Operation Flashpoint: Dragon Rising
La guerra vera arriva anche su console.
Vastissimo l’arsenale a disposizione, come da copione, con la possibilità di portarsi dietro una doppia arma e sfruttando le capacità dei compagni, gestiti da una IA brillante a tratti ma decisamente nella norma rispetto al panorama attuale. Lo stesso discorso vale anche per i nemici, naturalmente, che vi daranno del filo da torcere utilizzando anche un buon numero di veicoli (jeep, elicotteri, blindati, barche…) che anche voi, nel corso delle diverse sortite, potrete far vostri per rendervi la vita più facile.
Come già spiegato in ogni caso, la chiave per il successo sarà proprio nel vostro “ritmo”: dovrete utilizzare la mappa tattica per studiare al meglio le diverse soluzioni utili per venire a capo di situazioni molto complesse, impiegando al meglio le risorse e gli alleati e spostarvi, pad alla mano, tenendo sempre d’occhio le indicazioni su schermo (che scompariranno settando il livello più estremo di difficoltà), ma anche i suoni, i rumori e le indicazioni dei vostri commilitoni.
In alcuni casi potrete servirvi anche dell’appoggio dell’artiglieria o del supporto aereo, in missioni specifiche il cui unico scopo sarà quello di radere al suolo ogni cosa. A volte, invece, avrete bisogno di infiltrarvi di nascosto tra le fila nemiche, per aprire un varco agli alleati senza allertare intere compagnie pronte a farvi a pezzi.
Fatta eccezione per qualche black out dell’IA e per piccoli bug grafici relativi soprattutto alle compenetrazioni poligonali, l’azione scorre via liscia come si era già capito dai vari test in fase di preview del gioco, fermo restando che va ribadito, una volta ancora, che non parliamo di un arcade e neppure di uno sparatutto già visto a livello di dinamiche, soprattutto per l’utenza PS3/360.
Come Flashpoint, ad oggi, non esiste niente, anche se Codemasters ha ovviamente dovuto pescare qui e lì in fase di ottimizzazione da alcuni titoli noti, in riferimento in particolare al menu radiale attivabile tramite i dorsali del pad, indispensabile per impartire ordini alla truppa, impostato con comandi secchi tipo seguimi/spostati/fai, 'declinati' a seconda delle esigenze del momento.
Ciò che fece la fortuna di Flashpoint un tempo fu anche la possibilità di gustare uno scenario così vasto e dinamico (parliamo di un setting di diverse centinaia di Km), in compagnia dei propri amici online. Il gioco funziona quindi anche in rete, dove agli scontri classici tra fazioni potrete anche aggiungere una cooperativa per 4 che vi farà apprezzare ancor di più il discorso “guerra vera” impostato dai developer.
Dal punto di vista tecnico, Flashpoint non strabilia certamente, facendo soprattutto un paragone con i primi asset circolati al momento dell’annuncio, ma si tratta sicuramente di un lavoro ben oltre la norma, con un ciclo giorno notte spettacolare a fare da cornice all’azione, ottimi effetti, un engine solido mai infastidito dalla mole di elementi a schermo e ogni cosa al punto giusto. Ottimo anche il doppiaggio in Italiano, non in linea purtroppo con la localizzazione a schermo che potrebbe rischiare anche di confondervi in alcuni casi.
Nel complesso comunque, Codemasters è riuscita nel complicato compito di riportare in vita una IP celebre, reggendo il confronto con il passato e strizzando l’occhio a un futuro multipiattaforma , appena all’inizio. Se siete tra quelli della vecchia guardia, aggiungete anche mezzo punto o qualcosa in più, al giudizio finale. In caso contrario, se è un approccio easy quello che andate cercando, fate lo stesso discorso al contrario e orientatevi verso qualcosa di più consono.