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Plants vs. Zombies Garden Warfare - review

I fiori del male (fisico).

Il passo da un tower defense a un multi cooperativo in modalità Orda non è poi così ampio, più o meno la distanza è la stessa che passa tra uno shoot em'up classico e un simulatore di navi spaziali: una mera questione di prospettiva e tridimensionalità.

Non sappiamo se sia questo il motivo che ha spinto EA a trasformare l'incredibile successo mobile di Plants vs Zombies in un TPS quasi esclusivamente votato all'online (sospettiamo che dietro ci sia semplicemente voglia di mungere la mucca finché dà latte), ma è stata senza dubbio una saggia decisione.

Questo perché, pur con i suoi limiti e alcuni problemi di bilanciamento, Plants Vs. Zombies Garden Warfare è prima di tutto un gioco molto divertente.

Al prezzo di circa 30 euro, vi porterete a casa un titolo che offre sostanzialmente tre modalità: una cooperativa (affrontabile anche da soli), un team deathmatch e un assalto.

La nostra video recensione di Plants vs. Zombies Garden Warfare.Guarda su YouTube

Nella prima, chiamata Operazione Giardino, dovrete scegliere una mappa dove piantare un giardino, che andrà difeso dalle orde sempre più agguerrite di zombi, per poi fuggire verso una zona di atterraggio dove tentare un'ultima resistenza, prima di essere salvati dal camper volante di Dave il Pazzo.

"Plants vs. Zombies Garden Warfare è prima di tutto un gioco molto divertente"

Per aiutarvi, oltre che sugli altri compagni, potrete contare su alcune delle classiche piante della serie, dalla sparasemi al brinporcino, che potrete posizionare nei vasi sparsi per la mappa come fossero torrette. Tuttavia, vista la facilità con cui possono essere eliminate dagli zombi, fossi in voi non ci farei troppo affidamento.

La seconda modalità è abbastanza lineare: un team usa gli zombi, l'altro le piante, e la squadra che arriva per prima a 50 uccisioni vince. Rianimando un compagno caduto entro una decina di secondi si toglie inoltre un'uccisione agli avversari.

Nell'ultima modalità, Tombe e giardini, una volta si impersonano gli zombi, quella dopo le piante. Quando si è zombi si devono distruggere i vari giardini evocando anche truppe controllate dal computer, nella parte delle piante dovrete invece difendere il giardino, un po' come nell'Operazione Giardino, solo che stavolta avrete contro avversari umani.

Le cure del Girasole sono fondamentali per superare le orde più agguerrite, proteggetelo a ogni costo!

Volendo esiste anche la modalità "Tappetino di benvenuto", che fondamentalmente è un team deathmatch per principianti, in cui ogni volta che si muore si ha un bonus di salute nel respawn successivo.

"Tutto il gioco è soggetto alla ferrea regola dell'always online: senza linea non si gioca neanche in split screen"

In totale le mappe sono cinque, e le squadre sono composte da 12 giocatori per squadra, mentre la modalità co-op è da quattro giocatori. E se proprio non trovate nessuno online, c'è sempre lo split-screen, in cui la sola modalità è un survival in cui scoprire quante orde di zombi potete eliminare.

Purtroppo, tutto questo è soggetto alla ferrea regola dell'always online. Senza linea non si gioca nenche in split screen, ma in fondo parliamo di un titolo che ha senso soprattutto se giocato in rete. Sia la modalità Tombe e Giardini che il team deathmatch sono disponibili in versione normale e classica, e in quest'ultima non si possono usare personalizzazioni, migliorie e personaggi speciali.

Sì, perché in Garden Warfare non tutte le piante sono uguali, ma prima di parlarne passiamo brevemente in rassegna le truppe. Ogni classe ha tre abilità, che si sbloccano completando piccole sfide nei primi livelli di gioco, mentre le sfide successive servono solo a far salire il vostro grado.

Il Jetpack del soldato zombi è ottimo per fuggire o salire sui tetti e tendere agguati.

Dal lato piante troviamo la Sparasemi, soldato multiruolo in grado lanciare granate, saltare sui tetti e trasformarsi per qualche secondo in una mitragliatrice gatling a posizione fissa. Abbiamo poi la Masticazombi, esperta in corpo a corpo e capace di rallentare gli zombi, lanciare trappole immobilizzanti e scavare tunnel per divorare in un sol boccone i poveri non morti, in stile verme di Tremors.

"Ogni classe ha tre abilità da sbloccare completando piccole sfide nei primi livelli di gioco"

Ovviamente non c'è guerra senza un medico, che in questo caso è il Girasole, il quale è ricalcato sul medico di Team Fortress ma può anche sparare, lanciare fiori curativi e un letale raggio solare che farebbe invidia a Daitarn 3. Poteva mancare il cecchino? Ovviamente no, e a farlo è il Cactus, che può anche piazzare mine antiuomo, muri di noce e dispiegare un letale "Drone Aglioso" (sic), dal quale lanciare terribili airstrike.

