Paper Mario: Color Splash - anteprima
Con uno stile stupendo sta tornando l'idraulico in 2D.
Dopo ogni E3, Nintendo organizza degli incontri in tutta Europa per portare le sue novità direttamente a chi non è riuscito a viaggiare verso la California o magari vuole semplicemente tornare a provarle lontano dal caos della fiera. È un bel momento, una festa diciamo, e anche quest'anno abbiamo accettato con piacere l'invito per vedere cosa si nascondesse all'ombra di Zelda.
Le avventure di Link hanno chiaramente catalizzato l'attenzione dei presenti anche a Milano, ma riuscendo a staccare lo sguardo dagli schermi, in cui si vedeva Hyrule, si veniva catturati da un altro stile, un'altra estetica dal fascino diverso, ma ugualmente forte. Paper Mario: Color Splash colpisce subito per uno stile grafico semplicemente splendido: ancora una volta Nintendo dimostra di avere una particolare passione per esercizi di stile del genere e torna a prendere un materiale specifico costruendoci attorno un'intera avventura. Dopo la lana di Yoshi e l'argilla di Kirby arriva la carta dell'idraulico in salopette, anzi, le carte, visto che non sono semplici fogli a costruire il mondo di gioco.
Come in un libro per bambini, di quelli dove apri una pagina e salta su un intero castello, anche in Paper Mario Color Splash vediamo mondi con fondamenta di cartoncino, muri portanti in carta spessa e coperture in fogli leggeri di ogni tipo. Ci sono barchette con le vele di scottex, stanze segrete nascoste solo da un sottile foglio da accartocciare e, chiaramente, un sacco di creature amiche e nemiche tutte in due dimensioni e tutte armate del classico umorismo spiazzante della saga.
Ma qual è il problema per Mario questa volta? Ci hanno rubato i colori, il mondo di gioco è stato privato delle sue stelle magiche e ora ci sono delle zone che sono rimaste in bianco e nero, ma non solo. Andando a spasso per i livelli vediamo delle pozze grigie da colorare con il nostro nuovo martellone magico: uno strumento del quale abbiamo potuto solo sfiorare le possibilità. Si tratta di un martello caricato con tre diversi colori: rosso, blu e giallo, utilizzabili per riempire le aree grigie e nei combattimenti. Il serbatoio del martello può essere riempito raccogliendo i tre colori nel mondo di gioco e la sua capacità aumentata rivelando uno dei meccanismi di progressione del personaggio.
Gli elementi tipici dei giochi di ruolo sono forse meno evidenti che nel passato della serie e in questo Color Splash si notano soprattutto durante gli scontri nei quali tornano a fare capolino le carte. Sparse per i livelli si trovano infatti delle carte che corrispondono alle rispettive abilità: c'è il salto in testa, la martellata, il doppio salto e via dicendo. Quando si tocca un nemico il gameplay si sposta in un'arena chiusa nella quale troviamo il classico combattimento a turni della serie, e dove possiamo scegliere quali carte utilizzare, sia in bianco e nero che colorate per ottenere effetti maggiori.
Ogni carta svanisce dopo essere stata utilizzata, ma niente panico perché se ne trovano a bizzeffe ed è inoltre possibile comprarle con le monetine che si ottengono giocando. L'impressione è che non si ripeteranno le difficoltà incontrate in Paper Mario Sticker Star (praticamente il padre spirituale di questo Color Splash), nel quale capitava di ritrovarsi a mani vuote per uno scontro importante; qui le carte abbondano e soprattutto sembrano sensibilmente più efficaci.
A dare una grattatina di pepe sugli scontri troviamo anche la meccanica delle carte oggetto: strumenti speciali che si ottengono trovando dei rari manufatti tridimensionali in un mondo altrimenti esclusivamente 2D. Abbiamo visto l'estintore, il ventilatore e il gatto portafortuna, ma possiamo solo immaginare quanti ce ne siano. Durante gli scontri più difficili (come per esempio le boss battle) potremo evocare questi strumenti e sfruttarne il devastante (ed esilarante) potenziale. Spegnere la fiammosità di Morton Koopa Jr. (uno dei Bowserotti che abbiamo visto come boss) svuotandogli contro un estintore gigante ha un effetto decisamente piacevole, e ci sono state promesse faville per alcune delle carte oggetto più particolari.
A completare il quadro sembra troveremo una leggera componente esplorativa, mondi ricchi di segreti da scoprire risolvendo semplici puzzle ambientali e le solite, tantissime, strizzate d'occhio ai fan della Grande N. L'unico punto di domanda che ci viene in mente riguarda la varietà del gameplay, ma chiaramente un incontro di dieci minuti non basta per farsi un'idea completa e rimandiamo l'appuntamento a un'anteprima nei prossimi mesi.
Durante il nostro incontro con Paper Mario Color Splash abbiamo potuto solo sfiorare la superficie di un titolo che pare invitante e ricco di potenziale. Esteticamente splendido, tecnicamente solido e dal gameplay intrigante, il titolo Intelligent Systems previsto per il prossimo ottobre ha le carte in regola per rianimare l'autunno di Wii U. Forse non si tratta di uno di quei giochi capaci di generare code fuori dai negozi, ma se verranno confermate le nostre prime impressioni avremo a che fare con uno degli ultimi prodotti di spessore per l'ammiraglia Nintendo.