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Pike and Shot: picca e moschetto, strategico perfetto? - recensione

Quanto può essere veramente profondo e interessante un wargame su iPad?

Uno degli aspetti che rendono il genere strategico tra i più interessanti del settore è sicuramente costituito dal fatto che la storia umana offre un serbatoio praticamente infinito di tematiche e di stili di gameplay. Di più, quando la strategia abbandona il campo dell'astratto e si avvicina alla simulazione, storica allora le possibilità si moltiplicano e il genere acquisisce nuova profondità.

Se infatti nel genere strategico spesso il tema è una semplice etichetta posta su un titolo che funzionerebbe benissimo anche in un ambiente "neutro", quando ci si avvicina al wargame le meccaniche di gameplay fedeli alle variabili tecnologiche e culturali dell'epoca aggiungono non solo realismo fine a se stesso, ma quel gusto per l'ambientazione fedele che è un plus per noi videogiocatori.

Pike and Shot è un titolo che ben rappresenta questa categoria di videogiochi che strizzano l'occhio al wargame. Il periodo della picca e del moschetto (traduzione libera ma discretamente precisa) è decisamente ampio e va dalle guerre per l'egemonia in Italia (iniziate nel 1494) tra Francia, Spagna e Austria fino alla guerra civile inglese del 1642, passando per la guerra dei trent'anni (iniziata nel 1618) in Germania che coinvolse diverse "nazioni" (termine scorretto per quest'epoca ma ce lo faremo andare bene) quali Francia, Spagna e Sacro Romano Impero.

Truppe spagnole cercano di resistere alla carica di forze francesi numericamente superiori. Il fiume aiuta ma i Rodeleros non hanno speranza contro i picchieri svizzeri...

Pike and Shot nasce proprio come simulazione delle battaglie dell'epoca e offre come modalità principale proprio trenta scontri storici distribuiti equamente (dieci per ognuno) sui tre conflitti sopra elencati. Tali battaglie non sono legate da alcuna narrativa e sono tutte disponibili fin dall'inizio: non c'è progressione da sbloccare di battaglia in battaglia e se desiderate sapere di più sul contesto storico Pike and Shot si limita a poche righe, dovrete rivolgervi altrove.

Ogni battaglia è presentata da una schermata che evidenzia le variabili strategiche più interessanti e che permette al giocatore di ritoccare il proprio esercito scegliendo personalmente alcune unità. Già qui possiamo notare che Pike And Shot prende molto sul serio il periodo e offre al giocatore unità ben diverse per ognuno dei tre conflitti. Ogni unità ha caratteristiche precise che la rendono adatta a certi scontri e meno (spesso molto meno) ad altri. Si tratta del classico carta-forbice-sasso ma in salsa particolarmente elaborata e, ovviamente, storicamente accurata.

Ciò che potete fare con un cavalleria leggera come un'unità di ussari è ben diverso da quello che vi permette una cavalleria pesante come i corazzieri, ad esempio. C'è sempre, inoltre, da considerare l'armamentario di cui dispone ogni unità: picche, moschetti, carabine, pistole, balestre, giavellotti hanno tutti caratteristiche ben precise che poi si differenziano ancora se sono in possesso di un'unità appiedata o di un'unità a cavallo e se vengono utilizzati prima o durante la carica.

Le descrizioni delle varie unità sono fondamentali per comprendere le meccaniche di gioco; purtroppo non sono esattamente il massimo in quanto a chiarezza e utilizzabilità.

Ogni unità quindi ha la sua specialità e il suo uso anche se ve ne sono alcune decisamente soddisfacenti e in grado, da sole, di garantirvi un certo vantaggio sul campo di battaglia: penso alle unità di Tercio (fanteria appiedata mista di picchieri e archibugieri) in grado di reggere l'urto di molte cariche o ai Corazzieri armati di pistole in grado di scorrazzare (i corazzieri scorrazzano, non lo sapevate?) impuniti fino a quando non trovano unità armate di picche.

Da qui passiamo alla battaglia vera e propria che è gestita completamente a turni. Ogni turno le vostre unità hanno un tot di punti da spendere ma hanno anche delle precise limitazioni che ben rispecchiano il modo di guerreggiare dell'epoca. L'orientamento, ad esempio, è spesso fondamentale e non è istantaneo (spesso richiede un turno intero); ciò vuol dire che occorre pianificazione e che lasciare un'unità col fianco scoperto a portata del nemico è un errore che può costare molto caro. Oltre a questo ci sono precise regole di ingaggio che vietano ad alcune unità di caricarne altre o che impediscono di attaccare a distanza unità già impegnate in corpo a corpo (evidentemente per evitare il fuoco amico).