Dal lato zombie abbiamo il Fante, dotato di un fucile mitragliatore molto preciso, jetpack, lanciarazzi e bombe fumogene. L'Ingegnere, che pur essendo molto lento può diventare velocissimo quando cavalca un martello pneumatico, spara palle di cemento, granate stordenti e può contare sulla versione zombesca del drone aglioso.

Segue lo Scienziato, che può lanciare granate di prossimità, teletrasportarsi e depositare stazioni di cura per i propri commilitoni.

A chiudere tutto c'è la classe più pesantemente armata di tutto il gioco: il Fuoriclasse. Protetto da un'armatura da Football Americano e dotato di una mitragliatrice sparapalloni, questo soldato può anche lanciare piccoli zombie esplosivi, posizionare barriere e caricare a testa bassa le piante con un devastante attacco da mischia.

"Su Xbox One si aggiunge la modalità Boss, in cui un giocatore diventa una sorta di stratega con visuale dall'alto in stile Battlefield"

A tutto questo su Xbox One si aggiunge la modalità Boss, in cui un giocatore, invece di scendere nell'arena, diventa una sorta di stratega con visuale dall'alto in stile Battlefield. Chi ricopre questo ruolo può lanciare bombardamenti, cure o aiuti alle proprie truppe sul campo. Volendo potrete utilizzarlo con le gesture di Kinect, su un pad dotato di Smartglass o col semplice gamepad.

Aspetto e caratteristiche di tutte le unità di cui vi abbiamo appena parlato sono modificabili grazie alle carte, che al momento si possono comprare solo con i soldi guadagnati dai vostri scontri, ma che in futuro giocheranno un importante ruolo quando Garden Warfare si aprirà alle microtransazioni (e potete scommetterci le vostre radici che lo farà).

Ogni match giocato, ogni zombi ucciso, ogni compagno curato, ogni pianta messa nel vaso, vi frutterà dei soldi. Con questi soldi potrete comprare dei pacchetti di carte di varia rarità esattamente come accade in FIFA.

I pacchetti di carte hanno scritto “microtransazioni” nel loro futuro.

Nei più comuni troverete nuove piante da difesa e nuovi zombi da schierare nella modalità Tombe e Giardini, ma spendendo più soldi potrete comprare pacchetti che vi garantiranno nuovi oggetti per personalizzare le vostre unità, nuovi upgrade alle armi e persino personaggi speciali.

"Sotto il tono scanzonato è nascosta una certa finezza tattica"

Gli upgrade sono fondamentali ai fini del gioco? Beh, sicuramente garantiscono danni maggiori, ricariche più veloci e cure più immediate, ma se le cose rimarranno così, fare i soldi necessari per sbloccare i pacchetti è abbastanza semplice, considerando che in circa tre giorni di gioco, con sessioni di un paio di ore al giorno, abbiamo già sbloccato i primi upgrade in almeno cinque classi.

Il risultato di tutto quanto vi abbiamo raccontato finora è un titolo estremamente divertente, su questo non ci sono dubbi. Sia che lo giochiate in cooperativa, sia sparandovi nelle arene di gioco, Plants Vs. Zombies Garden Warfare sa regalarvi le stesse emozioni di un qualunque FPS ben fatto, e nasconde sotto un tono scanzonato una certa finezza tattica che va saputa cogliere per apprezzarlo al meglio, condita con un ritmo di gioco perfetto.

Gli unici difetti imputabili sono due: poche modalità, perché almeno il capture the flag ormai non si nega a nessuno, e un certo sbilanciamento nelle classi. Là dove la Sparasemi o il Soldato riescono a cavarsela in quasi tutte le situazioni, lo stesso non si può dire delle classi "mediche", che spesso e volentieri sono le prime a cadere, mentre il cactus cecchino non fa male quanto dovrebbe farne una classe che spara da lunga distanza.

Le personalizzazioni possono raggiungere vette di particolare bizzarria.

Molto divertente la classe della Masticazombi, che richiede un approccio tattico completamente diverso rispetto alle altre, ma che inevitabilmente diventa inutile non appena uno zombi sale sui tetti.

Detto questo, Plants Vs. Zombies Garden Warfare riesce nell'obiettivo che si era prefissato, mantenere inalterato il tono leggero e divertente del titolo mobile, trasformandolo in qualcosa di inaspettato, divertente e accessibile. Il prezzo a cui viene venduto ci pare decisamente adeguato anche se, ripetiamo, la presenza di qualche modalità in più non sarebbe stato un regalo, ma un atto dovuto.

8 / 10