N7 Z690, la scheda madre ammiraglia di NZXT
NZXT inaugura una nuova linea di schede madri con la N7 Z690.
Dopo aver presentato una nuova linea di Case, una gamma rinnovata di ventole e di alimentatori, NZXT procede spedita nel portare sul mercato prodotti proprietari per poter costruire un PC a 360 gradi. Il marchio americano è noto sul mercato come specializzato nella creazione di build personalizzate, attingendo ad un catalogo di componenti di prima scelta ad un prezzo competitivo, il tutto accompagnato da rapidi tempi di consegna e assemblaggio pulito ed elegante.
Il successo ricevuto ha portato l’azienda ad espandersi e a farsi conoscere anche nel mercato europeo, proponendo dei preassemblati dal rapporto qualità-prezzo davvero allettanti soprattutto nel periodo più grave della crisi dei semiconduttori, in cui abbiamo assistito ad un incremento dei prezzi schizzare alle stelle, schede grafiche in primis.
L’ambizione dunque porta NZXT a creare componenti proprietari senza dover fare più necessariamente affidamento ad altre marche e farne da rivenditore e nel corso di quest’anno stiamo assistendo ad un progressivo ma incalzante ritmo di debutto di prodotti pronti ad entrare in competizione con i diretti avversari.
Con questo ritmo ci aspettiamo molte altre sorprese nel corso dell’anno ma ad oggi vi basti sapere che anche la linea di schede madri ha due nuove arrivate, ideate per equipaggiare le CPU Intel di dodicesima generazione. Ecco quindi arrivare sul mercato la N7 e N5 Z690, le schede madri che non temono il confronto con le motherboard più richieste sul mercato di aziende del calibro di ASUS, MSI e Gigabyte.
Nello specifico oggi vi parleremo della sorella maggiore, la più potente e top di gamma della linea, la N7 Z690, di cui potrete trovare le specifiche tecniche qui. La scheda è progettata e costruita in collaborazione con ASRock, esattamente come la precedente generazione Z590 e ne riprende anche l’estetica, già apprezzata a suo tempo con una copertura metallica a protezione delle parti più sensibili, nelle colorazioni bianche o nere.
Una volta collegata scheda grafica, processore e tutte le componenti, dal nostro case con vetro temprato laterale la motherboard NZXT nera non sfigura e anzi rende il tutto più armonioso ed elegante, un aspetto da tenere in considerazione per gli utenti che puntano su di una build aggraziata. Per chi invece è votato all’illuminazione RGB sempre e ovunque, vi basti sapere che la N7 Z690 ha due header per NZXT RGB, un header per ARGB a 3 pin 5V e un altro header per RGB a 4 pin 12V. Ciò significa che potrete combinare vari tipi di componenti anche di produttori diversi e gestire il tutto tramite NZXT Cam, previa consultazione dei modelli compatibili chiaramente.
Ma che se ne dica, oltre ad essere bello da vedersi, ogni componente deve essere anche prestazionale soprattutto dopo aver fatto fronte a una spesa imposta di 299€, prezzo attuale al lancio e consigliato dal produttore. Vediamo dunque come si comporta la nuova Z690 sul banco di prova.
La prima constatazione da fare è che questa nuova scheda madre non supporta RAM oltre DDR4, scelta un po’ insolita dato l’ormai ampio utilizzo delle DDR5 nella creazione di PC di ultima generazione. Questo potrebbe essere il primo paletto importante, tanto da far depennare questa scheda dalla lista desideri di coloro in procinto ad acquistare un PC implementando le migliori tecnologie sul mercato.
A questo si aggiunge un'unica porta HDMI presente sulla N7 Z690, ed assieme alla sopracitata limitazione alle DRR4, esse determinano delle assenze che in realtà non sono così incisive ma anzi facilmente sopportabili per un PC che punta ad altissime prestazioni. Rimane comunque una combinazione strana, che non trova una chiara spiegazione se non quella di perseguire una scelta diversa rispetto agli altri produttori.
