PayDay 2: Hotline Miami DLC - review
Dagli 8-bit alle rapine in banca.
Abbiamo parlato spesso di PayDay 2 perché si è davvero meritato una certa attenzione e i suoi sviluppatori hanno lavorato sodo perché questo avvenisse. Una delle prime critiche che abbiamo mosso a questo titolo riguardava appunto il loro supporto: le poche missioni inizialmente disponibili avrebbero portato ben presto alla noia ed era chiaro quanto il successo di questo prodotto sarebbe dipeso dall'impegno a lungo termine del team di sviluppo.
Questo impegno non solo c'è stato ma si è protratto per oltre un anno, con contenuti validi e divertenti, che hanno visto questo carismatico simulatore di rapina evolversi arricchendosi di nuove meccaniche, nuove situazioni e qualche tocco di dissacrante eccentricità.
Insomma, dopo tutti questi mesi non c'è stato ancora un valido motivo per disinstallare PayDay 2 dal nostro PC e l'Hotline Miami DLC sembra voler continuare su questa strada, cercando inoltre di superare l'ottica della mera operazione commerciale e propendo piuttosto un appagante divertissement. Che ci riesca o meno, questo è un altro conto.
Questo DLC, come anche quelli precedenti, presenta una trama e una situazione completamente nuova, ricollegata però alla saga del Dentista, già vista in The Big Bank Heist. Stavolta non si tratta di soldi, non solo almeno. Uno dei membri della cricca di rapinatori, Hoxton, è stato rapito da un enigmatico mafioso noto come "Il Commissario". Per far uscire allo scoperto questo losco figuro sarà necessario invadere il suo territorio, farsi prendere da un raptus omicida e distruggere tutto. Solo allora potremo finalmente braccarlo e salvare il nostro compagno.
Questo non proprio elegante piano, ideato dal dentista in persona ci fa capire come il gioco devii dai soliti binari per tingersi dei toni violenti e surreali del bellissimo Hotline Miami. Il gameplay subisce quindi la stessa sorte e, almeno questa volta, non ci sarà spazio per sottigliezze e pianificazioni.
Tutto ciò da un lato distoglie il giocatore dal solito gameplay, dall'altro inaridisce la ragion d'essere del titolo. Molte delle migliorie apportare con gli altri DLC, come ad esempio le funzioni avanzate di pianificazione, mal si adattano a un'impostazione che richiede di gettarsi nella mischia e spaccare tutto. Ciò nonostante la variazione nei toni, prima più seriosi del gioco, non dispiace.
Lo stereotipato mafioso russo che minaccia il giocatore mentre questo distrugge laboratori di metanfetamina e gli brucia casse di sigari importati è impagabile. Non possiamo neanche negare che l'idea di dover finalmente allontanare l'attenzione dai soliti assalti, dalle casseforti e da quelle maledette trivelle malfunzionanti da usare per forarle, non ci dispiace troppo. Appare solo un po' strano. Non è nelle corde del gioco ma come sempre è una questione di gusti: alcuni apprezzeranno, altri passeranno oltre.
In ogni caso quelle che possono sembrare delle scelte peculiari vengono abbondantemente giustificate quando si considera il resto del DLC, che affianca la missione principale. L'accento da questo punto di vista è posto sulle armi a corto raggio, contundenti o da taglio che siano. Tutte realizzate in stile Hotline Miami, si va dal machete alla mannaia, dalla mazza da baseball all'accetta da pompiere, sino ad una violenta ma fatale valigetta da dare in testa ai nemici.
Per dar modo ai giocatori di utilizzare appieno queste armi e le tre nuove mitragliatrici incluse nel DLC, il ritmo del gioco è stato tarato un po' più verso il basso. Meno nemici, strutture non troppo grandi, un paio di semplicissimi compiti da portare a termine e meno situazioni concitate. Per poter sbloccare queste armi il giocatore dovrà però essere già arrivato a livello 18, una scelta dovuta al fatto che, per riuscire ad avere la meglio nel corpo a corpo, c'è necessità di un personaggio piuttosto forte e ben equipaggiato.
A completare il quadro vi sono ovviamente i soliti extra di natura estetica, con otto maschere ispirate a Hotline Miami, otto materiali e otto pattern (anche questi a tema). Non manca neanche un nuovo filmato introduttivo in live action che introduce la vicenda.
Che dire quindi di questo DLC? Prezzo e struttura restano inalterati rispetto ai predecessori, circa 7 euro per una missione (più variazioni sul tema) e una manciata di oggetti. Ciò nonostante, non vi è ancora un vero e proprio calo di qualità. Se volessimo criticare qualcosa a questo ennesimo add-on, diremmo che è forse un po' sottotono rispetto agli altri. Insomma, la missione è divertente (pur non essendo nulla di speciale) ma gli extra sono stati studiati per essere apprezzati quasi esclusivamente dai fan di Hotline Miami.
C'è poi il discorso commerciale. Questo DLC è una sorta di co-branding che rimanda a un altro prodotto e non tutti i giocatori potrebbero essere disposti a pagare per questa pur simpatica operazione pubblicitaria. Ergo, consigliamo l'acquisto solo ai fan sfegatati di entrambe le saghe: gli altri, grazie alla straordinaria correttezza di Starbreeze, potranno provare (ma non hostare) la nuova missione entrando in una partita aperta da un altro giocatore su crime.net. E se avete PayDay 2, una partita all'Hotline Miami DLC è d'obbligo.