Park Beyond, il provato
Quando l’impossibile diventa realtà!
Negli anni, di giochi a tema Luna Park ne abbiamo visti molti. Alcuni sono riusciti a spiccare, come la saga Roller Coaster Tycoon, e altri hanno cercato di simulare tale atmosfera in chiave moderna come il più “fresco” Planet Coaster. La gestione di un parco giochi ha sempre intrigato una buona fetta di appassionati, quegli principalmente amanti dei gestionali in tempo reale, incuriositi anche dalle divertenti e quasi sempre ben realizzate animazioni che contraddistinguono questi prodotti.
Ma non è solamente l’impatto estetico a richiamare i giocatori verso questi titoli. Le meccaniche di simulazione e di gestione vera e propria, a partire dalla seconda metà degli anni 2000, sono andate ad approfondirsi sempre più, tanto da rendere alcuni prodotti davvero vicini ad una direzione di un’azienda o di una società piuttosto realistica. Limbic Entetainment ha deciso di cavalcare l’onda e ben presto porterà su PC e console di nuova generazione la propria visione di gestione roller coaster, apparentemente molto curata in termini estetici e con inedite caratteristiche di gameplay.
Purtroppo, però, nonostante abbiamo potuto partecipare ad un’anteprima per scoprire qualcosa di più grazie alle parole degli sviluppatori, la demo a disposizione si è dimostrata davvero povera di contenuti e dunque questo nostro provato è costituito da impressioni piuttosto preliminari.
Il motto di Park Beyond è “Impossification”, termine usato molteplici volte dal team di sviluppo per parlare delle caratteristiche di un titolo che vuole sfidare le leggi della fisica. Non a caso, l’attrazione protagonista di tutti i trailer è un cannone da posizionare sulle rotaie per un breve volo libero prima di riatterrare sul successivo segmento. Seppur impossibile nella vita reale, creare un percorso con questa interessante aggiunta è stato molto divertente e non vediamo l’ora, una volta in possesso del gioco completo, di dare sfogo alla nostra creatività.
Al di là dell’aver scorto interessanti attrazioni, tutte deliziosamente realizzate con animazioni molto simpatiche, quel che ci ha incuriosito di più è l’integrazione di una trama vera e propria. In Park Beyond, infatti, vi è una campagna a giocatore singolo che, oltre a raccontare una storia, sarà il vero e proprio tutorial del gioco. Proseguendo nei livelli, nuovi personaggi si uniranno alla storia, ognuno incaricato di insegnarci gli aspetti fondamentali del titolo: dapprima conosceremo Phil, veterano di parchi giochi e successivamente Izzy, l’esperta finanziaria.
Non è stata fatta menzione ad una durata effettiva della campagna ma l’aggiunta di una trama, seppur piuttosto banale e semplice, è un aspetto importante per questa tipologia di gioco. Rendere il tutorial più interessante è senza dubbio un espediente apprezzabile, il che mostra un’idea originale da parte degli sviluppatori rispetto alla classica lista di missioni e di obiettivi per ogni scenario, una struttura ormai fin troppo ridondante in questo genere.
Come detto poco prima, nella nostra demo abbiamo potuto provare solo la prima missione e la modalità sandbox, che sebbene intriganti,non sono state sufficienti a darci un’idea completa del gioco. Allo stesso tempo, però, ci siamo divertiti a sperimentare i rudimenti di gioco e dobbiamo riconoscere che l’editor è risultato piuttosto semplice ed intuitivo.
Anche se Park Beyond si incentra esclusivamente sul giocatore singolo, gli sviluppatori hanno accennato alla possibilità di condividere online le nostre creazioni o sfogliare quelle degli altri giocatori, potendo inoltre scaricare gli asset ed implementarle nel nostro parco dei sogni.
Con questo evento abbiamo inoltre appreso altre caratteristiche fondamentali del gioco come la finanza ed il marketing. Seguendo la campagna principale ci sarà un NPC dedicato a questo delicato aspetto ma sappiamo già che i livelli di complessità saranno ben strutturati all’interno del gioco. Non si tratta infatti solo di bilanci provenienti dal rapporto spese-ricavi o da una semplicistica gestione del personale ma di un’attenta analisi del mercato con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
Un esempio semplice ma efficace è rappresentato dalla pulizia del parco; la sporcizia sicuramente non richiama molti visitatori ed un tempestivo inserimento di lavoratori formati può essere una delle primarie soluzioni ma non l’unica. Per limitare l’accumulo di sporco è necessario stare attenti anche a dove posizionare le altre strutture come gli shop ma soprattutto i negozi alimentari. Ogni elemento deve trovare il giusto collocamento per evitare spiacevoli incidenti: posizionare un chiosco di Hot Dog a ridosso di una montagna russa avrà come risultato solo un enorme mole di lavoro in più per i netturbini.
La soluzione ai nostri problemi è costituita da un utile strumento, non certo nuovo all’interno dei gestionali ma molto spesso trascurato, ovvero una visuale con filtri su sporcizia, divertimento, profitto e altre ancora. Ci teniamo a parlarne perché Limbic Entertaiment ha apportato un particolare focus a questo importante aspetto che rende la gestione del parco più immediata anche ai novizi del genere, grazie ad un HUD molto chiaro ed esplicativo.
Grazie alla modalità Sandbox, infine, abbiamo giocato con l’area di gioco, terraformando il suolo a nostro piacimento con gli immancabili tool per creare montagne, colline e laghetti artificiali. Anche in questo caso, seppur in modalità totalmente libera, gli elementi a nostra disposizione sono stati poco più di una manciata e non possiamo esprimerci su quanto potremo essere liberi di sperimentare all’interno del gioco completo.
Seppure con un po’ di delusione per una demo così piccola a livello contenutistico, usciamo da questa prova di Park Beyond comunque incuriositi da cosa Limbic Entertaiment è prossima a rilasciare su PC, Playstation 5 e Xbox Series X/S. Le carte in regole per un prodotto interessante ci sono tutte, e chissà che non riusciremo a rivivere quelle sensazioni che ormai andiamo cercando dai tempi di RollerCoaster Tycoon 2.