Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas - recensione
Un piccolo Zelda per PC e console.
Pokémon è già sui cellulari da un po' mentre Mario ci arriverà a breve. La terza grande saga di Nintendo, cioè Legend of Zelda, resta però ancora saldamente un'esclusiva delle macchine della casa di Kyoto. Questo se si vuole l'originale. Se invece ci si "accontenta" di titoli che la richiamano, omaggiando la la saga di Link a volte anche in maniera fin troppo evidente, la situazione è leggermente diversa. Oceanhorn - Monster of Uncharted Seas è infatti uno di questi titoli, nato inizialmente per iPad ma convertito anche per PlayStation 4, Xbox One e Windows (con in arrivo le versioni per Android e persino PS Vita) in seguito all'ottimo successo riscosso.
Bastano pochi secondi di gioco per capire che il titolo del piccolo studio Cornfox & Bros. è un palese omaggio a The Wind Waker, uno dei capitoli più evocativi della saga di Zelda. Anche qui, infatti, ci ritroviamo a impersonare un eroe che dovrà muoversi a bordo di una piccola nave a vela, passando da un'isola all'altra alla ricerca di informazioni, oggetti vari e tanto altro ancora. Il tutto, ovviamente, facendo fuori nemici ed esplorando dungeon.
L'inizio del gioco ricorda poi un altro Zelda, A link to the past, col nostro protagonista che si risveglia trovando accanto a sé una lettera del padre, nella quale l'uomo lo informa di essere partito per affrontare l'Oceanhorn, una creatura malvagia che minaccia la pace del mondo. Ovviamente il nostro eroe non può starsene con le mani in mano e aspettare il ritorno dell'amato genitore, così si mette in moto per cercare di capire dove sia andato e se può aiutarlo.
E qui inizia l'avventura che vi porterà a esplorare le varie isole disseminate nel mare, scoprendo così città e popoli che non conoscevate, imbattendovi in mostri da eliminare e dungeon con segreti e tesori. Insomma la classica avventura fantasy che ci si aspetta da un gioco come questo.
Anche l'arsenale è abbastanza standard: a scudo e spada affiancherete molto presto bombe, un arco, la possibilità di lanciare incantesimi e altro ancora. E la familiarità con la saga di Zelda non si ferma qui, visto che gli elementi di gameplay ripresi sono moltissimi, a partire da vasi da rompere e cespugli da tagliare per scoprire munizioni o denaro, e via così.
Insomma Oceanhorn richiama in maniera forse eccessiva Zelda, ma ha anche una sua componente di originalità. Su tutto spicca la grafica, che qui è in isometrica, ma qualcosa si vede anche in alcuni dei personaggi o degli enigmi che incontrerete durante l'avventura.
Il gioco non riesce a raggiungere le vette di un qualsiasi capito della saga di Nintendo, ma del resto la cosa era anche ampiamente prevedibile. Questo non significa però che sia un brutto gioco. La sua grafica semplice ma curata colpisce e affascina al punto giusto, e lo stesso si può dire del comparto audio molto avvincente. Se poi ci aggiungete che alla colonna sonora hanno lavorato anche due pesi massimi come Kenji Ito e Nobuo Uematsu, compositori di alcune delle più belle musiche per i più importanti giochi di Square Enix, capirete perché qui non c'è davvero di che lamentarsi.
Così come non ci si può lamentare della durata: per terminarlo al 100% servono tranquillamente circa 15/20 ore, cifra alta per un titolo di questo tipo, che lo ricordo è un indie! Va però ammesso che parte di quel monte ore si ottiene anche per colpa di un backtracking a tratti eccessivo e, soprattutto, di alcune spiegazioni su dove andare e cosa cercare che non sono propriamente chiare. Il che è un peccato, perché Oceanhorn è decisamente facile e quindi con una maggiore cura sarebbe stato perfetto anche per i giocatori più giovani.
Una particolare nota di merito va invece ai Trofei/Obiettivi: questi sono tanti e ben studiati, non impossibili da ottenere ma anzi divertenti perché spronano a fare cose diverse e sperimentare ogni possibilità, oltre ovviamente a esplorare ogni angolo della mappa del gioco.
Un ultimo dettaglio da sottolineare è che l'Oceanhorn disponibile su PC e console è quello in versione 2.0, cioè con una serie di contenuti aggiuntivi tra cui spicca una nuova isola con tante cose da fare, l'immancabile minigioco della pesca e altri ritocchi vari. Il titolo ha tutti i testi in Italiano mentre il parlato è solo in Inglese (ma ci sono ovviamente i sottotitoli anche nella nostra lingua).
Tirando le somme, Oceanhorn è perfetto per coloro che hanno amato Zelda, o che in generale amano le avventure fantastiche con una punta di azione ed esplorazione, e vogliono passare una manciata di ore giocando a qualcosa di simile.
Non è nemmeno lontanamente paragonabile all'originale da cui trae ispirazione, per qualità della storia, dimensione del mondo o innovazioni introdotte, ma si capisce chiaramente che non era quella l'intenzione degli sviluppatori. Che miravano piuttosto a creare un titolo carino, bello da vedere e immediato da giocare, che sapesse appassionare anche (se non soprattutto) i giocatori meno abili. E questo loro obiettivo è stato centrato in pieno.
Aggiungiamoci poi che il Oceanhorn viene venduto a un prezzo molto invitante, solo 15 euro, e questo deve essere tenuto da conto nel dare il giudizio finale. Con una manciata di euro vi portate a casa un titolo che non vi farà gridare al miracolo ma che vi saprà divertire per parecchie ore, e questo non è poco. Per tutte queste ragioni ci sentiamo di premiarlo con un bel voto, e restiamo in attesa del secondo capitolo, già in lavorazione, con la speranza che lì vedremo un po' meno "omaggi" e un po' più di originalità.