OlliOlli World Provato: Ritorno a Radlandia
A poche settimane dall'uscita abbiamo avuto un ultimo, intenso contatto col colorato titolo di Roll7.
La scorsa estate, su queste pagine, vi avevamo parlato di un originale e affascinante platform a scorrimento sviluppato da Roll7, in grado di trasmetterci sensazioni ampiamente positive malgrado la demo a nostra disposizione fosse incredibilmente breve. Stiamo parlando di OlliOlli World, il nuovo titolo dello studio britannico che ci riporterà ancora una volta su una tavola da skate, ma che spezzerà tutti i legami con le precedenti iterazioni della serie OlliOlli proponendo uno squisito stile grafico colorato e cartoonesco, che non ha nulla a che vedere con la pixel art dei primi due capitoli.
Nel nostro primo contatto col gioco, avevamo avuto giusto il tempo di lasciarci rapire dall'inconfondibile stile di questo sequel, facendoci travolgere dal flow di un gameplay deliziosamente arcade che sapeva però coniugare anche una caratteristica fondamentale dei più tipici skate game degli anni 2000, quell'attenzione al punteggio che portava gli appassionati dell'epoca ad incatenare spettacolari e lunghissime combo per raggiunge lo score più alto.
A poche settimane dal lancio, abbiamo avuto modo di esplorare una build di OlliOlli World molto più avanzata, che non solo ci ha permesso di colmare alcuni dubbi emersi nel precedente appuntamento col gioco, ma si è inoltre rilevata estremamente preziosa per comprendere meglio in quale direzione voglia andare il nuovo titolo di Roll7. Ecco, di seguito, com'è andata.
Come vi avevamo raccontato nel nostro precedente articolo, in OlliOlli World dovremo affrontare una gran varietà di livelli a bordo del nostro skate, in quello che non è altro che un colorato platform a scorrimento in 2.5D che mischia ritmo e adrenalina, tecnica e originalità. Questa volta, la prova è iniziata fin dal principio del gioco, nel variopinto editor del personaggio, utile a modificare le fattezze del nostro alter ego e ogni componente del suo abbigliamento. Avevamo compreso come il focus del progetto inedito di Roll7 ricadesse sulla personalizzazione degli skater, ma mai avremmo potuto immaginare quanto fosse ampio lo spettro di accessori e chincaglierie con le quali si può intervenire sull'aspetto dell'avatar.
Con migliaia di combinazioni a disposizione, l'obiettivo sarà generalmente quello di rendersi più stravaganti possibili, anche perché ad attenderci fuori dall'editor troveremo Radlandia, un peculiare regno che sembra direttamente uscito da un cartone animato, popolato da strane e bizzarre creature che sapranno strapparvi più di un sorriso. Tra gabbiani con la passione per il culturismo, coni gelato parlanti e tante altre stranezze, abbiamo potuto capire qualcosa di più sull'incipit narrativo di OlliOlli World, che ci mette nei panni di un giovane skater alla ricerca del Gnarvana, una dimensione spirituale in cui vivono le grandi, celestiali divinità dello skateboard.
In compagnia di una piccola crew di NPC che ci accompagneranno per tutto l'arco del gioco, partiremo all'esplorazione di Radlandia con l'unico scopo di dimostrare le nostre abilità per guadagnarci l'accesso al Gnarvana, cercando nel frattempo di completare i tantissimi obiettivi secondari che ricompensano il giocatore con nuovi oggetti cosmetici per il suo personaggio.
Per avanzare nella storia è infatti sufficiente arrivare alla fine di un livello senza subire cadute, ma ogni stage comprende diverse missioni secondarie che prevedono di completare la propria corsa con un certo highscore, oppure di arrivare alla fine senza mai sfruttare i frequenti checkpoint che punteggiano i livelli. Ci sono poi una manciata di obiettivi molto particolari che di volta in volta potrebbero chiedervi di percorrere uno dei tantissimi percorsi alternativi che si nascondono in giro, oppure di incontrare un determinato NPC che potrà addirittura sbloccare nuovi livelli segreti nella mappa di gioco.