A tutto ciò vanno aggiunti i modificatori relativi al terreno (foreste, torrenti, altitudine), l'addestramento delle diverse unità e le condizioni del loro morale man mano che la battaglia procede.

Nella fase di preparazione potrete vedere mappa e punti nevralgici; e avrete anche la possibilità di personalizzare il vostro esercito.

L'intelligenza artificiale è un altro punto forte di Pike and Shot perché a tutti i livelli di difficoltà (cinque disponibili) si è dimostrata in grado di offrire una sfida all'altezza di un avversario umano, anche in attacco. Si tratta di un risultato tutt'altro che scontato, magari aiutato dal tipo particolare di gameplay del gioco, ma in grado, da solo, di porre Pike and Shot tra gli strategici migliori per iOS.

Il risultato netto finale è ottimo e Pike and Shot offre effettivamente quel coacervo di strategia e simulazione del periodo che promette. Sia che si tratti di un conflitto limitato, sia che si tratti di una battaglia campale, la sensazione è proprio quella di avere di fronte una battaglia dell'epoca con tutte le leve tattiche ma anche con una discreta dose di caos e di eroismo. Se infatti i meccanismi di gameplay sono presto chiari e potrebbero sembrare un po' troppo meccanici, alla fine c'è sempre anche una componente randomica nella risoluzione degli scontri e questo porta a situazioni interessanti e/o particolarmente appassionanti.

A livello di interfaccia invece Pike and Shot mostra qualche difettuccio con descrizioni delle unità decisamente troppo lunghe e dispersive che male convogliano le relative specialità e anche una rappresentazione grafica delle unità stesse che non permette il riconoscimento a occhio. E' infatti spesso necessario cliccare per capire di che unità si tratti e questo, pur non essendo un grosso problema, è un'occasione sprecata per rendere ancora più fluido il gameplay.

La grafica di Pike and Shot non fa gridare al miracolo ma lo stile è comunque piacevole.

A livello estetico Pike and Shot fa la sua figura a patto di non aspettarsi le meraviglie di titoli di altri generi (e di altre piattaforme). Il campo di battaglia è palesemente ispirato alle miniature dell'epoca e anche lo stile con cui sono realizzati gli elementi della mappa ricordano (vagamente) la pittura del '600. Le animazioni sono appena accennate come anche gli effetti sonori minimalisti; la musica è invece ben presente e il suo tono drammatico abbandona il filo rosso dell'epoca per concedere invece qualcosa a uno stile decisamente più moderno.

Oltre alla modalità storica con i suoi trenta scenari, Pike and Shot offre la modalità multiplayer e quella skirmish che genera mappe e eserciti casuali all'interno di alcuni parametri impostati dal giocatore. Quest'ultima modalità è particolarmente interessante perché rende Pike and Shot una sorta di generatore infinito di gameplay che estende la vita del titolo ben oltre i trenta scenari proposti. Alla luce del prezzo piuttosto alto richiesto (20 euro) questo elemento è da tenere in considerazione.

Dove Pike and Shot mostra un po' la corda, invece, è in tutto quello che sta intorno alla battaglia. Manca il senso di progressione nelle tre campagne, manca un po' di contesto storico consultabile (i titoli Shenandoah per iOS in questo aspetto hanno molto da insegnare) e manca l'indicazione delle difficoltà delle varie battaglie (che essendo storiche sono asimmetriche, e quindi di difficoltà diversa). Anche il tutorial è abbastanza approssimativo e, insieme con le poco chiare descrizioni delle unità di cui parlavo precedentemente, crea una certa barriera all'ingresso per i giocatori meno pazienti.

Tuttavia si tratta di difetti di secondo piano che non inficiano l'esperienza ma che avrebbero ampliato l'audience potenziale e magari aiutato le prime ore di apprendimento. Pike and Shot per iOS è un ottimo strategico dotato di profondità non comune e di una longevità che giustifica il prezzo finale del prodotto.

8 / 10
Avatar di Davide Pessach
Davide Pessach: Studia, scrive, videogioca da tanto, tanto tempo. Quando si annoia rimescola le carte e sposta le priorità, ma i tre ingredienti principali rimangono quelli . Obiettivi? Solo due: curiosità e divertimento.

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