Overwatch è il nuovo asso nella manica di Blizzard - prova
Azione e divertimento allo stato puro con Lúcio, il nuovo personaggio.
Blizzard deve tutta la sua popolarità agli universi di Warcraft, Starcraft, Diablo e anche se recentemente ha iniziato a sperimentare avvicinandosi a nuovi generi con il popolare Hearthstone ed il fresco Heroes of the Storm, ancora non si era spinta fino a proporre un'ambientazione completamente originale. Overwatch è proprio questo, un universo nuovo di zecca, più colorato e più vicino alla nostra realtà di quanto non lo siano tutti gli altri cavalli di razza della scuderia Blizzard.
Essendo un FPS, la storia, uno degli elementi di primo piano di tutte le sue altre ambientazioni, non riveste un ruolo importante, anzi non verrà proprio raccontata. L'obbiettivo è dare un tono alla narrazione e fornire delle sfumature sul mondo di gioco durante le partite per poi approfondire il tutto separatamente attraverso graphic novel, racconti e filmati cinematografici.
Blizzard vuole innovare il genere degli FPS portando con Overwatch altri elementi, il primo dei quali è un elevato senso di mobilità. L'azione non è infatti limitata solo a terra ma si sviluppa anche in verticale e vari eroi sono in grado di raggiungere facilmente zone sopraelevate grazie alle loro peculiari abilità.
Non c'è neanche la volontà di puntare al realismo, l'obbiettivo è trasmettere una visione diversa, meno rispetto ai soliti standard e più colorata, ma soprattutto il gioco punterà moltissimo ad incentivare la collaborazione all'interno delle varie squadre. Gli sviluppatori puntano infatti a realizzare eroi dotati di abilità in grado di creare sinergie e combo interessanti tra loro.
Provando direttamente il gioco abbiamo avuto modo di testare direttamente queste caratteristiche, alcune delle quali s'incarnano perfettamente nell'ultimo nuovo eroe aggiunto proprio in occasione della Gamescom, Lúcio, un DJ combattente di origine brasiliana. Eravamo in Germania quindi ci siamo ritrovati a giocare una versione tedesca del prodotto, ma nonostante questo l'esperienza è stata incredibilmente positiva.
Azioni frenetiche ed entusiasmanti sono la caratteristica alla base di Overwatch, che si rivela inoltre molto immediato al punto che è bastata solo qualche prova per capire subito come usare le diverse abilità del nostro personaggio. Lúcio poi è estremamente divertente da utilizzare e ci troviamo di fronte ad un eroe di supporto in grado di curare e proteggere i suoi alleati, il che però non vuol dire che non possa far strage di nemici.
La sua peculiare abilità di spostarsi lateralmente sui muri gli permette sia di cogliere di sorpresa avversari non molto attenti sia di raggiungere facilmente particolari zone delle mappe. Abbiamo potuto giocare solo due match, ma le emozioni e l'adrenalina pura che Overwatch è stato in grado di suscitare sono andate oltre ogni aspettativa. In un primo momento c'è stata un po' di sorpresa nel vedere che il sedicesimo eroe aggiunto al gioco sarebbe stato un DJ, una scelta curiosa, ma provandolo direttamente abbiamo solo constatato quanto fosse divertente utilizzarlo.
"L'ispirazione arriva da molte fonti, molti di noi hanno lavorato in passato su World of Warcraft ed abbiamo sempre pensato a come poter inserire un bardo in quell'universo fantasy: oggi in Overwatch possiamo inserirne una sua versione futuristica. Volevamo inoltre aggiungere un eroe di supporto che fosse in grado di muoversi velocemente sul campo di battaglia ed il Brasile è da sempre una nazione molto vicina a Blizzard, con tantissimi nostri fan", con queste parole Jeffrey Kaplan, game director per Overwatch, ci ha spiegato da dove sia nata l'ispirazione per questo nuovo eroe.
Tempo fa era anche emersa la possibilità di aggiungere un personaggio con le fattezze di un drago ma nonostante la qualità degli artwork iniziali, il team di sviluppo ha messo da parte l'idea proprio perché era troppo lontana dai confini di questa nuova proprietà intellettuale.
Abbiamo quindi un nuovo eroe brasiliano, arriverà mai un personaggio proveniente dall'Italia? "Spesso ci chiedono di aggiungerete un nuovo eroe di una determinata nazionalità; ho visitato l'Italia molte volte e ho sempre tratto ispirazione dai suoi paesaggi e dalla sua storia, i suoi abitanti sono meravigliosi e sarebbe grandioso aggiungere un eroe italiano, vedremo se ce ne sarà l'occasione." Kaplan lascia quindi uno spiraglio aperto a questa eventualità e nel caso in cui si concretizzasse saremo curiosi di vedere quale ruolo e background gli verrà assegnato.
La beta del gioco è prevista tra qualche settimana ma al momento non c'è ancora un data precisa. L'obbiettivo dei test è di provate a dovere l'infrastruttura tecnica: s'inizierà con una closed beta e solo se sarà necessario si procederà a test più ampi. Al momento non è prevista alcuna open beta, ma tale possibilità non è esclusa a priori, dipenderà da puri ragionamenti di tipo tecnico.
Le impressioni avute durante la prova sono state dunque estremamente positive: Blizzard ha un nuovo asso nella manica e non vediamo l'ora di provare la beta e, soprattutto, la versione finale del gioco.