Outriders Worldslayer Recensione, c'è una Tempesta in arrivo
People Can Fly e Square Enix ci riportano su Enoch con un'espansione dal notevole valore contenutistico.
L'Anomalia sta cambiando. Laddove già nella campagna principale dell'originale Outriders, l'adrenalinico loot shooter di People Can Fly e Square Enix, avevamo imparato a conoscere le insidie e le letali minacce partorite dalla misteriosa tempesta che sferza la superficie del pianeta Enoch, ora sembra quasi che essa si stia adattando al crescente potere degli Outriders e delle altre Mutazioni, scatenando repentini cambiamenti climatici che stanno letteralmente mettendo in ginocchio anche le più coriacee creature autoctone.
È davvero possibile che l'Anomalia si comporti come un organismo senziente intenzionato a sopravvivere a tutti i costi? C'è ancora qualcosa che sfugge alla comprensione dei pochi umani sopravvissuti alla prima logorante guerra per il dominio sul pianeta?
È proprio su queste premesse che è stata costruita la nuova campagna di Outriders Worldslayer, la prima espansione premium per Outriders sviluppata dal talentuoso team polacco. Dopo aver avviato la partita, ritroviamo il nostro protagonista, ancora segnato dal difficile percorso compiuto nella precedente avventura, impegnato in un confronto verbale con Zahedi, il brillante scienziato dell'ECA a capo delle ricerche su Enoch. Quest'ultimo è visibilmente preoccupato: la crescita esponenziale dell'Anomalia e i violenti fenomeni meteorologici che si stanno abbattendo su tutto il globo rischiano di mandare rapidamente in cenere tutti i (pochi) progressi di colonizzazione che avrebbero dovuto garantire un futuro più roseo alla razza umana.
Nel frattempo, come se non bastasse, un nuovo culto religioso/paramilitare sta guadagnando sempre più proseliti grazie alla presenza del Comandante Ereshkigal, la prima Mutazione mai apparsa sul pianeta, nonché uno degli esseri più potenti che ne abbia mai calcato il suolo. Dotata di poteri mai visti e di una visione tutta sua del futuro di Enoch, efficacemente trasmessa anche ad un nutritissimo esercito di fanatici assetati di sangue, Ereshkigal è una minaccia senza precedenti per gli Outriders che dovranno valicare i propri limiti per scongiurare una fine prematura per l'intera umanità.
Non vogliamo addentrarci troppo nella spiegazione della trama di Worldslayer per non anticiparvi nulla sullo sviluppo della vicenda e sugli inaspettati colpi di scena che questo corposo DLC ha in serbo per il suo pubblico ma possiamo dirvi fin da subito che la sceneggiatura è abbastanza interessante e articolata da fungere egregiamente da collante tra i brutali scontri a fuoco che questo peculiare loot shooter ci ha abituati a conoscere.
La stessa Ereshkigal, il cui nome, non a caso, richiama quello della regina dell'Oltretomba delle leggende Sumere e Babilonesi, sebbene palesemente ispirata sia in termini di design che per caratterizzazione ad altri celeberrimi villain del mondo videoludico (prima tra tutte la Regina delle Lame Sarah Kerrigan dell'immortale StarCraft, ndR), è un'antagonista valida e affascinante, mossa da un'ideologia precisa che la rende un'avversaria davvero temibile anche per gli avventurieri più navigati.
È evidente, inoltre, come People Can Fly abbia voluto espandere la lore alla base del suo universo narrativo tratteggiando una mitologia ricca e sfaccettata, narrata attraverso dialoghi ben recitati e tramite gli immancabili documenti reperibili nelle varie ambientazioni. Emblematico, in tal senso, il sorprendente scontro con uno dei primi boss presenti in Worldslayer, un 'Pescatore Fantasma' che si aggira tra le nebbie della palude di Driftwater ma che, in realtà, nasconde ben più di quanto raccontano le superstizioni locali.
Insomma, ai People Can Fly va assolutamente reso il merito di non essersi limitati a creare un basilare canovaccio narrativo che potesse dare ai giocatori il mero pretesto per lanciarsi in infinite sparatorie a base di piombo e poteri speciali ma di aver tentato in ogni modo di dare un lustro speciale alla storia di Enoch, immaginando una sequela di avvenimenti – alcuni dei quali anche piuttosto emozionanti - che affonda le proprie radici nel passato remoto del pianeta.
Certo, va detto che la campagna di Worldslayer ha una durata un po' limitata rispetto a quella del gioco base (si riesce a portarla a termine in meno di 6 ore se non ci perde tra i dialoghi e qualche missione secondaria) e che, in alcuni frangenti, la narrazione appaia leggermente sbrigativa, ma, tutto sommato, possiamo dirci abbastanza soddisfatti del lavoro svolto dal team di sceneggiatori del team polacco al timone di Outriders.
