PaRappa the Rapper Remastered - recensione
Vent'anni e non sentirli... o quasi.
Ventuno anni sono passati da quando il primo PaRappa the Rapper si affacciò sul panorama PlayStation. A questo seguì un seguito e uno spin-off, ma il primo capitolo è quello rimasto nel cuore dei fan che da allora chiedono a gran voce il ritorno del simpatico cane rapper e la sua combriccola fuori di testa. Sony ha deciso di accontentarli, anche se non esattamente come si aspettavano. Chi si aspettava un sequel forse rimarrà deluso dall'arrivo di questa ennesima versione remastered, ma sempre meglio di niente, no?
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, PaRappa the Rapper è un gioco musicale in cui bisogna superare una serie di livelli "rappando" a tempo con un altro personaggio. A seconda dell'occasione questo si presenterà a voi come un inflessibile maestro di arti marziali dalla testa a cipolla, un'alce che fa l'istruttore di guida, una rana che sbarca il lunario in un mercatino, una gallina cuoca e così via.
Per chi è abituato ai rhythm game moderni questo gioco probabilmente risulterà fin troppo semplice, quasi ingenuo. Chi invece ha passato la sua adolescenza sulla prima PlayStation non potrà non versare una lacrimuccia di commozione mentre cerca di ottenere la valutazione massima in tutti i livelli. Pur essendo un gioco "antico", riuscire a domarlo al 100% non è cosa semplice. I 28 Trofei che questa edizione porta con sé non sono così immediati da sbloccare e per ottenere l'agognata coppa platinata dovrete darvi un bel po' da fare.
Il gameplay è quanto di più immediato possiate pensare. Dovrete premere i tasti a tempo con la musica, seguendo il ritmo che ovviamente cambierà a seconda del livello. Si passa dal pop al raggae e le cose si fanno sempre più difficili. Un indicatore su schermo vi dirà in tempo reale come ve la state cavando, fate troppi errori e dovrete ripetere tutto da capo. I primi tre stage non sono proibitivi, ma già dal quarto le cose si fanno più serie. È stata inserita anche una modalità "Senti il Beat" che aggiunge la vibrazione del pad per facilitare l'immersione nello scorrere dei diversi pezzi musicali.
Il comparto grafico dei livelli giocati è stato tirato a lucido e si vede. Texture completamente nuove e scintillanti fanno esplodere una miriade di colori su schermo. Purtroppo lo stesso non si può dire dei filmati d'intermezzo, la cui risoluzione è rimasta invariata... e anche in questo caso si vede. Le cut-scene sono state racchiuse in una finestrella che occupa metà dello spazio delle fasi di gameplay ed è contornata da una ingombrante cornice con i protagonisti del gioco. Passare da una fase all'altra è quasi traumatico, un po' come togliersi gli occhiali 3D durante la visione di un film.
Un vero peccato perché tutto il resto invece funziona e anche alla grande. Chi ha amato l'originale apprezzerà la possibilità di giocarlo in 16:9 e di poter riascoltare tutti i pezzi musicali, compresi alcuni extra, in un apposita sezione. Il prezzo richiesto per questa remastered non è particolarmente esoso, ma tenere presente che la longevità è molto soggettiva. Completare i sei livelli (ognuno composto da 5 lezioni) non è cosa lunga, ma se volete sbloccare tutti i trofei e ottenere la massima valutazione dovrete faticare molto di più.