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Pikmin 3 Deluxe - recensione

Interstellar... ma con i Pikmin.

Una gemma della Nintendo Difference che è vietato lasciarsi sfuggire.

Che cos'è la Nintendo Difference? È una caratteristica divenuta uno slogan, una particolare filosofia che storicamente caratterizza l'approccio della Grande N al mondo dei videogiochi. È l'eredità di una serie di artisti che si sono mossi lungo binari completamente diversi da quelli che governavano il mercato, rappresentando l'avanguardia del settore e rispettando con grande costanza uno standard qualitativo che conosce pochi eguali.

Nintendo è sempre stata diversa. Lo è stata per le sue ispirazioni, per le tante derive inaspettate, per le innovazioni portate a livello hardware, ma soprattutto per i suoi videogiochi. A pensarci bene la casa ha fatto di tutto: titoli racing, avventure all'insegna dell'azione, sparatutto, party games, simulatori di volo e persino progetti in realtà aumentata, trasformando ciascuna uscita in una piccola parte della leggenda. E il mondo di Pikmin, in questo senso, rappresenta solamente l'ultimo grande diamante ad essere emerso dalla bottega della compagnia.

Uno degli ultimi progetti il cui concept originale proveniva dalle mani di Shigeru Miyamoto in persona, un inaspettato e strambo approccio al genere della strategia in tempo reale, nonché l'ennesima dimostrazione della capacità di catturare qualsiasi dimensione per poi ridisegnarla fra i propri confini creativi. Insomma, Pikmin era la classica gemma estratta dal cilindro di Miyamoto-san, un titolo completamente alieno alla tradizione eppure capace di profumare di casa.

Pikmin 3 Deluxe, invece, è qualcosa di diverso, o meglio, è figlio di un'ambizione diversa. Quella di recuperare i grandi reperti dell'era Wii-U, farli limare a fondo dagli artefici di Switch, e infine ripresentarli in grande spolvero per placare la fame di rivalsa. Per dimostrare a tutti che, anche se la missione Wii-U non si era conclusa nel migliore dei modi, la Nintendo Difference non aveva mai abbandonato le sponde delle console.

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Perdonateci per questa lunga introduzione ma l'atterraggio, anzi, lo schianto sul pianeta PNF-404 ci ha ricordato tutte le ragioni che si nascondono dietro il successo di Nintendo. La qualità sopra a tutto il resto, un sistema di controlli super responsivi, un gameplay immediato e al tempo stesso profondo, un design che chiunque riconoscerebbe al primo sguardo; insomma, tuffarsi in un videogioco come Pikmin 3 Deluxe è come tornare in Italia dopo un lungo viaggio all'estero e mangiare finalmente un bel piatto di pasta al dente, magari con sugo di pomodoro fresco e basilico.

Pikmin 3 racconta la vicenda di Alph, Brittany e del capitano Charlie, tre piccolissimi astronauti alieni partiti dal pianeta Koppai al fine di salvare una specie ormai sull'orlo dell'estinzione a causa della carestia. Una missione in stile Interstellar che purtroppo li vede naufragare sul tutt'altro che desolato PNF-404, un mondo ricco di vita, coperto da strati di neve e fitta vegetazione, attraversato da ruscelli scroscianti, ma soprattutto ricolmo di fauna e traboccante di frutta d'ogni genere.

Peccato che, come accaduto nel 2002 all'ormai leggendario capitano Olimar di Hocotate, la navicella abbia perso qualche pezzo durante la disastrosa procedura di atterraggio. L'incedere dell'avventura scorre dunque lungo due binari paralleli: da una parte bisogna raccogliere cibo a sufficienza per sopravvivere e risolvere la crisi planetaria di Koppai, mentre dall'altra rimettere in funzione l'astronave per garantire al trio di protagonisti un futuro lontano da PNF-404.

Semplice, no? Tutt'altro. La simpatica versione post-apocalittica del nostro pianeta azzurro è infatti un labirinto fatto di ostacoli, enigmi e terribili quanto buffe creature, avversari decisamente al di fuori della portata dei pur coraggiosi astronauti. Ma come diceva Archimede, "datemi una leva, e io vi solleverò il mondo".

Il primo incontro con un Pikmin non si scorda mai.

