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OnLive è arrivato... e ora?

Vi raccontiamo come (e se) funziona!

Il servizio OnLive è stato lanciato la scorsa settimana in Inghilterra. Nelle prossime pagine troverete una panoramica sul funzionamento e sulle effettive potenzialità dello "streaming gaming", giusto per prepararvi al momento (ancora sconosciuto) in cui il servizio arriverà anche in Italia.

Giocare in qualsiasi luogo della casa, senza bisogno di acquistare (e installare) nulla. Si preme un tasto e un computer distante migliaia di chilometri da noi risponde istantaneamente e ci dà accesso istantaneo a un'invidiabile libreria di titoli.

Sembrerebbe un sogno fantascientifico e invece da qualche giorno è realtà per centinaia di giocatori inglesi. La nuova era del videogioco ha davvero avuto inizio o si tratterà dell'ennesima invenzione arrivata "troppo presto"?

Per prima cosa spendiamo qualche riga per capire cosa effettivamente OnLive offra già da oggi. Il servizio è accessibile tramite il sito ufficiale, sia da PC che da Mac. Richiede solo il download e l'installazione di un'applicazione che consente di collegarsi ai server di OnLive.

L'iscrizione è gratuita e fin da subito si ha accesso ad una serie di demo, della durata di 30 minuti, e alla possibilità di affittare giochi per 3 o 5 giorni. Un pass mensile costa 6.99 sterline (circa 8 euro) e dà accesso a una libreria che attualmente può contare su circa 100 titoli disponibili.

Chi ha seguito i vari annunci e l'evolversi di OnLive, sa bene però che esiste anche una Micro Console, un kit del costo di 69.99 sterline (80€) che si collega direttamente alla rete ADSL e al televisore, e che permette di giocare stando comodamente seduti sul divano di casa, stringendo in mano il controller wireless compreso nel prezzo.

La Micro Console

Forse il lato più ambizioso in assoluto di OnLive, quello che potrebbe spaventare sul serio Sony, Nintendo e Microsoft, è la Micro Console. Se il servizio si fosse infatti limitato ad arrivare su computer, i produttori di hardware da gioco avrebbero guardato il tutto con una certa aria di sufficienza, ma questa periferica potrebbe davvero mettere tutto in discussione.

Le pagine dei singoli giochi sono ben progettate e mostrano i trailer, i feed dei giocatori, i DLC e anche il Metacritic.

La sua apparenza è piuttosto innocua, una scatoletta nera per molti versi insignificante, dalle dimensioni simili a quelle di un Nintendo 3DS. A vederla così non diresti mai che dia accesso ad un mondo di videogiochi così vasto come quello promesso da OnLive.

Nella confezione è compreso anche un controller wireless, molto simile come design a quello dell'Xbox 360, con un tasto centrale che assomiglia a quello Home della console Microsoft; ai lati troviamo i pulsanti Back e Start.

Le posizioni dello stick sinistro e del d-Pad sono invece invertite. Da tenere in mano non sembra comodissimo. Avete presente quei controller economici che si possono trovare in giro un po' ovunque, pieni di spigoli? Siamo più o meno lì.

Non manca, fortunatamente, un cavo HDMI di serie, dotazione invece ancora latitante in alcune console in vendita. La Micro Console non è dotata di Wi-Fi, probabilmente perché la quantità di "banda" richiesta per la trasmissione è superiore a quella concessa da questo standard. Il consiglio dei produttori è di utilizzare una connessione via cavo Ethernet, che garantisce una qualità del segnale nettamente migliore.

Avatar di Daniele Cucchiarelli
Daniele Cucchiarelli: Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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