Skip to main content

Perché Microsoft non annuncerà la nuova Xbox all'E3 2012? - articolo

Nintendo non è da sottovalutare, ma occhio a Sony e Apple.

Con l'annuncio di Microsoft, che ha spiegato di non avere alcuna intenzione di menzionare una console next-generation all'E3 2012, il prossimo show losangelino dedicato ai videogiochi ha perso un po' d'interesse.

Ad un'attenta analisi quella del colosso di Redmond è una decisione controversa. Sebbene nessuno si aspettasse di vedere la prossima Xbox già quest'anno nei negozi, i publisher iniziano tradizionalmente a caldeggiare nuovi sistemi circa 18 mesi prima della loro presentazione e non ci sono tuttora indicazioni che lascino pensare a un rinvio per il 2014.

Inoltre, dal momento che la compagnia è intenta a discutere ora con gli sviluppatori, le specifiche del dispositivo sono state "rubate" dagli addetti ai lavori in men che non si dica.

C'è però una logica ben precisa alle spalle di questa decisione. Una decisione che potrebbe avere serie ripercussioni sul resto dell'industria. Ecco dunque le ragioni che hanno presumibilmente spinto Microsoft a non mostrare la famigerata Durango all'E3 di quest'anno, e cosa questa stessa scelta può significare per Sony e Nintendo.

Perché insabbiare le voci sulla prossima Xbox?

Innanzitutto perché i giochi non sono pronti. Anche se tutti sapevano della progettazione della nuova Xbox, Microsoft non ha mostrato nulla fino a inizio 2012. È solo in questo periodo che gli sviluppatori hanno potuto vedere per la prima volta cosa si nasconde sotto il nome in codice Durango.

Xbox 360 si sta comportando ancora bene sullo scaffale e Microsoft non ha pressioni per lanciare Durango.

Anche se alcuni titoli first-party per la prossima generazione sono già in via di sviluppo, i team non hanno avuto il tempo necessario per adattarli alle specifiche finali.

"Le nuove console hanno tutte la necessità di stupire al primo impatto"

E considerando quanto sia aumentata di recente la competizione nell'area gaming, le nuove console hanno tutte la necessità di stupire al primo impatto. Per essere certa che ciò accada, Microsoft ha pensato quindi di non fare presentazioni pubbliche finché i giochi non saranno più vicini al termine del loro sviluppo.

Inoltre Xbox 360 si sta comportando ancora bene sullo scaffale. Mentre il Wii era già entrato in una fase di declino quando Nintendo ha annunciato il Wii U, Microsoft non sembra dover soddisfare alcun tipo di pressione da un punto di vista commerciale.

Con la robusta line-up di quest'anno, annunciare l'uscita di una nuova Xbox potrebbe confondere gli acquirenti durante le vacanze natalizie e costare alla compagnia decine di milioni di dollari. Forti di queste supposizioni Microsoft e Sony non hanno alcuna fretta e, anzi, non sono spaventate dalla minaccia del Wii U, sebbene questa generazione abbia insegnato loro che non bisogna mai sottovalutare la potenza di Nintendo.

La sua nuova console è parsa di buona fattura ma non ha stupito all'E3 2011. E, da un punto di vista tecnico, sia Xbox 360 che PS3 sono in grado di competere sui giochi third-party, mentre non c'è alcuna difesa opponibile ai first-party Nintendo. Anche per questi motivi, Microsoft è probabilmente poco preoccupata della possibilità che il Wii U rubi quote di mercato all'Xbox 720.

"La corsa dei media a pubblicare ogni dettaglio su Durango consente a Microsoft di risparmiare sul marketing"

La corsa che i vari media fanno poi quotidianamente per essere i primi a pubblicare ogni minimo dettaglio su Durango ha il pregio di eccitare gli hardcore gamer riguardo alla prossima generazione e di consentire a Microsoft di risparmiare sull'enorme macchina del marketing che avrebbe altrimenti dovuto attivare.

Tra fughe di notizie più o meno pianificate e rumor dati in pasto alla community, Microsoft può ancora sorprendere il prossimo anno perché, se i giocatori sapranno tutto grazie alle voci di corridoio, la massa dei compratori casual (su cui la compagnia conta moltissimo per monetizzare) sarà beatamente all'oscuro di tutto.

Cosa comporta una simile decisione?

Pochi paragrafi fa abbiamo ricordato quanto sia sciocco sottovalutare Nintendo. La compagnia ha imparato molto dal complicato lancio del 3DS, incluso come recuperare in fretta e furia.

Se Nintendo lancerà il Wii U a un buon prezzo (come ha fatto col Wii) e con una robusta line-up di lancio, magari infarcita di titoli first-party, potrebbe già acquisire un grande vantaggio su Microsoft e Sony. Tale vantaggio potrebbe non durare cinque anni, stavolta, ma potrebbe comunque mettere la compagnia in una posizione invidiabile.

In questa generazione Microsoft ha guadagnato terreno con la mossa di anticipare Sony. È riuscita a far parlare di Xbox 360 prima della PlayStation 3, lanciando la sua console molto tempo prima di quella del concorrente giapponese. Quest'ultimo sembra in grado di lanciare una PS4 nel 2014 ma difficilmente potrebbe anticipare le sue mosse.

"Entro la fine dell'anno Apple svelerà un televisore che sarà sicuramente connesso a iTunes e all'App Store..."

Svelando Durango un anno prima, Microsoft potrebbe nuovamente trovarsi testa a testa con Sony in una battaglia sulle funzionalità, anche se le macchine non dovessero arrivare nei negozi in contemporanea. Sony ha schiacciato i competitor negli anni passati, quindi sarebbe bene evitare uno scontro diretto davanti agli occhi dei consumatori.

Ma, mentre tutti guardano a Nintendo, Sony e Microsoft per gli annunci relativi alla prossima generazione di videogiochi, la minaccia di Apple cresce di giorno in giorno. Entro la fine dell'anno, la compagnia di Cupertino svelerà un televisore che sarà sicuramente connesso a iTunes e all'App Store.

Abbiamo già visto Apple rubare potenziali clienti al mercato delle console portatili e, con il suo ingresso nei salotti di tutto il mondo, Xbox, PlayStation e Wii U potrebbero essere in serio pericolo. Allo stesso tempo, il Wii U vedrà la sua base installata espandersi e la PS3 avrà probabilmente un ultimo asso nella manica.

Un mix che potrebbe preannunciare un buon anno sia per i produttori di console che per i publisher.

Questo articolo è stato tratto da GamesIndustry International, il sito trade di videogiochi parte del gruppo di Eurogamer. La traduzione è a cura di Paolo Sirio.