Paper Mario: The Origami King - recensione
Il Regno dei Funghi diventa di carta.
In un periodo come quello attuale, tra nuovi titoli Tripla A e nuove scoperte, non è certo semplice riportare alla luce vecchie glorie del passato e giochi che hanno segnato un'era. Ma Nintendo ha voluto sfidare la sorte e proporre sia ai nuovi che ai vecchi fan un titolo che tanto era stato amato, specialmente nella sua primissima forma.
Stiamo parlando di Paper Mario: The Origami King, il nuovo capitolo della saga approdato finalmente su Nintendo Switch. Il suo ultimo predecessore risale nientedimeno che al 2016, motivo per cui il team di sviluppo ha voluto dare una sferzata d'aria fresca al brand.
Il Regno dei Funghi si presenta splendido come lo ricordavamo, caratterizzato da tutti gli abitanti iconici che tanto abbiamo amato negli anni. Tuttavia, come suggerisce il nome, qualcosa lo rende diverso dal solito: tutto è fatto interamente di carta, piatto e perfettamente liscio. Tutto...o quasi.
La Principessa Peach, infatti, non appare uguale agli altri personaggi, bensì tridimensionale, ripiegata in un origami. Non è l'unica ad aver subito questa misteriosa trasformazione: gran parte degli scagnozzi di Bowser, infatti, hanno ricevuto lo stesso trattamento.
Dietro questo misterioso cambiamento e dietro il comportamento anomalo della principessa, si cela il malvagio Oliver - l'Origami King per l'appunto - che vuole controllare tutto il Regno e piegarlo, letteralmente, al proprio volere. È qui che inizia l'avventura di Mario, il quale però non è da solo: in suo aiuto accorre Olivia, la sorella buona del re che vuole fermarlo e riportare tutto alle origini.
La trama si presenta semplice, senza colpi di scena eclatanti. Eppure conserva un'ottima capacità di attirare lo spettatore, di introdurlo sempre di più nel mood narrativo. Come da copione, il fulcro centrale del capitolo (e della serie più in generale) è la carta e come sfruttarla a proprio vantaggio.
Ed è proprio su questo elemento che si basa tutta la nostra avventura all'interno del gioco, il quale rimane fedele alla saga apportando però delle novità interessanti. Il nuovo capitolo è un RPG come i suoi vecchi fratelli, ma presenta una maggiore attenzione alla componente adventure, dando parecchia importanza all'esplorazione e premiando i giocatori in tal senso.
Che sia attraverso nuove aree da scoprire, oggetti collezionabili o rari da recuperare o semplicemente ambientazioni mozzafiato, l'esplorazione è fortemente incoraggiata. A condire il tutto è la carrellata di puzzle, enigmi e attività a tempo con i quali veniamo a contatto durante l'avventura. Durante il nostro percorso, per esempio, potremo imbatterci in strade dissestate e invalicabili, oltrepassabili solamente modificando la superficie del terreno.
Ciò è possibile utilizzando un martello capace di ridurre tutto in coriandoli e successivamente usando gli stessi per ricostruire il sentiero interrotto. O ancora è possibile utilizzare temporaneamente delle braccia allungabili, capaci di abbattere un albero che ostruisce la strada, far ondeggiare dei ponti o scagliare dei massi.
L'elemento RPG è, invece, presente in maniera massiccia durante lo svolgimento degli scontri con i nemici. Una volta incontratone uno saremo trasportati in un campo di battaglia, in cui inizierà lo scontro vero e proprio. La schermaglia si realizza secondo le meccaniche base dei giochi ruolistici: combattimenti a turni, capacità di utilizzare oggetti e abilità diverse a seconda dei nemici che ci troviamo ad affrontare.
A queste si aggiunge però un elemento puzzle completamente nuovo, basato sul posizionamento degli avversari all'interno di una scacchiera. L'obiettivo del giocatore è quello di ruotare gli spicchi giusti per allineare i nemici e permettere a Mario di eseguire i suoi attacchi ed eliminarli nel minor tempo possibile. L'idraulico ha infatti a disposizione due abilità principali (un salto per colpire i nemici in linea retta e il colpo con il martello per un attacco ad area) e la possibilità di utilizzare oggetti difensivi o curativi.
Per quanto innovativo e interessante, però, il sistema si riduce a delle battaglie piuttosto semplici e monotone, caratterizzate semplicemente dal ridistribuire i nemici all'interno del campo e dall'abbatterli velocemente. Essendo le monete le uniche ricompense ottenibili dagli scontri, viene da sé che a lungo andare si è perfino tentati di evitare i nemici quanto più possibile. A differenza invece di quanto succede con l'esplorazione, che invece ci permette di trovare oggetti utili per potenziarci o cuori per aumentare la nostra salute base.
Discorso diverso è, però, quello delle boss battle. Diversamente dagli scontri comuni, queste battaglie porranno il nemico al centro del campo e sarà invece Mario a dover comporre un percorso per arrivare ad esso. Difficoltà, sfida e intrattenimento diventano decisamente più rilevanti durante questi frangenti. Tra trappole, tranelli e attacchi a sorpresa, il giocatore è notevolmente più invogliato a sconfiggere il nemico e a continuare l'avventura.
Avventura che diventa ancora più ricca grazie a un comparto tecnico e artistico incredibilmente lodevole. Paesaggi diversificati, nemici poliedrici e personaggi iconici saranno ben integrati e distribuiti all'interno del gioco. Da una foresta magica a un bazar in mezzo al deserto, da caverne misteriose a parchi ninja, ogni ambientazione è perfettamente costruita, completamente esplorabile e ricca di oggetti da recuperare.
Ogni elemento, che sia artistico, decorativo o pratico, stimola l'attenzione e la curiosità del giocatore che si ritrova a voler esplorare sempre di più senza rendersi conto del tempo che passa.
Inoltre ci sentiamo di lodare anche il comparto narrativo e il suo adattamento italiano, che ha conservato e riadattato perle e giochi di parole a tema "cartaceo" veramente originali e divertenti.
In definitiva Paper Mario: The Origami King è un titolo veramente ben riuscito, piacevole nella sua semplicità e apprezzabile nelle sue meccaniche. Sebbene alcune di queste possano risultare a tratti ripetitive, il nuovo gioco di Nintendo riesce comunque a mantenere alta la soglia di attenzione del giocatore. Questo nuovo capitolo si presenta dunque come l'episodio di cui la serie aveva bisogno.