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Oddworld: Stranger's Wrath - recensione

Lo Straniero è tornato!

Quanto ci mancano gli Oddworld Inhabitants. Ok, è vero, non sono defunti e anzi un loro nuovo gioco dovrebbe uscire entro la fine di quest'anno... ma nonostante Soulstorm sia uno dei nostri titoli più attesi del 2020, abbiamo addosso la sensazione che la magia di un tempo sia in parte scomparsa.

Una parte di quella magia ritorna oggi su Nintendo Switch con Stranger's Wrath, gioco che all'epoca della sua uscita originale venne (ingiustamente) snobbato dal pubblico nonostante l'ottima accoglienza della critica. Ora avete l'occasione di recuperarlo e l'uscita non potrebbe arrivare in un periodo migliore, visto che stiamo vivendo un periodo di magre uscite e continui rinvii.

Ma cosa è Oddworld Stranger's Wrath? Trattasi di un ibrido Action/FPS con un'ambientazione totalmente originale a metà tra il fantasy e il western. Ne è protagonista Lo Straniero, una strana creatura che ad un primo sguardo potrebbe ricordare un puma. Dentro di lui nasconde un segreto che è il fulcro della sua missione: per sopravvivere ha bisogno di una costosa operazione... e ci fermiamo qui per non rovinarvi la sorpresa migliore del gioco.

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Vi basti sapere che per raggranellare i soldi necessari il nostro amico decide di darsi alla caccia di taglie su vasta scala ed è proprio questo che voi dovrete fare: andare a caccia della peggiore feccia e assicurarla alla giustizia. La trama viene svelata con lentezza e almeno inizialmente non sembra portare a nulla di originale, ma possiamo assicurarvi che dopo le primissime ore il gameplay decollerà al pari della storia, che avrà un apice finale assolutamente imperdibile.

Lungi dall'avere una vera e propria componente tattica, Stranger's Wrath richiede un approccio agli scontri un po' più cauto della media. Potrete catturare le vostre prede vive o morte e ovviamente questa seconda opzione vi garantirà una ricompensa maggiore.

Non sarà facile, però, perché spesso i tipacci su cui pendono le taglie più corpose sono ben difesi da una nutrita schiera di scagnozzi. È proprio il loro numero a rappresentare la sfida più impegnativa, specialmente ai livelli di difficoltà più alti.

Stranger's Wrath introduce un bel po' di nuove creature al già nutrito bestiario partorito dalle vivaci menti degli Oddworld Inhabitants nei loro primi giochi. Questa volta però alcune di queste creature diventano parti attive (e sacrificabili) del gioco, essendo delle vere e proprie munizioni viventi. Lo straniero infatti non maneggia la pistola come Clint Eastwood e non ama neanche i fucili, la sua arma è una balestra capace di sparare proiettili biologici, che tradotto in parole povere significa "sparare dei poveri animaletti dai variegati poteri".

I nemici più duri vanno storditi o intrappolati prima della cattura, che avviene in stile Ghostbusters.

La combinazione dei poteri di questi animali-proiettili danno al gameplay di Stranger's Wrath una connotazione particolarmente originale, che lo discosta dai classici FPS. C'è il Bolamite, un ragnetto capace di immobilizzare temporaneamente i nemici con la sua tela; il Boombat, una sorta di pipistrello a forma di palla che esplode dopo essersi appiccicato ai nemici; e poi c'è lo Stingbee, una malefica ape gigante che fa proprio quello che state pensando: si dirige dritta verso il suo obiettivo e lo punge fino alla morte.

Ogni animaletto può essere potenziato nel corso del gioco sbloccando i suoi poteri nascosti, occhio però perché le "munizioni" in Stranger's Wrath non sono infinite. Fatta eccezione per i Chippunks, la cui riserva è inesauribile, tutti gli altri piccoletti andranno scovati, cacciati e raccolti per aumentare la riserva di colpi a vostra disposizione. Non siamo di fronte ad un gioco dal livello di difficoltà insormontabile, e in generale l'I.A. dei nemici non è niente di straordinario, ma il loro numero in molti casi può mettervi in difficoltà, quindi è bene andarsene in giro sempre adeguatamente armati.

Tutte queste meccaniche nel tempo hanno fatto un po' di ruggine ma ancora oggi risultano sufficientemente interessanti da invogliare il giocatore a sperimentare soluzioni diverse. Potrete usare alcuni animali come esca e poi avviluppare i nemici in una ragnatela per catturarli vivi, oppure folgorarli e fregarvene del gruzzolo aggiuntivo per la cattura "Alive". L'interfaccia è ancora sufficientemente snella ed efficace, mentre l'aver fatto l'abitudine a titoli più raffinati potrebbe spostare la vostra attenzione su dettagli all'epoca sopportabili come le collisioni non precisissime e animazioni in alcuni casi troppo rigide.

Questi sono i Clakkers, una sorta di polli giganti antropomorfi che vivono pacificamente e non disdegnano qualche aiuto allo Straniero.

In termini di novità vere e proprie c'è davvero poco da segnalare per questa versione Switch, che mette a disposizione dei giocatori il sensore di movimento interno della console per mirare con maggior precisione con la visuale in soggettiva. Per il resto gli asset sono gli stessi della versione remastered HD uscita tempo fa su PlayStation 3, PS Vita e PC, che portava con sé texture a risoluzione maggiorata (si arriva a 720p, non di più), dialoghi e sonoro rimasterizzati e un tuning generale al gioco che lo rese più godibile in termini di fluidità, e meno altalenante per quanto riguarda il livello di difficoltà.

Le stesse caratteristiche sono presenti in questa edizione ibrida, che in versione portatile, fa ancora la sua figura. Risulta un po' più stiracchiata ma ancora altamente godibile, anche se giocata con la console in modalità docked.

In particolare sono i filmati d'intermezzo ad essere ancora incredibilmente al passo con i tempi. Certo, provando a paragonarli al trailer di Diablo IV risulteranno quasi risibili ma se ci si sofferma a pensare che sulle loro spalle pesano quasi 15 anni, il sorriso si trasforma in un'espressione di profondo rispetto per l'incredibile talento creativo messo in mostra quasi due generazioni fa dai ragazzi capeggiati dall'istrionico Lorne Lanning.

Le ambientazioni concedono ancora oggi scorci divertenti e suggestivi, nonostante la bassa risoluzione di alcune texture.

Come dicevamo all'inizio, il ritorno di Stranger's Wrath su Switch ci fa piacere non solo perché riesce a riportare in vita lo stile inimitabile degli Oddworld Inhabitants, ma anche perché permette alle nuove generazioni, e a coloro che all'epoca per vari motivi snobbarono l'uscita originale, di scoprire un gioco tutto sommato ancora fresco e divertente.

I 30 euro richiesti per l'acquisto sono forse un po' troppi, e un cartellino leggermente inferiore sarebbe stato preferibile. Anche così, però, ci sentiamo di raccomandarvelo caldamente.

8 / 10