Per quanto la storia si sia rivelata piuttosto piacevole da seguire per l'intera durata della campagna, tuttavia, le novità più allettanti sono da ricercare nelle novità apportate al gameplay e alla struttura ludica del prodotto originale. Worldslayer, infatti, è un contenuto pensato per offrire ai giocatori decine e decine di ore di divertimento aggiuntive grazie ai ritocchi al sistema di modifica dinamica della difficoltà, all'implementazione di due nuovi skill tree potenziabili separatamente, alle nuove opzioni per la personalizzazione delle build e, soprattutto, un endgame virtualmente infinito.
Partiamo dai cosiddetti 'Gradi Apocalisse' che espandono il concetto di 'Livello del Mondo' introdotto nell'Outriders standard. Quest'ultimo era un sistema di alterazione del tasso di sfida suddiviso in quindici livelli che consentiva agli utenti di scommettere sempre di più sulle proprie abilità e sulla corretta costruzione del proprio combattente per ottenere in cambio oggetti ed armamenti sempre più rari e performanti. Bene, ora prendete questa nozione e moltiplicatela: i Gradi Apocalisse sono ben quaranta (!) e consentono di spingere la difficoltà di Outriders fino a valori mai nemmeno sfiorati in precedenza. Credeteci quando vi diciamo che già attorno al sesto Grado Apocalisse il gioco diventa un vero osso duro, adatto solo a personaggi e a giocatori di livello più alto.
Si tratta di un'implementazione intelligente che consente di trovare la giusta dimensione sia a chi cerca una sfida che possa mettere alla prova le proprie abilità pad alla mano sia a chi preferisce mantenersi sui livelli più bassi e godersi l'incedere della storia (a patto di rinunciare ai drop di qualità superiore, si intende).
I due nuovi alberi delle abilità, rispettivamente nominati Ascensione e PAX, dal canto loro, permettono di incrementare sensibilmente la potenza dei propri Outriders andando ad influire direttamente sui loro parametri e sulle statistiche relative a ciascuna skill. Il primo consente di superare il level-cap di 30 impostato per l'avventura principale accumulando punti in durante i combattimenti da spendere in una delle quattro categorie che compongono questo nuovo sistema di progressione: Brutalità, Resistenza, Abilità o Anomalia. Ciascuna di esse, ovviamente, avrà ripercussioni sulla resistenza ai danni, sulla potenza delle abilità di Mutazione o anche, semplicemente, sull'efficacia delle armi in possesso.
In definitiva, un po' come avviene in tutti i grandi RPG che vogliono mantenere elevata l'attenzione della propria community nel tempo, People Can Fly ha ben pensato di introdurre questo sistema per garantire uno sviluppo costante degli alter-ego dei giocatori anche dopo aver completato i contenuti 'story-driven'.
C'è anche, come dicevamo, un ulteriore albero delle abilità denominato PAX (dal nome della popolazione che un tempo abitava il pianeta Enoch, ndR) che fornisce ulteriori punti da spendere in un apposito menu in momenti predeterminati dell'avventura e che permette di amplificare ulteriormente il potere distruttivo della Classe di appartenza.
Per il resto, il gameplay rimane pressoché immutato: Outriders rimane uno shooter viscerale e adrenalinico che forse soffre un po' di ripetitività in termini di situazioni proposte al giocatore ma che, comunque, riesce a divertire per merito di un combat system ben calibrato e dannatamente galvanizzante, specialmente se giocato in compagnia di altri due giocatori.
L'aggiunta di una nuova classe di equipaggiamenti 'Apocalisse' addirittura superiori a quelli 'Leggendari' inclusi nel gioco base, inoltre, offre a chi vorrà spendere del tempo aggiuntivo tra i meandri di Enoch, la possibilità di immaginare delle build totalmente originali da scatenare anche nel corposo endgame di Worldslayer.
Già, perché come vi raccontavamo in fase di anteprima qualche tempo fa, la nuova espansione di Outriders può vantare l'inclusione delle temibili 'Prove di Tarya Gratar' che consistono in un dedalo di percorsi colmi di insidie, trappole e minacce di vario tipo che, una volta completati, garantiranno l'accesso alle migliori risorse che il gioco ha da offrire. Attenzione però: questa sezione del DLC è dedicata esclusivamente ai personaggi di livello massimo poiché basteranno davvero pochissimi colpi per mandarvi al tappeto e ogni morte cambierà anche radicalmente l'assetto del dungeon. Assicuratevi di aver preparato al meglio il vostro Outrider e la vostra Squadra d'Assalto, prima di avventurarvi tra le strade della misteriosa città di Tarya Gratar.
In definitiva, Wordslayer è un'espansione che trasuda tutto l'amore che People Can Fly ha voluto infondere nella sua ultima creatura. È un contenuto aggiuntivo di raro spessore, arricchito da una campagna totalmente inedita e piena di sorprese e da un endgame dalla durata potenzialmente inesauribile, a seconda della quantità di tempo che deciderete di dedicargli. Permangono alcuni difetti storici come una certa ripetitività di fondo che inizia a farsi sentire già dopo poche ore di gioco ma, tutto sommato, è quanto di meglio gli appassionati di Outriders potevano aspettarsi. L'Anomalia sta cambiando, come dicevamo. E voi? sarete all'altezza di questa nuova sfida?