Per il resto la scheda equipaggia due connettori per antenna SMA (2T2R), 2x USB 2.0, 3 porte USB-A 3.2 Gen 1, 1x porta USB-C 3.2x2 Gen 2, 2 porte USB-A 3.2 Gen 2 e 1x jack audio S/PDIF5x, una scheda di rete Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2 e audio Realtek ALC1220. Come detto ad inizio articolo, essendo progettata per CPU anche di dodicesima generazione, il socket a bordo è un LGA1700 ideale per i processori Alder Lake, supportati da un'alimentazione 12+1 DrMOS Power Phase Design.
Le differenze sostanziali con il modello precedente, oltre a una diminuzione di porte USB è l'inclusione di un dissipatore di calore M.2 per lo slot principale, fondamentale per chi usufruisce di un'unità SSD PCIe 4.0 NVMe.
Nella nostra prova abbiamo integrato la motherboard ad una build dalle medio-alte prestazioni con un processore i7 12000k, GPU Nvidia 3070, 2 Team T-FORCE Delta RGB DDR4 da 16GB a 3200MH, dissipatore NZXT Kraken X63 ed alimentatore NZXT Gold 850, il tutto incorniciato all’interno dell’H7 Flow sempre di NZXT. La scheda N7 Z650 sostituisce dunque nella nostra configurazione una ASRock Z690 Extreme, una direttissima avversaria nel rapporto qualità prezzo in cui va a posizionarsi la nuova arrivata. La serie Z690 infatti, è una delle più competitive sul mercato con differenze tra loro minime in una fascia di prezzo ridotta, ovviamente se non si considera i top hardware che possono raggiungere e superare i 600€.
Come prima cosa, nel nostro caso, non vi sono state molte sorprese all’interno del BIOS, venendo appunto da un ASRock, lo stesso produttore di NZXT per le schede madri. La navigazione all’interno è la medesima ed abbiamo percepito un’intensa sensazione di familiarità navigando tra le schede per il Boot, Overclocking e negli Strumenti. L’interfaccia UEFI rimane dunque semplice e intuitiva, ed anche i meno esperti riusciranno a cavarsela all’interno dei meandri interni della scheda madre.
Una volta avviato il tutto, con una versione di Windows 10 Pro, le prestazioni sotto sforzo con giochi dalle alte prestazioni e una considerevole richiesta di forza di calcolo sono apparse assolutamente in linea alle nostre aspettative. La temperatura raggiunta dalla CPU non ha superato i 60 gradi anche con un utilizzo intensivo per varie ore, rimanendo coerenti con le statistiche fornite dal produttore. Ci teniamo a precisare che questo valore è ottenuto anche grazie all’utilizzo di un dissipatore a liquido che ne mantiene costanti le temperature, senza il quale potrebbero aumentare anche di dieci gradi in determinate circostanze.
L’unica pecca che emerge si ha nel campo del framerate, sicuramente più bassi a causa delle DRR4 che abbiamo dovuto equipaggiare a discapito delle più performanti DRR5. Se si è soliti usare quest’ultime la differenza riproducendo giochi della portata di Elden Ring e Call of Duty: Vanguard ad esempio, sono visibili senza dover ricorrere alla conta di frame con gli strumenti di calcolo offerti da NVIDIA. Non stiamo parlando di differenze abissali, in realtà lo scarto è davvero minimo, misurabile in una manciata di frame, un piccolo gap che però sicuramente sarà preso in considerazione da quell’utenza che non è incline a scendere a compromessi in questo ambito. Nel caso opposto, gli utenti in cerca di una configurazione media potrebbero preferire questa piccola perdita di prestazione guadagnandone senza dubbio in termini di spesa nella costruzione di un PC di loro gradimento.
La competizione in questa fascia di prezzo a parità di prestazioni è molto alta tanto da non esservi una vittoria schiacciante da parte di un produttore sull’altro e le scelte ricadono su schede madri più calzanti alle proprie esigenze, che siano per le DRR5 o il numero di porte presenti. Da non scordare anche l’estetica, in grado di non sfigurare in nessuna configurazione interna voi scegliate grazie alla copertura metallica facilmente rimovibile per apportare le modifiche necessarie in fase di assemblaggio.
Il mercato attualmente è davvero saturo di motherboard, prodotte e pensate per ogni esigenza e capienza di portafoglio, ed NZXT non fa altro che aggiungere un eccellente scheda madre per configurazione medio-alte da tenere assolutamente d’occhio se si è disposti a scendere a qualche piccolo compromesso.