One Piece Burning Blood - prova
Un'ultima regata prima della recensione.
Milano - Dopo il nostro hands-on di due mesi fa, siamo stati invitati negli studi milanesi di Bandai Namco per mettere nuovamente le mani su un codice praticamente completo di One Piece Burning Blood, l'ultimo tie-in del manga firmato Eichiiro Oda. Come prevedibile gli sviluppatori di Spike-Chunsoft hanno preferito focalizzarsi su una sola porzione dell'intricata storia di One Piece, e nello specifico quella della saga di Marineford dove Ace, il fratello di Rufy, viene rapito e fatto prigioniero nella roccaforte della Marina.
Se nella scorsa anteprima di One Piece Burning Blood ci siamo soffermati maggiormente sul gameplay, questa volta analizzeremo meglio le numerose modalità disponibili nel gioco, partendo col il classico story mode, qui rinominato Guerra Suprema.
Guerra Suprema può essere affrontata con quattro differenti personaggi e altrettanti punti di vista, ovvero i già citati Rufy ed Ace, ai quali vanno ad aggiungersi Akainu e Barbabianca. Ognuno dei protagonisti dovrà cimentarsi in battaglie uniche, condite da una serie di combattimenti opzionali utili per far salire il livello della propria squadra.
Lo story mode si divide principalmente in due tipi di sfide: le prime richiedono di sconfiggere l'avversario, mentre le seconde di sopravvivere fino allo scadere del tempo. In questo caso l'esito della battaglia è già scritto indipendentemente che si sia messo K.O. il nemico o che ci si trovi ad avere meno energia di quest'ultimo a fine scontro. Altro fattore da sottolineare, per non scadere in eventi non raccontati nel manga, i personaggi assist e di supporto sono predefiniti di default e in nessun caso sarà possibile 'remixare' uno scontro con guerrieri non presenti nelle vicende del fumetto.
Passiamo ora a parlarvi di Bandiera Pirata, senza dubbio la novità più interessante presente in One Piece Burning Blood. Questa modalità, che funziona in maniera simile alla Guerra tra Fazioni già vista in Mortal Kombat X, unisce gli elementi del sistema di combattimento a delle meccaniche strategiche, il tutto condito dalle classiche funzionalità di rete.
In Bandiera Pirata si inizia scegliendo in quale delle 16 fazioni schierarsi, per poi venire catapultati sulla mappa del mondo di One Piece, qui rappresentata con una serie di rotte a caselle, che possono essere raggiunte spostando la nostra nave. Ogni fazione inizia il proprio piano di conquista in un punto differente della mappa, e grazie ai punti Logpos è possibile spostarsi sulle varie isole spendendo un tot. di unità in rapporto al numero di caselle desiderato (una casella = 1 Logpos). Al momento non sappiamo dirvi se i punti Logpos si guadagnano affrontando gli avversari oppure se si ricaricano col tempo, ma da quanto visto nel codice provato sembra che si possano collezionare fino aa un massimo di 120 punti.
Prima di sferrare l'attacco al nemico, un menu illustra le regole della sfida che stiamo per affrontare, che si suddividono in battaglia contro la CPU, battaglia online contro un altro giocatore, oppure incursione. Ad ogni vittoria si ottengono punti che non solo vanno a finire nella leaderboard generale delle fazioni, ma anche nella classifica dei giocatori della propria squadra. Alla fine di ogni stagione (al quale al momento non è dato sapere la durata), la fazione vincitrice e i migliori giocatori delle 16 squadre ottengono premi e montagne di Berry (la valuta del mondo di One Piece), mentre tutte le statistiche vengono azzerate in attesa della stagione successiva.
È bene precisare che se si desidera abbandonare la propria fazione, si perdono tutti i punti accumulati fino a quel momento e non sarà possibile entrare presso un'altra fazione fino al termine della stagione in corso.
Un'altra novità degna di nota è la modalità VS Ricercato, nella quale si possono affrontare una serie di sfide che settimanalmente vengono cambiate per farci guadagnare preziosissimi Berry. Le sfide sono suddivise in due sezioni: Elenco Ricercati, dove sono presenti taglie facilmente abbordabili, e Avviso Speciale, nella quale invece si trovano i combattimenti più tosti, in grado però di regalare succulenti bottini. In Pratica Rayleigh infine ci si può fare le ossa allenandosi col proprio alter-ego preferito lungo tre livelli di difficoltà.
Chiudono la lista dei contenuti la Base Pirata, dove creare 5 preset con le vostre ciurme preferite, la classica Battaglia Online (che non abbiamo potuto testare) e Battaglia Libera, il luogo perfetto per scatenare sfide multiplayer in locale, modificando a proprio piacimento le regole. Inutile dire che gli extra presenti nel pacchetto saranno numerosissimi e che includono i filmati del gioco, i replay salvati, tutte le terminologie dell'universo One Piece, i titoli ottenuti giocando in rete e molto altro ancora.
Chiudiamo confermandovi che la versione PlayStation Vita avrà gli stessi identici contenuti delle controparti per console domestiche e PC, e si differenzierà soltanto a livello tecnico. Sul fronte DLC invece, tutti i personaggi saranno sbloccabili tranquillamente spendendo i Berry accumulati nel gioco, con la sola esclusione di alcune varianti e costumi venduti esclusivamente sugli store digitali.
All'uscita di One Piece Burning Blood mancano ormai poche settimane ma possiamo confermare (nuovamente) le buone impressioni ricevute nel corso delle recenti sessioni di hands-on. Nel corso di queste vi abbiamo riportato quante più informazioni possibili ma soltanto tra un paio di settimane capiremo se l'ultima fatica di Spike Chunsoft valga i tanto sudati 70 Euro.
In sede di recensione proveremo con calma l'interessante modalità Bandiera Pirata, verificheremo il bilanciamento del sistema di combattimento, l'online, e vedremo per quante ore ci terrà occupati uno story mode che, almeno da quanto visto, non sembra promettere una longevità convincente.
Se proprio non state più nella pelle, potete già scaricare una demo giocabile su PlayStation 4 e Xbox One, mentre se siete possessori di PC e PlayStation Vita, dovrete aspettare l'uscita nei negozi prevista per il prossimo 3 giugno.