Per certi versi, la difficoltà di ciascuno stage è quindi altamente scalabile, in base a quelle che sono le ambizioni di chi ha il controller tra le mani: arrivare alla fine di un livello per proseguire al successivo non è mai troppo complicato, ma completare tutte le missioni per portarsi a casa ogni elemento estetico in palio potrà anche farvi perdere il sonno. Che siate skater della domenica o cacciatori di highscore, imparare ad utilizzare trick, grind e air sarà comunque prezioso per calarvi adeguatamente nel gameplay di questo capitolo, anche perché salti e acrobazie non fanno altro che rendere ancora più fluida, e quindi molto più godibile, l'esperienza offerta da OlliOlli World.
Il sistema di controllo contribuisce molto ad acuire la percezione di dinamismo offerta dal gameplay, affidando la maggior parte dei trick all'analogico sinistro. La scelta è azzeccatissima, perché anche senza spulciare la lista dei trick, non serve altro che muovere la levetta in una qualsiasi direzione prima di un salto per vedere il proprio skater lanciarsi in una splendida acrobazia, o per farlo grindare su una ringhiera per tutta la sua durata. Tutto sembra molto immediato, e ci si mette davvero poco a imparare qualche combinazione speciale in grado di aumentare a dismisura il nostro punteggio alla fine della corsa.
Quest'immediatezza, però, non deve in alcun modo essere scambiata per banalità. È vero, i primi livelli vi metteranno di fronte percorsi molto semplici e con pochissime insidie, ma man mano che si prosegue l'avventura ci siamo resi conto di come gli stage diventassero incredibilmente complessi, con itinerari alternativi e tragitti nascosti, o con nuovi elementi di gameplay come i wallride. A differenza dell'ultima volta, abbiamo avuto a disposizione la build finale del gioco, e ci è stato concesso di esplorare ben tre delle grandi macroregioni che compongono il mondo di Radlandia, Sunshine Valley, Cloverbrook e Burntrock.
Le regioni sono caratterizzate da specifici biomi che influenzano lo stile dei livelli, e ognuna di esse introduce costantemente nuovi elementi di gameplay: se nella boscosa Cloverbrook fanno il loro esordio i già citati wallride, la desertica Burntrock ci mette alla ricerca di avvistamenti alieni insegnandoci a distruggere alcuni cristalli con un grab, e siamo davvero curiosi di scoprire quali altre soprese possa nascondere la fase avanzata della storia nelle ultime due aree giocabili.
Questa build ci ha inoltre permesso di dare uno sguardo al multiplayer asincrono di OlliOlli World, la cui presenza si ricollega indirettamente con il focus posto da molti sistemi di gioco sulla personalizzazione del personaggio. Complice la totale assenza di microtransazioni, per sbloccare nuovi oggetti cosmetici anche dopo la fine dell'avventura sarà necessario competere nella Lega del Gnarvana, una modalità multigiocatore nella quale ogni giorno tutti gli skater di Radlanda si affronteranno su un livello specifico per raggiungere il punteggio più alto.
In base al posizionamento nella propria lega, a fine giornata avremo l'opportunità di scalare o scendere i ranghi della competizione, ottenendo via via accesso ad alcune ricompense estetiche esclusive per il nostro personaggio. Dal momento che la build a cui abbiamo avuto accesso era quella che con molta probabilità troverete ad attendervi al lancio del gioco il prossimo 8 febbraio, non abbiamo ragionevoli motivi per immaginare un rework della Lega del Gnarvana, che prende un'idea molto interessante, quella del multiplayer asincrono, e la sviluppa però in modo troppo poco chiaro e confusionario. Non è semplicissimo sfogliare le classifiche e capire quanto siamo vicini a una ricompensa, e la speranza è quella di poter assistere al lancio ad un consistente intervento sull'interfaccia di questa modalità.
A giugno vi avevamo suggerito di tenere d'occhio OlliOlli World, e a seguito di una prova ben più profonda di quella estiva, possiamo ora ammettere di trovarci di fronte a un indie davvero unico, che non vediamo l'ora di mettere alla prova tra qualche settimana, in prossimità del lancio del gioco. Roll7 sta per presentare al mondo un platform a scorrimento divertente, colorato e magnetico, accompagnato da una colonna sonora davvero fantastica, e che ci ha tenuti incollati al controller anche più di quello che era necessario per saggiarne i progressi. Ormai dovrebbe avere tutta la vostra attenzione.