Pagan Online - prova
Le divinità sono scomparse e il lavoro sporco tocca ancora una volta agli uomini.
Di titoli hack 'n slash con visuale isometrica è pieno il mondo, ma soprattutto l'ambiente PC, che li ha visti nascere grazie a un sistema di periferiche con un input ottimale per il tipo di gameplay. Pagan Online fa parte di questa categoria e cerca di prendere buone idee a destra e manca, riuscendo solo in parte nel suo intento.
Da pochi giorni disponibile al pubblico in accesso anticipato, Pagan Online mette il giocatore nei panni di otto eroi, scampati alla morte dopo una sconfitta in battaglia e con il classico, sempreverde obiettivo di salvare il mondo da una terribile minaccia, riportando sui rispettivi troni le divinità del Pantheon, misteriosamente scomparse.
Ogni personaggio ha abilità uniche e caratteristiche che lo contraddistinguono per velocità d'attacco, potenza, resistenza e poteri magici; la varietà da questo punto di vista è piacevole e l'approccio agli scontri risulta effettivamente diverso in base al campione controllato. Pagan Online sotto questo aspetto preferisce però un approccio più da MOBA che da Diablo-like e, almeno per il momento, le skill disponibili possono al massimo essere potenziate, senza variarne gli effetti e senza che vi sia scelta su quali equipaggiare e quali evitare, dato che saranno (e dovranno) essere sempre tutte disponibili in battaglia, senza che ve ne siano altre. Inoltre non è possibile creare vere e proprie build, visto che gli equipaggiamenti non posseggono caratteristiche o moveset unici e, tranne nelle sezioni di gioco/difficoltà più avanzate, gli effetti secondari di ciò che si indossa possono essere bellamente ignorati.
"Varietà" è la parola chiave di Pagan Online, quella che sembra purtroppo mancare in molti aspetti del gioco. Gli otto eroi possono essere sbloccati accumulando Frammenti, un drop raro recuperabile alla fine di ogni livello o con missioni secondarie specifiche. L'estetica di ogni campione può esser modificata, tanto nella skin selezionabile quanto nella palette di colori della stessa, e a ogni campione può essere affiancato un pet, anche questi ottenibili tramite valuta in-game.
Ciò che stordisce di Pagan Online è che tutto il suo approccio, estetico, di level design, persino il sistema di loot chest con all'interno materiali di crafting, è gestito senza nemmeno l'ombra di denaro reale e stando alle dichiarazioni degli sviluppatori, questo non dovrebbe mai cambiare, nonostante il publisher Wargaming sia conosciuto proprio per i suoi giochi free-to-play. Al momento, l'accesso anticipato di Pagan Online costa ben 26,99 Euro ed è disponibile per il launcher proprietario di Wargaming e Steam. Prendendo per buone le parole di Mad Head Games, la domanda successiva è: Pagan Online vale il suo prezzo?
Trattandosi di un Early Access, il verdetto finale dovrà attendere. Senza dubbio il titolo offre un'ottima quantità di contenuto e già nello stato in cui si trova occorrono decine e decine di ore anche solo per arrivare al termine dalla campagna principale, ignorando ottenimento e ottimizzazione di ogni singolo eroe e buona parte delle missioni secondarie e opzionali.
Il movimento è legato all'uso dei pulsanti WASD, con il mouse relegato a mero sistema di puntamento per l'esecuzione dei vari comandi. Per le prime ore di gioco questo approccio può risultare legnoso e poco pratico, ma dopo averci fatto l'abitudine dobbiamo dire che in certe situazioni è risultato anche più comodo di quanto ci aspettassimo.
In ogni caso Pagan Online non richiede chissà quali scarpinate tra un livello e l'altro: le funzionalità dell'hub centrale (crafting, vendita d'oggetti superflui, potenziamento delle abilità, selezione della prossima missione, etc.) sono tutte accessibili dal menu posizionato in alto dello schermo, senza necessità di raggiungere fisicamente il vendor o l'npc di turno; i livelli sono l'aspetto meno ispirato del gioco, vuoti e quasi privi d'interazioni, durano una manciata di minuti ciascuno (poco più se al loro interno è presente un boss di Fine Atto) e mancano drammaticamente di varietà, oltre a essere stati riciclati più volte nel corso della campagna principale.
Lo stesso dicasi dei nemici, che per buona parte sono blandi rework dello stesso tipo di mostro, con tanto d'animazioni e attacchi identici. Inoltre, nonostante la presenza di tre livelli di difficoltà selezionabili e di una curva di difficoltà molto permissiva, gli atti finali della campagna presentano picchi inaspettati, dovuti a un bilanciamento non proprio ottimale.
Non è da escludere che con i futuri aggiornamenti possano essere introdotti dungeon o avversari completamente originali, così come equipaggiamenti con caratteristiche secondarie rilevanti o persino un sistema di personalizzazione della abilità di ciascun eroe in grado d'offrire una componente ruolistica più marcata, ma allo stato attuale Pagan Online è poco più di un buon gioco hack and slash per mobile, con il - notevole - valore aggiunto della totale mancanza di transazioni in valuta reale: è un prodotto che si fonda su basi solide, ma nessuna di esse è originale e per quanto divertente manca del "guizzo", di un'anima, un'identità che lo renda riconoscibile e/o preferibile ad altri giochi dello stesso genere e venduti a prezzi anche inferiori.
Vanno inoltre menzionati occasionali cali di framerate durante le situazioni più concitate, alcuni dei quali equiparabili a veri e proprio mini-freeze del software, così come le numerose volte in cui un crash non annunciato rende infinito un caricamento da una zona all'altra, con inevitabile necessità di riavvio del gioco da parte del giocatore.
Insomma, è ancora presto per dare un giudizio definitivo e con il suo accesso anticipato Pagan Online ha il potenziale per offrire decine e decine d'ore d'intrattenimento e grinding, tanto amato dagli appassionati del genere. Al momento esclusivamente singleplayer, Pagan Online vedrà inserita una modalità cooperativa nel corso dei prossimi aggiornamenti.
Resta da vedere se con il passare del tempo gli sviluppatori cederanno alla tentazione delle microtransazioni / loot box o se il sistema rimarrà illibato ma, soprattutto, se nel lungo termine il gioco sarà in grado di regalare qualcosa proprietario e memorabile o si manterrà sul seminato conosciuto, senza il coraggio di fare il grande passo.