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Pentiment, l'anteprima

In occasione della Gamescom, Obsidian rivela interessanti dettagli sul lato RPG.

L’annuncio di Pentiment all'ultimo PC Gaming Show è stato avvolto da un turbinio di domande: come mai Obsidian Games è al lavoro su un titolo in netto contrasto coi giochi per la quale è più nota come Fallout New Vegas e The Outer Worlds? Cosa possiamo aspettarci da un gioco di questo tipo sapendo che conterrà dei piccoli elementi RPG? Obsidian Games risponde a queste domande, non senza sollevare ulteriori interrogativi, in una conferenza dedicata al gameplay trailer di Pentiment mostrato durante la Gamescom.

Ciò che gli sviluppatori ci hanno lasciato intendere sin dai primi momenti dell’evento è che Pentiment non è il progetto di punta di Obsidian Games, i cui sforzi tecnici sono probabilmente concentrati su Avowed e The Outer Worlds 2. A rivelarlo è Josh Sawyer, game director e designer di Pentiment, che ci tiene a sottolineare come Pentiment sia un progetto nato dalla sua passione personale per la storia (in cui è oltretutto laureato) al quale ha lavorato un team formato da soli 13 professionisti di Obsidian Games.

Inoltre, il gioco vede la collaborazione di Edmund Kern, Christopher De Hamel e Winston E. Black, storici specializzati nel periodo in cui si svolgono le vicende di Pentiment: il Tardo Medioevo. Saremo catapultati nell'Alta Baviera, nel cuore del Sacro Romano Impero, del 16° secolo. Si tratta di un’epoca particolarmente emblematica, come sottolinea Josh Sawyer, poiché periodo di grandi cambiamenti sociali e culturali: la Riformazione, le scoperte di Copernico e il suo modello eliocentrico del sistema solare, le tesi di Lutero, la nascita della stampa e la Guerra dei contadini tedeschi del 1525.

Andreas Maler ha frequentato l’università prima di dedicarsi alla pittura: scegliere l’area dei suoi studi darà un taglio diverso alla storia e alle interazioni con gli NPC.

In questo contesto Andreas Maler, il pittore bavarese protagonista di questo gioco dalla forte componente narrativa, si ritrova a cercare le prove dell’innocenza del suo amico Brother Piero, accusato ingiustamente di omicidio, confrontandosi con una molteplicità di personaggi dalle diverse professioni ed estrazioni sociali, essenziali per raccogliere indizi e informazioni sul caso.

Al classico taglio da avventura grafica si aggiungono degli elementi di matrice RPG, marchio distintivo delle produzioni Obsidian. Ad esempio potremo personalizzare il personaggio di Andreas Maler scegliendone il background accademico e la sua provenienza, scelte che sbloccheranno delle linee di dialogo aggiuntive durante i momenti di interazione con gli NPC. Non sempre le scelte esclusive relative ai tratti di Andreas si riveleranno le più appropriate: starà a noi valutare la strategia migliore per ottenere le informazioni di cui abbiamo bisogno.

Data la natura del gioco, che sarà storicamente accurato e carico di personaggi dai nomi spesso difficili da memorizzare, il team di sviluppo ha inserito in Pentiment un glossario che sarà possibile consultare per ricollegare un volto a un personaggio oppure per comprendere il significato di una parola pronunciata dai personaggi, scoprendo così qualcosa in più sul periodo storico in cui sono ambientate le vicende.

Come da tradizione, potremo scegliere tra diverse opzioni di dialogo durante i confronti con altri personaggi.

Oltre all’accuratezza storica del gioco, ciò che riempie maggiormente d’orgoglio il team di sviluppo è la veste artistica di Pentiment, frutto di una lunga e dettagliata ricerca sull’estetica dell’epoca come confermato dall'art director Hannah Kennedy. La grafica 2D fonde lo stile delle miniature alle incisioni su legno, il tutto completato da una colonna sonora originale decisamente promettente composta dagli Alkemie Music.

I font, ispirati alla scrittura amanuense e ai caratteri mobili dei primi macchinari per la stampa di Gutenberg, variano a seconda del personaggio trasformandosi da mero elemento grafico a un’opportunità per esprimerne la personalità o indicarne il ceto sociale di appartenenza. Non tutti i font sono però di facile lettura: per questo motivo Obsidian Games ha previsto la possibilità di sostituirli con altri più leggibili per migliorare l’accessibilità del titolo.

A tal proposito Josh Sawyer rivela che Pentiment sarà un gioco di semplice approccio e che si rivolge anche a un pubblico poco avvezzo alle avventure grafiche, puntando su controlli essenziali e facili da comprendere. La svolta più casual di Pentiment è rimarcata anche dalla presenza di minigiochi al suo interno che, come evidenzia il game director, sono stati pensati per consentire ai giocatori di immergersi al meglio nell’atmosfera del titolo e non per fornire loro una vera e propria sfida.

Cosa sono il Trivium e Quadrivium? Ci pensa il Glossario a fugare ogni dubbio.

Interessante anche il duplice motivo per il quale Obsidian Games ha scelto il titolo del gioco: da un lato il pentimento, legato direttamente alla storia e ai suoi toni più cupi e malinconici; il pentimento, tuttavia, è il termine utilizzato per indicare un ripensamento di un pittore che, stendendo un ulteriore strato di pittura su un suo dipinto, ricopriva e occultava il quadro ritenuto poco soddisfacente.

Così Obsidian Games racchiude in una sola parola la natura investigativa del gioco in cui, nei panni di un pittore, dovremo rimuovere gli strati di menzogne che ci separano dalla verità, lasciandoci inoltre intuire come l’arte avrà una grande rilevanza all’interno del gioco.

Pentiment è un’avventura narrativa che ci ha mostrato un mondo curato nei minimi dettagli e dalla forte identità artistica, ma che non ha ancora giocato tutte le sue carte. Non abbiamo ancora notizie, per esempio, sul funzionamento di quelli che sembrerebbero essere i calendari dell’epoca che abbiamo visto nei trailer e che potrebbero essere collegati allo scorrimento del tempo in-game che, come Josh Sawyer ha annunciato durante l’evento, abbraccerà ben 25 anni. Similmente, non è chiaro se Pentiment conterrà ulteriori elementi RPG oltre a quelli annunciati in questo trailer o se questa componente si limiterà a supportare l’andamento narrativo del gioco.

La grafica di Pentiment riesce efficacemente a richiamare toni, colori e atmosfere tipiche dell’immaginario attorno al Tardo Medioevo.

Pentiment, la cui demo contenenti 3 brevi quest è disponibile per la prova alla Gamescom, ci ha già rivelato di essere un titolo che non cerca di avviare la rivoluzione copernicana delle avventure grafiche, ma che potrebbe avere tutti i presupposti per divenire una piccola perla sviluppata da Obsidian Games.