OlliOlli World Recensione: Lo skate colpisce ancora
Tutti i colori del mondo in una tavola da skate.
Avete presente quel particolare fenomeno fisico conosciuto come dispersione ottica, spesso descritto con l'immagine di un raggio di luce che attraversa un prisma per poi dividersi in ampio spettro di brillanti colori? L'effetto, che molti assoceranno alla copertina di un celebre album dei Pink Floyd, è la perfetta metafora della metamorfosi vissuta dalla serie OlliOlli, reduce da due capitoli di buon successo, e pronta ora ad abbandonare gran parte di quegli elementi che fecero la fortuna del franchise per abbracciare uno stile completamente diverso.
Se seguite le nostre pagine con assiduità, allora avrete sicuramente sentito parlare di OlliOlli World, il nuovo platform a scorrimento di Roll7, che ha solcato l'home page del sito in più di un'occasione e che ormai possiamo dire di conoscere a menadito. Il gioco si appresta ad arrivare su PC e console tra qualche giorno, quindi è arrivato finalmente il momento di rinunciare ai condizionali per parlarvi liberamente di questo interessantissimo indie e di tutto il divertimento che ha saputo trasmetterci.
OlliOlli World è il terzo capitolo di una serie di platform a scorrimento sulla disciplina dello skate, nei quali il giocatore si trovava a dover superare con la propria tavola alcuni percorsi urbani esibendosi in complesse combo alla ricerca dell'highscore più alto. Il nuovo titolo di Roll7, ripartendo dalla core experience del franchise, sceglie però di sovvertire le atmosfere dei suoi predecessori accompagnandoci nell'esplorazione di Radlandia, un onirico e cartoonesco universo che potrebbe tranquillamente essere tratto dalle fantasie allucinogene di un hippie dei tempi di Woodstock.
Radlandia è un mondo popolato da ogni genere di pittoresca creatura, in cui lo skate non è solo un mero passatempo, ma una vera e propria religione. Ogni giovane del regno ha un unico, grande sogno, quello di allenarsi e migliorare al punto da raggiungere il Gnarvana, una dimensione spirituale nella quale i migliori skater del mondo possono riunirsi con le grandi, celestiali divinità dello skateboard. Il protagonista è proprio uno di questi ragazzi, che potremo modellare a nostra immagine e somiglianza attraverso un profondissimo editor che include migliaia di combinazioni possibili.
Una volta scelto il look del proprio Radlandiano, OlliOlli World si apre con un breve tutorial dedicato all'apprendimento delle basi del peculiare sistema di controllo del gioco, costruito a partire dall'idea che questo seguito dovesse essere il più accessibile e immediato possibile, in tutte le sue meccaniche.
Con un pulsante si prende velocità, mentre tutto il sistema di trick è delegato all'analogico sinistro, che può essere ruotato senza soluzione di continuità per far esibire il personaggio in spettacolari acrobazie, o per farlo grindare sulle frequenti ringhiere che punteggiano l'ambientazione.
Sulla carta, per completare un livello non dovremo fare altro che alternare il tasto della velocità all'analogico sinistro, ma è solo sfruttando i grilletti per gli air e l'analogico destro per i grab, che potremo impreziosire la nostra performance con un punteggio stellare.
In compagnia di un cast di personaggi secondari pittoresco e ben assortito, l'avventura ci porterà a visitare ciascuna delle cinque regioni di Radlandia, con l'obiettivo di cogliere l'attenzione delle divinità del Gnarvana con il nostro talento. La progressione è scandita dal superamento di un vasto numero di livelli, che di volta in volta ci metteranno di fronte ad alcuni obiettivi secondari che sbloccano nuovi elementi estetici per il nostro skater. Per superare un livello ci basterà sempre arrivare alla linea del traguardo senza esibirci in rovinose cadute, mentre per completare gli incarichi opzionali saremo costretti a mettere a segno un particolare high score, a effettuare specifici trick o imboccare qualcuno dei tantissimi percorsi nascosti che spesso affollano i livelli.
