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One Piece: Romance Dawn - review

Buona l'idea ma non l'esecuzione.

Le vie del mercato sono infinite e spesso, come quelle che portano all'inferno, sono lastricate di buone intenzioni. Fin troppo spesso quella che sulla carta è un'ottima idea, infatti, finisce col trasformarsi inesorabilmente in un piccolo incubo pieno di delusione e disappunto per milioni di appassionati, soprattutto nel caso dei tie-in.

I titoli ispirati a licenze più o meno famose sono spesso vittime di (mal)trattamenti sconcertanti dovuti in parte alle scarse risorse a disposizione (generalmente il grosso del budget viene investito proprio sulla licenza di turno) e in parte alla consapevolezza dei publisher che la popolarità del marchio basti da sola a vendere una buona quantità di copie, a prescindere dall'effettiva qualità del prodotto.

Preparatevi a passare molto, molto, molto tempo davanti a schermate di questo tipo.

Negli ultimi anni abbiamo messo le mani su diversi titoli dedicati al fantastico mondo di One Piece e alle avventure di Monkey D. Rufy (o Luffy, come preferite) e della sua ciurma. Nella maggior parte dei casi abbiamo avuto a che fare con picchiaduro a scorrimento più o meno riusciti, spesso legati alla formula Musou tanto amata in Giappone.

Quello che gli appassionati speravano di poter giocare, tuttavia, era un GdR tradizionale che permettesse di esplorare le meravigliose ambientazioni nate dalla fantasia di Oda Eiichiro e di affrontare i pirati e i marine più potenti in intense battaglie a turni.

"Lo stesso identico gioco per PSP è ora disponibile in una versione NON riveduta e NON corretta per Nintendo 3DS"

Diverso tempo fa qualcosa di simile uscì su PSP ma non varcò mai i confini giapponesi, rimanendo un miraggio per i sempre più numerosi fan occidentali dell'opera di Oda-san. Oggi lo stesso identico gioco è disponibile anche in Europa in una versione NON riveduta e NON corretta, realizzata per Nintendo 3DS.

Sì, avete letto bene. La versione 3DS di One Piece: Romance Dawn non presenta grandi differenze rispetto alla controparte per PSP, salvo l'uso dello schermo inferiore per mostrare costantemente la mappa o altri dettagli di poco conto. Il problema è che nonostante l'ottima idea di partenza, la versione originale di One Piece: Romance Dawn presentava una serie di importanti problemi che ne rovinavano l'esperienza, quindi sarebbe stato opportuno approfittare dell'opportunità per aggiustare il tiro ascoltando i feedback dei fan.

A testimonianza dello scarso impegno profuso dal team nella realizzazione di questa conversione, c'è la totale assenza dell'effetto 3D. Non è nemmeno contemplato!

Purtroppo nulla di tutto questo è successo e, a conti fatti, anche su 3DS troviamo le medesime lacune che affliggevano la versione originale del titolo Namco Bandai. In sostanza ci troviamo di fronte a un GDR di matrice nipponica che permette di rivivere in prima persona le vicende dei primi 60 volumi del manga di One Piece, partendo dalla nascita del sogno di Rufy e interrompendosi all'epica battaglia di Marineford.

Chi conosce la serie sa bene che si tratta solo di una piccola parte della storia ma l'arco narrativo trattato da One Piece: Romance Dawn è la diretta conseguenza della sua natura di porting dall'era PSP. Se il frammento di storia incluso della cartuccia fosse stato trattato in modo soddisfacente, tuttavia, la mancanza delle avventure più recenti sarebbe anche potuta passare in secondo piano, ma sfortunatamente la struttura narrativa scelta dagli sviluppatori non si rivela mai all'altezza della qualità dell'avventura ideata da Oda.

Gran parte della storia, infatti, viene raccontata attraverso dialoghi poco coinvolgenti portati avanti dai ritratti dei personaggi coinvolti nelle varie sequenze, il tutto su uno sfondo realizzato con scatti delle scene salienti dell'anime.

"Il sistema di combattimento è probabilmente l'elemento più riuscito di One Piece: Romance Dawn"

Nulla interviene per cercare di aggiungere un po' di ritmo. Nessuna animazione (salvo i piccoli movimenti dei ritratti per simulare alcune azioni), nessun filmato, nulla di nulla. Con una realizzazione tanto basilare e minimalista, è praticamente impossibile non farsi cogliere dalla noia dopo pochi minuti.

Come in ogni buon JRPG, i personaggi possono essere migliorati con nuove abilità e con un equipaggiamento sempre più potente.

Da una parte i fan della serie si ritroveranno a leggere dialoghi che già conoscono a memoria senza poter godere effettivamente della spettacolarità dell'azione tipica del manga e dell'anime di riferimento. Dall'altra chi non ha ancora mai letto le avventure di Rufy farà fatica ad appassionarsi, rischiando di mal giudicare un'opera ricca, dinamica e incredibilmente fantasiosa.

Quando non si passa il tempo a premere il tasto A per far avanzare i dialoghi, si esplorano le spoglie ambientazioni proposte da gioco a caccia di oggetti, denaro e viveri, assicurandosi di fare piazza pulita di tutti gli ostili in circolazione, a prescindere che si tratti di pirati o di marine.

Il sistema di combattimento è probabilmente l'elemento più riuscito di One Piece: Romance Dawn, visto che inserisce nella classica struttura a turni la possibilità di muoversi liberamente per il campo di battaglia in modo da ottimizzare i danni portati con i propri attacchi. Oltre a poter usare le abilità dei vari personaggi, infatti (associate a una barra apposita che fa le veci dei tradizionali Punti Magia), il giocatore può eseguire brevi combo di attacchi base ognuno caratterizzato dal proprio raggio d'azione.

Un semplice gancio destro, per esempio, colpisce unicamente il bersaglio selezionato, ma un calcio girato o un attacco profondo come la Gom Gom Pistol sono in grado di danneggiare in un colpo solo tutti i bersagli che trovano lungo il proprio percorso. Questo, unito alla possibilità di sfruttare a proprio vantaggio elementi del campo di battaglia come muri e casse scagliandoci contro i bersagli, rende gli scontri abbastanza gradevoli. Peccato solo per il livello di difficoltà palesemente livellato verso il basso, forse per venire incontro ai giocatori più giovani.

"Un sistema di crafting poco ispirato, dungeon troppo simili e qualche QuickTime Event sono tutto ciò che il gioco offre"

I ricordi di One Piece: Romance Dawn in un nuovo video.

Il resto è davvero troppo poco per mantenere alto l'interesse e per rivaleggiare con altri JRPG in circolazione. Un sistema di crafting poco ispirato, dungeon troppo simili tra loro e qualche QuickTime Event sparso qua e là, sono tutto ciò che il gioco ha da offrire a chi deciderà di dargli fiducia.

Il fatto che One Piece: Romance Dawn sia uscito in Occidente (da noi perfino con i dialoghi in Italiano) è comunque una buona notizia. In caso di vendite soddisfacenti, infatti, Namco Bandai potrebbe anche decidere di realizzare un nuovo episodio, magari pensato direttamente per le caratteristiche del Nintendo 3DS. Nonostante questo, tuttavia, non ci sentiamo di consigliarne l'acquisto.

5 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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In this article

One Piece Romance Dawn

PSP, Nintendo 3DS

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