Occhi a palla, sguardo vacuo, versi acuti, paura di niente e di nessuno: queste sono le caratteristiche dei Pikmin, le piccole entità simili a cipolle che crescono a profusione sul terreno di PNF-404. Creature variopinte nate per obbedire ciecamente al fischietto in dotazione ai protagonisti, un esercito di minuscoli guerriglieri specializzati che si trasformeranno nella spada, nello scudo, nel martello e nel braccio dei nostri eroi.

Praticamente, l'originale Pikmin ha stravolto il tessuto del genere RTS proprio come Splatoon e Arms avrebbero fatto con gli sparatutto e i picchiaduro, trascinando le meccaniche nell'orbita della Grande N e chiudendo il quadro con le tipiche pennellate artistiche della casa. Il colorato mosaico a base di piante esotiche, insetti e specchi d'acqua cristallina, diventa quindi uno scrigno degli enigmi da forzare di volta in volta intrecciando al meglio tutte le capacità dei Pikmin.

In una giornata tipo fra quelle in cui si dilata l'avventura degli astronauti, bisogna conquistare un ostacolo dietro l'altro grazie a tre separati eserciti, raccogliere tutto il cibo e le risorse necessarie per sopravvivere fino alla prossima alba e raggiungere infine l'obiettivo di missione, magari sorvegliato da un'ispirata boss fight. Se nel primo capitolo si avevano a disposizione solamente trenta giorni per garantirsi la salvezza, in questo caso l'unico limite risiede nella quantità di frutta disponibile nelle varie sezioni del pianeta, per un totale di circa un centinaio di tramonti.

Il mondo di Pikmin è una creatura strana. Sì, è un videogioco vibrante, fatto di meccaniche brillanti e capace di regalare lunghe serate di divertimento, ma è anche un progetto atipico, sorretto da grossi investimenti eppure destinato a una nicchia contenuta. Una nicchia che gli sta abbastanza stretta, perché le ispirazioni che guidano il cammino dei protagonisti e la qualità che traspare da ogni angolo di PNF-404 meriterebbero molta più attenzione. Ed è forse per questo motivo che accanto allo storico titolo oggi campeggia quel Deluxe che profuma di novità.

L'integrazione delle boss fight è un attestato della maestria di Nintendo nel forgiare il gameplay.

Pikmin 3 Deluxe prende le distanze dalla classica ripubblicazione di casa Nintendo. Non è un'edizione definitiva come Mario Kart 8, non è una mera rimasterizzazione come Super Mario 3D All Stars, non è neppure un'operazione nostalgia come Luigi's Mansion. È uno scatolone migliorato sotto tutti i punti di vista, limato nei controlli e ancor più gradevole da giocare, ricco di novità che toccano tanto la storia quanto le modalità alternative, ma soprattutto costruito per essere vissuto assieme agli amici.

La novità più impattante è infatti la possibilità di affrontare tutti i contenuti, persino l'avventura principale e le sezioni inedite, semplicemente sganciando i Joy-Con dalla console, regalando sostanza a una modalità cooperativa in locale a dir poco esilarante, specialmente nei momenti più arcade. Ovviamente questa si estende anche alle classiche missioni extra, dall'Arraffa Tutto al Combatti i nemici, dalla boss rush Abbatti i Colossi fino al ficcante Bingo competitivo.

Le scaramucce fra Pikmin, le incomprensioni col il compagno di squadra e ciascun clamoroso errore strategico aumentano enormemente il valore dell'offerta, soprattutto se avrete al vostro fianco un neofita che spedirà l'esercito in una Caporetto dietro l'altra. Fortunatamente, il nuovo sistema di lock-on rende molto più semplice il completamento delle varie azioni, salvando spesso i volentieri i Pikmin dall'annegamento e disegnando un approccio più aggressivo alla battaglia.

D'altra parte l'agganciamento, insieme all'inedita sezione dei suggerimenti, rischia di snaturare l'originale livello di sfida, evidenziando ogni oggetto con cui è possibile interagire e tratteggiando su richiesta una rotta verso l'obiettivo di missione più vicino. Ai tempi di Wii-U si correvano i rischi concreti di condannare a morte centinaia di Pikmin a seguito di un singolo errore o di perdersi per interi pomeriggi nei meandri di PNF-404, eventi che si sono fatti piuttosto rari nei confini della versione Deluxe.