È il level design delle ambientazioni, più di ogni altro elemento, a rendere OlliOlli World una diretta evoluzione dei precedenti capitoli della serie. Se questi rimanevano ancorati nei limiti delle due dimensioni, il nuovo titolo di Roll7 abbraccia una grafica a 2.5D e coglie l'occasione per proporre dei livelli che sono colmi di bivi, percorsi alternativi e aree segrete.
La complessità dei tracciati aumenta esponenzialmente mentre si prosegue nell'avventura, e se a Sunshine Valley le alterazioni del livello saranno sempre minime, nell'area di Cloverbrook cominceranno ad apparire i primi wallride. Più si va avanti, più i livelli si trasformano lentamente in un dedalo di percorsi con elementi di gameplay assolutamente inediti, una qualità che scongiura l'ipotesi della ripetitività che si sarebbe potuta manifestare dopo qualche ora di gioco.
Esplorando l'ambientazione, in alcuni casi è possibile addirittura scovare degli NPC nascosti che sbloccano dei livelli segreti con ricompense uniche, quindi saremo sempre portati battere ognuno dei tanti percorsi di cui spesso è composto un tracciato. L'intera struttura ludica di OlliOlli World, a dire il vero, si concentra proprio sull'ottenimento di accessori e oggetti cosmetici con i quali rendere unico il personaggio, anche se è del tutto assente una componente multigiocatore tradizionale nella quale sfoggiare il proprio look. Al suo posto, Roll7 ha pensato ad alcune modalità multigiocatore asincrone, accompagnate da una fitta giungla di classifiche e graduatorie nelle quali sarà possibile dare sfoggio dello stile del nostro personale skater.
La prima di queste modalità è la Lega del Gnarvana, una competizione su base stagionale che ogni settimana presenterà un nuovo livello sul quale sfidarsi con gli altri partecipanti della propria lega. In base ai risultati ottenuti si potranno ottenere dei punti utili a scalare i ranghi della stagione, e alla fine di quest'ultima verremo ricompensati per i nostri sforzi con alcuni oggetti unici. La seconda è il Portale del Gnarvana, è sempre basata un sistema di classifiche, ma permetterà a voi e ai vostri amici di sfidarvi su una serie di livelli generati randomicamente per stabilire chi è il miglior skater del vostro gruppo.
Per certi aspetti è un vero peccato constatare l'assenza di una modalità che possa prevedere di fare skate coi propri amici, ma il profondo sistema di classifiche presente in OlliOlli World finisce con l'instaurare una serie di meccaniche sociali tra giocatori che dà un significato coerente alla profonda personalizzazione offerta dall'editor del personaggio.
Abbiamo provato il gioco su PC, e sebbene non siano poi moltissimi i ragionamenti da poter fare sulla resa grafica di un titolo che adotta questo particolare stile grafico, è doveroso sottolineare che tanto sul fronte dei dettagli quanto su quello delle perfomance, il nuovo titolo di Roll7 non presta il fianco a nessun genere di criticità.
L'unico appunto da muovere riguarda appunto il gioco su PC, che per ovvie ragioni richiede obbligatoriamente un controller per essere riprodotto. Tradurre il sistema di controllo per adattarlo al mouse e tastiera era sicuramente possibile, ma si sarebbe forse spezzata quella fluidità dell'azione tanto importante nella fruizione dell'esperienza.
Supportato da uno stile grafico squisito, e da una complessità inaspettata del level design dei suoi tracciati, OlliOlli Word è un brilliante platform a scorrimento che non dovreste ignorare, anche se non siete dei fan del genere di riferimento.
Sfrecciare sulla tavola nei colorati biomi di Radlandia regala sensazioni incredibilmente piacevoli, ascrivibili in larga parte a un sistema di controllo che rende immediata e intuitiva l'esplorazione di un livello. Sebbene l'esperienza voglia favorire un approccio arcade, gli sviluppatori non hanno però trascurato il pubblico hardcore, che troverà pane per i suoi denti nelle tante classifiche di OlliOlli World.
È strano pensare che dopo il declino vissuto dal genere degli skate game nell'ultima decade, dovesse essere proprio un gioco come quello sviluppato da Roll7 a farci tornare a sfrecciare su una tavola. Il punk sarà anche morto, ma lo skate assolutamente no.