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Outland

E se Ikaruga fosse stato un platform?

Questo dualismo costringe a cambiare costantemente l'allineamento cromatico, spesso esibendosi in numeri da circo per uscire indenni dalle situazioni più pericolose.

Il fatto che l'unica arma a disposizione del giocatore sia una spada di energia, inoltre, costringe a muoversi con attenzione per avvicinarsi ai nemici in modo da abbatterli, favorendo un approccio aggressivo in un ambiente a dir poco ostile.

A questa dinamica si va ad affiancare una realizzazione tecnico-artistica davvero pregevole, che sotto molti punti di vista riporta alla mente splendori evocativi come quelli di Another World o Flashback (quest'ultimo in particolare).

Dal codice in nostro possesso non abbiamo potuto capire molto della trama. Il protagonista, malato e ormai quasi rassegnato alla fine è attratto all'interno di una misteriosa giungla dove risiede uno sciamano in grado di guarirlo. Durante il suo viaggio, tuttavia, l'eroe di turno si imbatte in diversi templi dove riceve, una dopo l'altra, le abilità che lo aiuteranno a procedere nel suo cammino.

Raggiungendo questi templi il protagonista di Outland riceve nuove abilità da sfruttare durante il gioco.
I livelli sono piuttosto vasti e nascondono un gran numero di segreti da collezionare.

Dopo alcuni minuti, giunto all'ennesimo tempio, il personaggio principale di Outland vive una sorta di viaggio spirituale indietro nel tempo, ritrovandosi a vestire i panni di un antico eroe protagonista di tante leggende.

Proprio sul più bello, quando il guerriero leggendario si apprestava a terminare un'interminabile ascesa lungo una scala apparentemente infinita, la demo si è interrotta, lasciandoci con una voglia matta di mettere le mani sul gioco completo.

L'incredibile gameplay di Outland, comunque, non è stato l'unico elemento a convincerci. Anche la realizzazione tecnica, infatti, si assesta su ottimi livelli, con una caratterizzazione artistica ben studiata (anche se a tratti troppo legata al recente Limbo), e una colonna sonora decisamente appropriata.

Le scelte grafiche ruotano tutte attorno a fondali squisitamente realizzati sulla base di tinte tenui, fortemente contrastate dagli elementi in primo piano rappresentati come semplici silhouette.

Lo stesso trattamento è riservato al protagonista, che però presenta diversi disegni tribali colorati, chiari indicatori dello stato dell'anima che passano dall'azzurrino al rosso a seconda della condizione dell'eroe.

Le animazioni, sia del protagonista che delle creature che popolano i livelli sono fluide e ben realizzate, e contribuiscono a mantenere alto il livello qualitativo del comparto cosmetico.

L'uscita di Outland è prevista per la fine di marzo (il gioco è praticamente completo), quindi non resta che attendere qualche giorno per poterci mettere le mani sopra.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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Outland

PS3, Xbox 360, PC

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