Skip to main content

One Piece Grand Cruise - recensione

Un inutile e noioso tour sulla Thousand Sunny.

Sembra uno scherzo, ma sfortunatamente non lo è affatto. Quel menù scarno, quella siluette senza volto che dovrebbe rappresentare il vostro avatar, i titoli di coda che si palesano dopo appena venti minuti di gioco, tutto troppo poco per essere vero. Ancora intontiti e disorientati, si corre sul menù dei download attivi per controllare che non ci sia altro da scaricare, per assicurarsi che ciò che si è appena esperito, in realtà, non sia altro che un gustoso e stuzzicante intro, una sorta di demo in attesa dell'avventura vera e propria. Purtroppo non è affatto così.

One Piece Grand Cruise, per dirla senza giri di parole, potrebbe essere tranquillamente ignorato persino se fosse offerto gratuitamente sul PSN, ma si macchia dell'imperdonabile colpa di pretendere anche l'esborso di ben dieci euro per essere visionato da cima a fondo, per il tempo che impieghereste per guardare una puntata dell'anime tratto dal manga di Eiichirō Oda.

Si tratta, senza mezzi termini, di un prodotto privo di qualsiasi attrattiva, irrispettoso nei confronti dei fan più sfegatati, nonché dei fieri possessori di un PlayStation VR, speranzosi di immergersi negli splendidi panorami e scenari visti in TV.

Durante la battaglia navale, un punteggio terrà il conto dei centri che effettuerete, contrapponendovi ad un team interamente controllato dall'I.A. Tuttavia, incredibile a dirsi, anche vincendo il minigioco non verrete premiati in alcun modo.

Non c'è una campagna, né livelli veri e propri. One Piece Grand Cruise si limita a proporre una manciata di ambientazioni da ammirare da un'unica posizione; due minigiochi, identici tra loro come se non bastasse; alcuni dialoghi, anche se sarebbe più esatto definirli monologhi, con Rufy, Zoro, Nami e gli altri componenti della ciurma della Thousand Sunny. Tutto qui. Sia che scegliate di combattere la flotta della marina, piuttosto che di sconfiggere il gigantesco kraken che minaccia l'integrità del vascello, il copione seguirà in entrambi i casi lo stesso schema.

Comincerete con una veloce chiacchierata con Rufy, prima di scegliere quale ambientazione esplorare tra le poche proposte. Nell'infermeria avrete un breve confronto con Chopper e Nico Robin, la cucina è ovviamente il territorio di Sanji e così via. Nonostante avrete la possibilità di rispondere a qualche domanda, selezionando la risposta tra quelle preselezionate dal sofware, di fatto non potrete interagire in alcun modo, se non guardandovi intorno a caccia di alcuni oggetti che, se focalizzati, vi permetteranno di sbloccare dei Trofei.

Guarda su YouTube

L'avventura, per così dire, prosegue con l'inevitabile scontro con il nemico di turno che si consuma con il lancio di palle di cannone verso l'obiettivo prestabilito, pratica che completerete usando l'headtracking e un pulsante per aprire il fuco come semplice e limitatissimo sistema di controllo. Infine, sarete passivi spettatori di uno scontro tra i membri della Thousand Sunny con due dei villain più noti della serie. Non c'è altro.

A difesa della produzione Bandai Namco, va riconosciuta la strepitosa realizzazione tecnica del gioco. I modelli poligonali dei personaggi non hanno nulla da invidiare alle controparti ammirate nell'anime. Anche le ambientazioni, pur non vantando chissà quanti dettagli, sono ben realizzate, grazie a texture di ottima fattura. Anche sul modello classico di PlayStation 4, inoltre, l'aliasing è ridotto al minimo, ulteriore fattore che garantisce una notevole pulizia d'immagine.

Non potrete nemmeno personalizzare l'avatar, che verrà visualizzato come una sagoma monocolore.

Eppure, non basta un comparto tecnico all'altezza per promuovere un titolo semplicemente indecente, indegno dell'attenzione di qualsiasi videogiocatore, fan sfegatati di One Piece in primis. Va da sé che sbirciare nella scollatura di Nico Robin, trovarsi faccia a faccia con l'affascinante Zoro e vagare per il ponte della Thousand Sunny possa avere il suo fascino, ma si tratta di piccole soddisfazioni che impallidiscono, e perdono valore, non appena ci si accorge della pochezza dell'offerta, della totale assenza di una progressione, di una trama, di uno svolgimento degno di questo nome.

One Piece Grand Cruise è un fan service offensivo, perché pretende di far pagare l'utente per un'esperienza non solo breve, ma anche priva di qualsiasi attrattiva. I dialoghi non svelano alcun dettaglio interessante per i fan del manga, né è prevista un'interazione degna di questo nome con gli altri personaggi. Se speravate di esplorare il mondo di One Piece indossando il PlayStation VR, guardate altrove, perché Gran Cruise non è altro che uno stratagemma commerciale mal architettato.

4 / 10
Avatar di Lorenzo Fazio
Lorenzo Fazio non ha mai smesso di giocare sin dai tempi del Master System. Ha così cercato di unire l’utile al dilettevole, inventandosi giornalista videoludico. Qualcuno ci è cascato: scrive per importanti testate del settore da quasi una decina di anni.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

In this article
Related topics

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!