La possibilità di vivere l'avventura e le missioni extra di Olimar in coppia è la ciliegina sulla torta.

C'è da dire che l'esperienza muta profondamente se vissuta attraverso gli occhi di un veterano o di un novello domatore di Pikmin. Se è vero che tra decine di frutti e contenuti nascosti è possibile vagare per PNF-404 anche per una ventina di ore complessive, chiunque abbia dimestichezza con la superficie planetaria riuscirà ad arrivare in fondo anche in una manciata di serate. E così, per stemperare la sensazione di deja-vu, Nintendo ha scelto di integrare nel pacchetto la modalità Storia Extra.

Una volta radunata la ciurma di astronauti si alza infatti il sipario su una serie di missioni inedite che riportano Louie ed il leggendario capitano Olimar, ormai una superstar di Super Smash Bros, in mezzo alle orde di Pikmin. Non si tratta solamente di curate sezioni arcade da completare entro un certo limite di tempo per conquistare medaglie di difficoltà crescente, ma anche e soprattutto di un piccolo filone narrativo volenteroso di intrecciarsi con la vicenda di Alph, Brittany e Charlie.

Certo, non bisogna aspettarsi una campagna a tutti gli effetti, bensì una chicca confezionata con affetto per tutti gli appassionati della prima ora, le stesse persone che troveranno nuovi stimoli nel sistema di Trofei integrati. Ebbene sì, ne avevamo sentito terribilmente la mancanza sulle sponde di Super Mario 3D All Stars, e finalmente sono diventati realtà con Pikmin 3 Deluxe. Oltre a regalare un senso a tutte le pitture rupestri celate negli anfratti del pianeta, questi premiano le imprese più meritevoli e affiancano egregiamente la Piklopedia, ovvero il simpatico bestiario redatto nientemeno che dai nostri eroi.

Insomma, oltre ad aver arricchito la ricetta con tanti nuovi ingredienti, Pikmin 3 Deluxe rappresenta senza dubbio il modo migliore di esplorare quel piccolo gioiello che è PNF-404. Se l'avventura dei pionieri di Koppai dovesse riuscire a far breccia nel cuore del pubblico, potremmo trovarci un giorno non troppo lontano a gestire orde di Pikmin sullo sfondo di un nuovo capitolo della serie. E per quanto questa sia un'idea suggestiva, accanto alle tante luci che illuminano il pianeta bisogna menzionare anche qualche lieve ombra.

Il mix fra tinte strategiche, sfumature gestionali e pennellate dello stile Nintendo funziona come sempre a meraviglia.

Pikmin 3 Deluxe resta una versione full parity; certo, si è notevolmente arricchita nell'offerta ed è ora corredata da un'ampia serie di chicche pensate per soddisfare i giocatori più affezionati, ma la resa tecnica appare perlopiù invariata rispetto alla release originale. Se vivessimo in un'altra epoca storica ciò sarebbe assolutamente normale, ma la verità è che ormai abbiamo conosciuto il lavoro di Vicarious Visions con i suoi remake stellari, per non parlare di una Bluepoint Games reduce da Shadow of the Colossus e al lavoro su Demon's Souls.

In parole povere, quello di impressionarci attraverso il nuovo lancio di un titolo già conosciuto è diventato un compito molto difficile, specialmente quando sulla copertina campeggia un'etichetta che riporta il prezzo pieno. Detto questo, stiamo comunque parlando di un videogioco essenziale per qualsiasi possessore di Switch, una gemma rara che sa regalare ore di puro divertimento e riportare la mente fino ai profumi dell'infanzia.

Pikmin 3 Deluxe è un progetto eccellente che si presenta in quella forma smagliante che dovrebbe caratterizzare tutte le riproposizioni destinate ad approdare su Switch.

Nonostante ciò, il vero protagonista del pacchetto rimane l'originale Pikmin 3, un'avventura imperdibile e adatta a tutti i palati, un viaggio praticamente inattaccabile, insomma, una vera e propria incarnazione della proverbiale Nintendo Difference. E proprio per questa ragione, è vietato lasciarselo sfuggire.

8 / 10