Nvidia Shield - prova
Steam, Tegra Zone e controlli digitali in un solo dispositivo tuttofare.
Milano - Quando si prova ad aprire una qualche nuova strada non sai mai come il pubblico potrebbe reagire, soprattutto quando la novità va a riunire in un unico dispositivo diverse anime fino a quel momento inconciliabili. Potrebbe capitare di creare il nuovo iPad, ma ci potrebbe anche essere il rischio che tutto si trasformi nel nuovo 3DO.
Ovviamente auguriamo a Nvidia la prima cosa, anche perché Shield, l'interessante ibrido tra un tablet ed una console portatile, è un dispositivo interessante capace di offrire un'esperienza ludica davvero a 360 gradi.
Innanzitutto ci troviamo di fronte a un dispositivo Android 4.2 dotato nativamente di un classico controller digitale grazie al quale giocare i classici per console e PC disponibili su Google Play (GTA3, Vice City, The Bards Tale) esattamente come facemmo anni fa, oltre che i moderni blockbuster come Shadowgun o Arma Tactics in maniera più consona a noi giocatori 'vecchia maniera'.
Il tutto grazie al processore Tegra 4 di cui Shield è dotato, in grado di far girare praticamente tutti i giochi disponibili sullo Store Google senza particolari difficoltà, e alla combinazione di leve analogiche e tasti digitali presenti sul corpo della console. La loro disposizione, forma e denominazione ricordano molto da vicino quelle del gamepad Xbox 360, non fosse per la posizioni invertita della croce digitale con lo stick sinistro e i tasti dorsali un po' più rigidi e con meno corsa.
Nonostante la scocca possa apparire piuttosto bombata, Shield risulta essere discretamente confortevole tra le mani grazie a una buona ergonomia nella parte inferiore della console, agevolata anche da una plastica antiscivolo che consente di avere una buona presa. La risposta dei comandi sembra ottima e come abbiamo detto il feeling è quello del gamepad dell'Xbox 360. L'unico dubbio è dato dai tasti dorsali, un po' troppo rigidi, e dalla croce digitale, anche questa simile a quella del pad Microsoft e per questo non particolarmente riuscita.
"Shield risulta essere discretamente confortevole tra le mani grazie a una buona ergonomia nella parte inferiore della console"
Lo schermo da 5 pollici multi touch ha garantito una discreta reattività ai comandi tattili, senza considerare che la risoluzione a 720p garantisce un'ottima pulizia dell'immagine, sicuramente superiore a quella offerta da 3DS e PS Vita. Sebbene possa garantire tutte le funzionalità di un telefono Android, la posizione dello schermo non consente un comodo utilizzo nel caso in cui vogliate sfruttarlo come tastiera tattile o per navigare.
L'unico strappo lo si potrebbe fare per Angry Birds o Ruzzle, ma anche in questo caso si vede che Shield è studiato per un utilizzo in stile console portatile.
Sono già una trentina i giochi della Tegra Zone ottimizzati per Shield, ma diverse applicazioni hanno deciso di supportare autonomamente la periferica riconoscendo automaticamente i controlli della console. Grazie al connettore mini HDMI sul retro potrete oltretutto collegare facilmente Shield al televisore e mandare in full screen le vostre applicazioni preferite.
Una delle funzionalità che comunque maggiormente ha stimolato la fantasia dei videogiocatori è la possibilità di mandare in streaming i giochi di Steam sul monitor della console, attraverso un'applicazione, ancora in beta, studiata appositamente per Shield. Avviandola, la console si collegherà tramite la rete wi-fi di casa vostra al PC dotato di scheda GeForce di ultima generazione, al momento è supportata solo la famiglia 600, e accederà, tramite Big Picture, alla vostra libreria. Anche in questo caso i titoli supportati ufficialmente sono una manciata (tra i quali Skyrim, Borderlands 2 e Left4Dead 2), ma abbiamo fatto la prova con Burnout Paradise, di certo non uno degli ultimi racing usciti sul mercato, e tutto funzionava egregiamente, con Shield riconosciuto come semplice controller.
"Una funzionalità che ha stimolato la fantasia dei videogiocatori è la possibilità di mandare in streaming i giochi di Steam sulla console"
Questa funzionalità vi consentirà di giocare in qualsiasi punto coperto dalla vostra wi-fi anche a televisore spento, con un lag davvero minimo e una discreta stabilità del segnale. Durante la prova abbiamo avuto qualche problema di disconnessione ma una versione definitiva del client di gioco unita all'utilizzo di dispositivi certificati da Nvidia dovrebbe minimizzare l'incidenza di problemi similari. A meno di giocare a prodotti che richiedano una risposta ai comandi maniacale (FPS online, picchiaduro, ecc.) il compromesso è ottimo e vi consentirà di staccarvi in qualsiasi momento dalla scrivania e portarvi in giro per casa la console.
In un futuro oltretutto non è detto che arrivi una versione del client di Steam che consenta di sfruttare la propria libreria anche in remoto consentendovi di giocare anche distanti da casa. La prossima versione di Shield, con magari un supporto alle reti LTE potrebbe supportare comodamente questa funzionalità, rendendo la console Nvidia uno strumento dal grande appeal. Questo fa pensare anche al prossimo arrivo di servizi di cloud gaming come Gaikai o Onlive, che su Shield potrebbero trovare una piattaforma ideale. Senza considerare che le Steam Machines si basano su tecnologia Nvidia e in qualche modo questi progetti dovranno pure convergere. Senza considerare gli eventuali emulatori.
Tutto bello dunque, soprattutto in prospettiva futura, ma quando arriverà anche da noi? Al momento non ci sono piani specifici, dato che Nvidia deve cercare di posizionare il prodotto in spazi diversi da quelli abituali e quindi deve siglare nuovi accordi di distribuzione e sinergie per fare in modo che il dispositivo arrivi anche da noi. Si parla comunque del 2014. Nel frattempo negli USA è già disponibile a 299 dollari, un prezzo discretamente competitivo viste le tante cose che Shield sa fare.
L'impressione è quella che Nvidia abbia fatto un primo piccolo passo all'interno del mercato console con un prodotto in grado di far tutto bene, ma che ancora non riesce ad esprimere al massimo le sue potenzialità per via della mancanza di un client completo col quale interfacciarsi a Steam e magari qualche servizio di cloud gaming che metta a disposizione un catalogo ancora più vasto di giochi da utilizzare. Le premesse sembrano comunque esserci, speriamo che quando Nvidia riuscirà a portarlo in Italia, Shield sia un prodotto ancora più completo e maturo.