Play Smart, Play Safe
Genitori, figli, videogiochi.
Secondo la ricerca "Play Smart, Play Safe" il 75% dei genitori ritiene che i videogiochi possano avere una funzione educativa per i propri figli. Il secondo sondaggio annuale di Microsoft con i genitori evidenzia la volontà di avere strumenti e informazioni per gestire al meglio l' attività ludica dei figli e per creare un ambiente online più sicuro. Gli italiani si sono dimostrati i più attenti (97%) nel controllare l’indicazione di età consigliata dei videogiochi che devono essere usati dai propri figli.
La maggioranza dei genitori in Europa e negli USA guarda positivamente ai videogiochi: il 61% infatti li considera un’esperienza socializzante e più della metà (52%) ritiene che aiutino a riunire le famiglie. Addirittura il 96% degli intervistati ha dichiarato di assumersi la responsabilità di controllare che i propri figli usino videogiochi adeguati alla loro fascia di età, cercando attivamente informazioni e supporto. Se nella precedente edizione del sondaggio il 60% dei genitori si riteneva sufficientemente informato sulle funzioni delle console di gioco o dei sistemi operativi al fine di controllarne l’accesso ai propri figli, la percentuale si assesta nel 2009 al 75%: un incremento sensibile che dimostra una migliore conoscenza delle funzioni di parental control. La Francia mostra la percentuale più alta di genitori informati (81%), seguita da Germania (75%), Italia (74%), Regno Unito e USA (entrambi al 73%).
I genitori italiani si sono rivelati tra i più attenti nel controllare i figli: dai risultati della ricerca è emerso inoltre che i genitori italiani sono all’avanguardia per quanto riguarda il controllo dei contenuti usati dai figli e la conoscenza dei sistemi per il corretto uso dei videogiochi. Il 97% (la percentuale maggiore emersa dall’indagine) ha infatti dichiarato di prendersi la responsabilità di controllare l’indicazione di età consigliata dei videogiochi, mentre un’altissima percentuale ha risposto di usare le indicazioni sull’età consigliata e sui contenuti presenti nel gioco per accertarsi dell’idoneità dei videogiochi online (85%) e offline (90%), percentuali sensibilmente maggiori rispetto a Francia e Inghilterra. I genitori italiani sono anche quelli che hanno espresso l’interesse maggiore (54%) nell’avere ulteriori informazioni sui simboli di valutazione dei contenuti.
I genitori sono alla ricerca di strumenti e tecnologie per gestire al meglio il tempo che i propri figli trascorrono con i videogiochi e "Play Smart, Play Safe" ha evidenziato come la maggiore preoccupazione dei genitori sia la quantità di tempo che i loro figli trascorrono davanti ai videogiochi: per questo motivo, il 62% ha dichiarato che apprezzerebbe delle funzionalità aggiuntive per gestire ancora meglio questo aspetto, mentre il 66% ha confermato che sarebbe favorevole a utilizzare uno strumento di discussione che aiuti a stabilire le regole per il consumo dei media in casa. "Microsoft è da sempre impegnata nell’educazione dei genitori sugli strumenti e le risorse per gestire in modo sicuro le esperienze di intrattenimento interattivo dei propri figli, sia su Xbox 360 che su Windows Vista", ha dichiarato Richard Teversham, Business & Strategy Director IEB, Microsoft. "Siamo lieti che ci sia un maggiore livello di consapevolezza sui parental control di Microsoft, tra cui il Family Timer e il sistema informativo paneuropeo sui videogiochi noto come PEGI e PEGI Online, ma dobbiamo far sì che sia più facile per i genitori adottare ed utilizzare questi strumenti. Come mostra il nostro sondaggio, i genitori credono fermamente che i videogiochi dovrebbero avere più funzionalità per aiutarli a determinare l’uso appropriato per i loro figli (63%). Le loro principali preoccupazioni sono: sapere quali giochi stanno utilizzando i figli, poter controllare per quanto tempo essi li utilizzano e conoscere con chi interagiscono online. Aiutare a risolvere queste preoccupazioni è l’obbiettivo primario della nostra iniziativa Play Smart, Play Safe".
Lo strumento primario utilizzato dai genitori per determinare se un videogioco sia appropriato per i figli è il simbolo con l’age rating. Il sondaggio evidenzia, in media, che il 96% dei genitori si ritiene personalmente responsabile di controllare l’age rating dei videogiochi utilizzati dai figli, mentre l’85% che controlla di frequente l’adeguatezza dei giochi offline e l’81% controlla i giochi online.
"Ci incoraggia molto vedere che tanti genitori utilizzano il sistema di age rating PEGI. Il beneficio di questo sistema paneuropeo è che si può star certi che gli stessi standard sono applicati sia che vostro figlio stia giocando a casa del vicino, o online con un gamer di un altro paese", ha dichiarato Simon Little, Amministratore delegato, Interactive Software Federation of Europe (ISFE). "Il successo incessante del sistema PEGI si basa sulla collaborazione continua tra industria, associazioni nazionali, e società come Microsoft che possono portare questo messaggio al consumatore."
I dati di questo sondaggio confermano le dichiarazioni recentemente pubblicate in un rapporto del Comitato del Parlamento Europeo per il Mercato Interno, che conferma che i videogiochi hanno “un’influenza ampiamente benefica sullo sviluppo mentale dei bambini” e che "i videogiochi non soltanto hanno un valore ricreativo, ma possono anche essere utilizzati a scopo educativo e medico". Il rapporto del Parlamento Europeo prosegue inoltre evidenziando i benefici dei sistemi di age rating PEGI e PEGI Online, quale approccio paneuropeo per la creazione di un ambiente più sicuro per i videogiochi online.