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Open Country - recensione

A stretto contatto con la natura.

Immaginate di poter vivere un'avventura come quella di Christopher McCandless, conosciuta anche grazie alla pellicola di Sean Penn, Into the Wild, abbracciando la natura a 360 gradi e respirando a pieni polmoni la libertà, dove la sopravvivenza dipenderà solo dalle vostre conoscenze sulle insidie che la popolano.

Seppur meno cinematografico, il concept che il team di Fun Labs ha deciso di mettere in campo si avvicina molto a quell'idea di esplorare paesaggi incontaminati e vivendo privi di qualsiasi tipo di interferenza provenienti dal mondo civilizzato.

Open Country si presenta come un manifesto ad una vita che vuole lasciarsi alle spalle il trambusto delle grandi città e di qualsivoglia comodità. Trattandosi di un videogioco con sfumature che vanno dal genere action al survival, le sensazioni che proverete saranno sicuramente diverse rispetto ad un'avventura nella natura selvaggia.

Fun Labs inoltre è reduce dalla produzione di Stranded Deep e dal free to play Unturned, entrambi incentrati sulla sopravvivenza, e grazie ai quali ha maturato la giusta esperienza per dar vita a questo titolo dalle ambizioni maggiori.

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A differenza delle altre produzioni dello studio con sede a Bucarest, in Open Country non vi ritroverete completamente estraniati dalla civiltà ma anzi, sarà proprio l'interazione con i residenti di Snowridge Lodge, una cittadina immaginaria sperduta tra fitte foreste e distese erbose, a mettere in moto gli eventi del gioco. L'incipit del filone narrativo che si sviluppa all'interno di questo titolo si focalizza sull'aiutare gli abitanti con piccole quest iniziali con cui prendere dimestichezza con le meccaniche di base con cui avremo a che fare per tutta la durata della storia.

Come accade nei titoli come Lumberjack's e Farmer's Dynasty, inizierete la vostra nuova vita facendo la conoscenza dei residenti. A darvi il benvenuto infatti vi sarà Gary, il proprietario di un bar che vi offrirà vitto e alloggio in cambio di qualche commissione, donandoci inoltre la mappa, fondamentale per iniziare a scoprire la location che farà da sfondo all'intera durata del gioco. Ma i regali iniziali non finiscono qui: il gentile barista vi donerà un fucile, il vostro fidato compagno per le battute di caccia.

Dopo questo incontro farete la conoscenza del ranger, altro NPC fondamentale per poter scoprire tutto quello che sarete in grado di fare all'interno di Open Country, ad esempio, costruire una tenda e creare un focolare. Il resto delle missioni che sarete chiamati a compiere si incentreranno sul soddisfare le richieste dei cittadini, come cacciare piccola selvaggina o raccogliere determinate risorse dai boschi. Avanzando nella storia imparerete anche a pescare, concedendovi dei momenti di relax e appendere il fucile per qualche momento.

Siete pronti ad immergervi nella natura più selvaggia?

Il vostro nuovo amico vi racconterà che ha bisogno di un esperto escursionista su cui poter fare affidamento, e tutte le quest che vi saranno affidate sono solo una prova per testare le vostre abilità di sopravvivenza e conoscenza della natura. Per dare prova del vostro talento dovrete infatti non solo saper mirare a prede in movimento ma anche dimostrare di saper badare a voi stessi quando rientrare in città è fuori discussione.

Grazie a questo è possibile imparare i rudimenti della sopravvivenza nella natura selvaggia senza aiuti da parte di altre persone o varie oggetti tecnologici per aumentare il comfort del personaggio. La componente survival in Open Country si concentra su tre fattori da tenere sempre sott'occhio: idratazione, salute e temperatura. Per bere vi basterà usare la vostra borraccia e, nel caso in cui rimarrete senza, dovrete necessariamente trovare una fonte di acqua potabile o purificarne dai laghi e fiumi.

L'indicatore di salute si basa invece sul cibo, quindi ricordate di cucinare qualcosa con cui nutrirvi e di non fare lo stesso errore del protagonista del film Into The Wild, e sulla condizione fisica. Quest'ultima è condizionata da eventuali attacchi di predatori o se cadete da altezze modeste creandovi un danno fisico che potrete curare utilizzando garze da creare anche sul momento. Infine, la temperatura è influenzata dal meteo e dall'orario della giornata, quindi è sconsigliato correre sotto il sole di mezzogiorno a lungo o dormire in un accampamento di notte senza prima creare un falò.

La caccia, nonostante non sia l'unica attività, rimane il cardine di tutta l'esperienza.

Le meccaniche survival sono abbastanza basilari e non troppo impegnative, tanto che in rare occasioni potrete trovarvi in seria difficoltà nel poter rifocillarvi a dovere o gestire gli altri indicatori. Sicuramente più impegnativo in alcuni scenari è poter trovare le risorse sufficienti per il crafting di oggetti utili o scovare particolari specie da cacciare che vi verranno richieste per progredire nella storia. Ciò che invece rappresenta la vera sfida all'interno di Open Country è sapersi orientarsi nei vastissimi scenari open world, nei quali sicuramente vi ritroverete inizialmente spaesati.

A livello grafico le tre location disponibili al lancio non risultano particolarmente ispirate e ricche di dettagli seppur bene differenziate tra loro, mostrando il fianco su alcune incertezze tecniche che andranno corrette con successive patch come evidenti fenomeni di pop in e texture mancanti in alcune porzioni di mappa. Il tutto però va inquadrato nel giusto contesto; oltre alle attese migliorie che saranno apportate da Fun Labs, dobbiamo necessariamente ricordare che Open Country sarà proposto su team ad un prezzo davvero irrisorio per i contenuti che offre.

Oltre a tutto quello che è stato descritto, nel gioco troverete veicoli per facilitare l'esplorazione e con cui prendere parte a una versione molto basica di gare, in solitaria o in multiplayer. Ebbene sì, Open Country supporta anche una modalità online con cui cooperare nelle missioni che la campagna offre oppure competere con amici o altri giocatori in sfide appositamente create per far vincere il miglior pescatore o cacciatore della contea.

Snowridge Lodge è la cittadina che vi ospiterà all'inizio dell'avventura, offrendovi vasti scenari incontaminati.

Non ne avete abbastanza? Bene, ad accompagnarvi in questa marea di contenuti potrete trovare anche il più fidato degli amici, un amorevole cagnolino che fornirà il proprio aiuto durante le vostre battute di caccia.

Il lavoro di Fun Labs è senza dubbio un'opera piena di cose da fare che saprà intrattenere i giocatori per molte ore, sia in modalità storia sia se si vuole godere con ritmi lenti l'esplorazione che i vasti scenari concedono ai giocatori. Trattandosi però di un prodotto a tutti gli effetti indipendente, sia in termini di budget di produzione che di persone a lavoro sul prodotto, qualche piccola imperfezione è percettibile a schermo durante le sessioni di gioco.

In conclusione, Open Country è un'esperienza davvero peculiare che sicuramente incontrerà i favori degli amanti del genere, portando il giocatore a mettersi alla prova in tante attività diverse tra loro.

Le battute di caccia notturna sono le sfide più impegnative che troverete all'interno di Open Country.

Se dall'esperienza maturata con Stranded Deep e Unturned, il team di Bucarest è riuscito ad ottenere questo risultato, un gioco completo e ricco di tante sfaccettature, possiamo affermare con certezza che saprà stupirci in senso positivo anche in futuro.

7 / 10