, ma anche con la possibilità di attivare l'RTX su tutti i titoli che lo supportano e 90 giorni di prova gratuita.

Tutto questo alla cifra di 4,99 dollari per il mercato americano e 5.49 euro per quello europeo. È tutto da vedere se questo rimarrà il costo definitivo del servizio o se si tratta di una strategia di lancio che in seguito potrebbe portare a un aumento. Da quello che abbiamo percepito nella presentazione, Nvidia sembra essere alla finestra per capire la portata dell'utenza in arrivo e come questa andrà a impattare sui costi di gestione server e banda impegnata. Dovesse restare così, si tratta di un prezzo chiaramente pensato per mettere Google Stadia in netta difficoltà, ma questo potrebbe non essere l'unico aspetto in grado di separare i due servizi nelle preferenze del pubblico.

GeForce Now verrà infatti lanciato fin dalle prime ore con un catalogo di oltre 300 giochi disponibili, che verrà ampliato già a partire dalle settimane successive. A rendere estremamente allettante la proposta potrebbe essere proprio l'offerta combinata che Nvidia intende fare ai giocatori. Sarà infatti disponibile un nutrito catalogo di titoli accessibili a tutti, anche senza possederli, ma sopratutto verrà data la possibilità di giocare i titoli che già si possiedono su Steam, Uplay o Battle.net. Da qui sicuramente il vantaggio in termini di titoli disponibili rispetto a Stadia, che potrebbe spostare sensibilmente l'ago della bilancia nelle scelte del pubblico.

Gli ultimi aggiornamenti sulle potenzialità di questa tecnologia direttamente da Nvidia.Guarda su YouTube

Ma cosa servirà per usufruire di questo servizio? L'aspetto più importante riguarda la connessione. Nvidia ha dichiarato che per il 4K servirà una banda di alto livello, in grado di gestire almeno 60 Megabit in download, mentre l'ideale per girare a 1920x1080 sono 25 megabit in download. Il minimo richiesto per giocare a un livello qualitativo accettabile sono 15 Mbit, necessari per girare a 720p. Per non creare colli di bottiglia tra il vostro dispositivo e il router, nel caso non disponiate di un collegamento cablato sono consigliate connessioni WiFi da 5GHz per supportare la massima banda possibile.

Sarà tuttavia possibile scegliere tra tre diverse modalità di trasmissione dati per accedere al servizio e personalizzarlo in base al proprio hardware e alla capacità della propria connessione. Il tutto avverrà bilanciando il bitrate secondo tre preset ovvero bassa qualità, alta qualità e bilanciato.

Al momento i dispositivi supportati saranno PC, Mac, smartphone e tablet Android e tutti gli Shield di Nvidia. A questa pagina sono reperibili i requisiti consigliati per essere in grado di usufruire del servizio sia per quanto riguarda l'hardware in grado di ospitare lo stream video, sia per i controller supportati, mentre in questa pagina sono specificate le limitazioni dei dispositivi Android.

Il lancio della beta di GeForce Now.Guarda su YouTube

Basta possedere un pad cablato Microsoft o un DualShock Sony per garantirsi un sistema di controllo in grado di gestire tutto il parco giochi ma ci sono anche altri brand degni di nota. Quello che più importa sono le caratteristiche tecniche dei PC e dei Mac necessarie ad usufruire del servizio. E tutto sommato sono risibili, visto che risalgono a quelle di portatili di anche di 3/4 anni fa.

Un normale laptop recente dotato di processore Dual Core da 2 GHz, 4 GB di RAM e una scheda video in grado di gestire le DirectX11 sono più che sufficienti a ospitare le sessioni di gioco di titoli che altrimenti richiederebbero hardware nettamente superiore, per non parlare della mancata realizzazione delle versioni Mac di molti giochi che diventano quindi istantaneamente accessibili anche su laptop e PC desktop della mela.

Per quanto riguarda il supporto, al momento del lancio il servizio sarà disponibile solo in Europa e Nord America, per poi arrivare in Cina e Giappone: questo per l'ubicazione delle server farm di Nvidia, che per il territorio europeo saranno sei. Al momento non è prevista una farm per il territorio italiano ed è molto probabile che gli abbonati nostrani verranno instradati verso i cloud server presenti in Francia e Germania.

Ecco il listino prezzi per i prossimi dodici mesi. Per noi europei si parla di 5,49 euro mensili. A questo prezzo è un affarone, ma resterà così per sempre?

Sicuramente il ping verso queste strutture non sarà inferiore ai 20-30 millisecondi nel migliore dei casi, e questo sarà uno dei temi che andremo a investigare con maggiore attenzione nel momento in cui proveremo i titoli di GeForce Now.

Se nei giochi single player il problema potrebbe essere tutto sommato relativo, è piuttosto chiaro che nei titoli competitivi la latenza extra derivante dal flusso video andrà attentamente valutata caso per caso.

Insomma, Nvidia sembra aver preparato lo scontro per portare Stadia su un terreno in cui gode di indubbi vantaggi. Se quello di attivare in esclusiva il Ray Tracing è sicuramente un plus tecnologico, il maggior numero di titoli supportati indica la superiore capacità di Nvidia di stringere accordi commerciali coi publisher.

La risultante è una potenza di fuoco superiore che, insieme al prezzo particolarmente aggressivo, sembra mettere Nvidia in una posizione di forza rispetto a Stadia sul fronte del cloud gaming.

L'altro fattore di differenziazione potrebbe essere il 4K per chi dispone di connessioni adeguate. Ma se non abbiamo molti dubbi sulle funzionalità del servizio a 1080p, meglio attendere le prime prove pratiche per valutare il numero e la qualità dei titoli supportati alla massima risoluzione da GeForce Now.