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PES 2011

L'anno della rinascita.

Insomma, com'è facile intuire l'interfaccia di gestione spicca per un perfetto equilibro tra accessibilità e profondità, determinante per rendere l'impostazione tattico-strategica della propria squadra un vero piacere. Chi, come il sottoscritto, fosse un maniaco di questo frangente, avrà a disposizione tutti gli strumenti necessari per dare libero sfogo alla propria creatività; chi, al contrario, fosse meno avvezzo a formazioni, strategie e quant'altro, potrà eseguire le poche azioni ritenute necessarie senza incorrere in problemi od ostacoli di alcun tipo.

Sul versante delle modalità il titolo si avvale di una serie di competizioni che faranno senz'altro la felicità di qualsiasi appassionato di calcio. Oltre ai canonici Campionati e Coppe, alla Master League e a "Diventa un Mito" (ora esteso a tutti i ruoli, eccezion fatta per il portiere), il titolo presenta infatti tre competizioni su licenza: la Supercoppa Europea, l'Europa League e la Coppa Libertadores (le cui squadre sono discutibilmente disponibili solo nell'apposita modalità), che vanno ad aggiungersi alla già conosciuta Champions League.

Il numero di campionati è rimasto tuttavia invariato (e ciò vuol dire Serie A, Ligue 1, Premier League, Eredivise e Liga BBVA) e, cosa ancor peggiore - almeno stando a quanto proposto nella nostra copia review del gioco - il calciomercato è stato aggiornato solo in parte. Sebbene gran parte dei trasferimenti verificatisi durante i primi mesi di mercato siano stati riportati correttamente, i movimenti più recenti, quali ad esempio Balotelli al City, non trovano riscontro in-game. Ci auguriamo davvero che Konami abbia già pronta una patch che possa risolvere questo problema in tempo per il giorno del lancio, o altrimenti questo potrebbe rivelarsi un difetto tutt'altro che marginale per molti appassionati.

Sfruttando un apposito editor interno potrete creare uno stadio da zero, personalizzandone ogni aspetto.

Alla luce della quantità di licenze presenti in questo capitolo una domanda sorge però spontanea: come mai Konami non dà la priorità a licenze quali Premier League e Bundesliga prima di investire su competizioni che ne comprendono le squadre? In un gioco che cerca di fare del realismo la sua arma migliore, ritrovarsi ad affrontare l'Europa League con il "Man Blue" (Manchester City) o la Champions League con il "London FC" (Chelsea) non è proprio il massimo, non credete?

Ampio spazio è poi chiaramente dedicato anche al multiplayer che, per la prima volta nella storia della serie, vede l'ingresso della tanto attesa Master League Online. Strutturalmente parlando tale modalità si differenzia da quella in single player sia per la possibilità di conquistare fondi attraverso le proprie vittorie, che per la necessità di versare quote d'iscrizione prima di partecipare a un qualsiasi tipo di partita, sia essa un'amichevole o la fase di un torneo. Tali "tasse" cresceranno in rapporto alla forza della vostra squadra e di conseguenza qualsiasi fallimento potrebbe rivelarsi davvero drammatico.

In alcuni casi, dopo una serie di brutte sconfitte, potreste infatti essere costretti a sacrificare uno dei vostri migliori fuoriclasse solo al fine di ottenere i fondi necessari per continuare a giocare. Unito ai maggiori stimoli derivanti dalla possibilità di confrontarsi con altri giocatori reali, questo sistema di "gestione economica" si rivela dunque fondamentale per assicurare grandi sfide e altrettanto divertimento.

Infine, per ciò che concerne la realizzazione tecnica, PES si dimostra ancora una volta davanti a tutti. I modelli poligonali dei calciatori sono più realistici rispetto a quelli dell'anno scorso (con visi sorprendentemente vicini a quelli delle loro controparti reali) e lo stesso dicesi per le animazioni, ottimizzate attraverso un lungo e produttivo lavoro di motion capture, che ha contribuito a renderle più curate, fluide e soprattutto credibili rispetto al passato, specie nei contrasti.

In definitiva, a fronte dell'ottimizzazione del gameplay e dell'introduzione di nuove feature volte ad accrescere la profondità dell'esperienza, PES 2011 si dimostra un prodotto d'indubbia qualità, in grado di risollevare le sorti di un franchise che, fino allo scorso anno, sembrava incapace di evolversi e migliorarsi in maniera davvero significativa. Gran parte dei difetti di PES 2010 sono stati infatti risolti, senza però sacrificare l'ormai storico "PES feeling" che contraddistingue da anni i capitoli del franchise.

Insomma, sebbene PES 2011 non possa ancora essere definito la massima espressione del calcio videoludico contemporaneo, il lavoro svolto quest'anno da Konami merita senza dubbio di essere incoraggiato poiché getta le basi per quello che sembra essere l'inizio di un "nuovo corso". EA Sports è avvertita...

9 / 10
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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PES 2011

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