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One Piece Burning Blood - prova

Rufy e la sua ciurma tornano su console e PC.

Milano - Assistere a presentazioni di giochi tratti da fumetti o anime di successo, spesso e volentieri si rivela l'occasione per 'ammirare' producer e game director vestiti nei panni del titolo che stanno promuovendo. Se Yoshinori Ono ha fatto storia con travestimenti che vanno ben oltre la comprensione umana, all'evento stampa di One Piece Burning Blood i toni sono stati decisamente più pacati.

Ecco quindi a un certo punto entrare in scena il producer Koji Nakajima con un poco appariscente costume di Bipo arancione fluorescente, accompagnato dal game director di Spike Chunsoft, Hiroyuki Kaneko. E come avete intuito, Bandai Namco e il famoso studio nipponico hanno unito le forze ancora una volta per sfornare l'ennesimo tie-in del manga firmato Eichiiro Oda.

Dopo la breve introduzione abbiamo finalmente messo le mani su una demo giocabile proveniente da un codice ancora incompleto, nonostante la release nipponica sia fissata per il mese di aprile. Burning Blood è un picchiaduro 1-on-1 con una struttura simile a quella del recente J-Stars Victory VS, dove oltre a tre personaggi principali si possono selezionare altrettanti combattenti di supporto.

Il gameplay è stato volutamente reso accessibile anche per coloro che si avvicinino per prima volta alla serie, ma non mancano meccaniche più profonde che rendono i combattimenti vari e avvincenti.

Questi non saranno fisicamente presenti sul campo di battaglia ma provvederanno a fornirci dei miglioramenti temporanei o power-up a seconda di quante tacche della barra Super sono state riempite. Ne consegue che portandole tutte e tre al massimo è possibile scatenare (premendo R3) i poteri delle tecniche Haki e dei vari Frutti del Diavolo, come i Rogia che rendono invincibili per un breve periodo.

Nella versione finale il cast di lottatori sarà composto da ben 36 unità, più i 6 personaggi di supporto. Nella demo ne erano presenti oltre 20, tra i quali citiamo il classico Rufy, Zoro, Nami, Ener, Sanji, Bartolomeo e Nico Robin. Abbiamo avuto modo di testare la maggior parte del cast e nonostante qualche attacco speciale ci sia sembrato leggermente più devastante rispetto ad altri, in generale abbiamo notato che il tutto sia stato bilanciato adeguatamente.

La piccola renna Tony Tony Chopper per esempio, data la sua minuscola stazza può comunque essere colpito con un calcio volante, anche se fisicamente non va ad impattare sul corpo. E lo stesso discorso vale per la difesa. I combattenti però si differenziano nel classico rapporto velocità/potenza, oltre che dalle (poche) diverse abilità conferite dal Frutto del Diavolo ingurgitato nella serie originale.

Nella versione finale il rooster completo vanterà ben 36 personaggi giocabili, più 6 di supporto.

Il resto dei controlli è sufficientemente user-friendly per non scoraggiare anche coloro che si avvicinano per la prima volta ad un picchia picchia tridimensionale. I tasti per gli attacchi standard e la difesa sono posizionati frontalmente, mentre quelli più potenti si scatenano premendo L1 e uno dei tre attacchi normali. La parata e schivata invece sono davvero basilari, ma almeno è richiesto un po' di tempismo per non subire il colpo.

Ci poi sono diversi fattori che possono ribaltare le sorti di una combo, come per esempio chiedere 'al volo' un cambio per far entrare in scena un altro combattente. Premendo al momento giusto uno dei due grilletti è possibile mettere in campo un assist-character che chiuderà la nostra serie di attacchi, oppure usarlo per aiutarci nel caso stiamo subendo troppi danni, e addirittura rovesciare questa situazione con un potentissimo Tribe Assist.

Tutto questo però richiede l'uso di una o più tacche della barra Super, quindi è consigliabile tenere sempre sott'occhio il loro stato per portare a nostro vantaggio una situazione altrimenti a senso unico. Di base, giocando in locale insieme a un amico le inquadrature zoomeranno leggermente verso l'esterno per catturare meglio l'azione, ma se lo preferite è comunque disponibile anche l'opzione per lo schermo condiviso.

Il comparto grafico di One Piece Burning Blood è davvero notevole, specie durante le esecuzioni delle special. Gekko Moria non vi sembra uscito direttamente da un tankobon?

Nonostante la natura incompleta del codice provato, possiamo dire che il comparto grafico di One Piece Burning Blood ci ha convinto parecchio, specie per il tratto fumettoso messo in risalto soprattutto durante l'esecuzione degli attacchi speciali. Anche la fluidità ci è sembrata ottimale, con 30 fotogrammi al secondo solidi anche durante le situazioni più concitate.

Parlando di grafica, fa piacere notare che finalmente le ambientazioni e le arene abbiano raggiunto un buon livello di dettaglio che non si limita ai soliti scenari spogli ai quali siamo abituati. Nei cinque stage selezionabili nella demo, solo il colosseo non presentava elementi distruggibili ed era francamente scialbo nella qualità delle texture degli spalti. Combattendo invece presso il palazzo di Alubarna, le rovine di Shandora e sulla Sunny, tra bancarelle, montagne di casse e la calca di persone accorse per assistere al match, l'immersione e il coinvolgimento sono decisamente più alti che in passato.

Ah, non dimentichiamo il progressivo deterioramento dei vestiti e i vari graffi e lividi sui corpi dei lottatori: davvero niente male! La presenza dell'audio giapponese è poi un'altra conferma della bontà di Bandai Namco di regalare ai fan un prodotto quanto più fedele all'opera originale. I menu invece, così come tutti i testi a schermo sono stati completamente tradotti nel nostro idioma.

Koji Nakajima e Hiroyuki Kaneko, rispettivamente Producer e Game Director di One Piece Burning Blood.

Questa prima prova su strada di One Piece Burning Blood si è dimostrata quindi positiva, nonostante l'assenza di contenuti come lo story mode e la modalità online, che andremo poi ad analizzare nel dettaglio in sede di recensione. L'uscita del gioco è prevista nel nostro paese per il prossimo 3 giugno su PlayStation 4, PlayStation Vita e Xbox One, sia in versione scatolata che digitale, mentre su PC arriverà qualche giorno dopo solo in digitale.

Dopo gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi mesi con Naturo Shippuden 4 e J-Stars Victory VS, ci sono buone possibilità che Namco Bandai farà centro ancora un volta. I fan di One Piece sono avvisati.

One Piece Burning Blood uscirà in Italia il prossimo 3 giugno su PlayStation 4, Vita, Xbox One e PC.

Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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One Piece: Burning Blood

PS4, Xbox One, PlayStation Vita, PC

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