L'inizio di una nuova era?
Sony scommette sul 3D per la sua PlayStation.
Sin dalla sua nascita, Digital Foundry si è imposto come canale preferenziale per tutte le questioni attinenti alla tecnologia videoludica. I sofisticati mezzi impiegati ci consentono di addentrarci sempre più nelle complesse dinamiche audiovisive che regolano lo sviluppo dei nuovi giochi e il loro rendimento sulle principali piattaforme d'intrattenimento. Nonostante questo, il vero motore della nostra fonderia digitale è solo uno: la curiosità verso tutto ciò che ci attende in futuro. Il videogioco è il medium che più di ogni altro sembra capace di evolversi tecnicamente e le sfide sono sempre più numerose e affascinanti, roba dinnanzi alla quale il team di DF non può certo restare indifferente.
Se prima gran parte dell'interesse era diretto alle prestazioni in alta definizione delle nuove console, adesso siamo già proiettati verso quella che riteniamo essere la nuova rivoluzione del videogioco: il 3D stereoscopico. Sony, da parte sua, alimenta non poco la nostra sete di conoscenza, dichiarando apertamente di avere grandi progetti in merito legati proprio a PlayStation 3. Questo significa che il futuro è davvero più vicino di quanto non si creda, e sebbene sia lecito supporre un impatto mainstream limitato nel breve termine, sulla lunga distanza tali sforzi potrebbero essere lautamente ripagati.
Proprio come le HDTV stanno gradualmente sostituendo i vecchi CRT, nel prossimo futuro i nuovi schermi 3D andranno a imporsi e a divenire lo standard. Non sono poche le limitazioni strutturali per l'impiego di tale tecnologia (vedi la necessità di impiegare occhiali e altri stumenti) ma non ci sono dubbi sul fatto che anche simili ostacoli possano col tempo essere superati.
Il settore videoludico sarà ovviamente privilegiato in tal senso, e non solo per un connaturato spirito pioneristico, ma proprio per tutti gli evidenti vantaggi in termini di immedesimazione offerti dai videogiochi moderni. A proposito di spirito pioneristico, torniamo quindi a parlare di Sony. PlayStation 3 potrebbe davvero guadagnare una marcia in più, soprattutto considerando l'imminenza di determinati progetti, alcuni dei quali potrebbero vedere la luce proprio nel corso di questo 2010.
Digital Foundry ha incontrato Simon Benson, senior development manager in Sony Europe, e Ian Bickerstaff, programmatore senior. Da oltre due anni, entrambi sono stati silenziosamente al lavoro sullo sviluppo della tecnologia stereoscopica presso Evolution Studios. Badate bene, stiamo parlando di due signori provenienti niente meno che dalla compagnia aereospaziale britannica, gente che da ben 12 anni si occupa di soluzioni 3D. Qual è il loro scopo? Semplice: portare il futuro direttamente in casa vostra.
Bickerstaff ha spiegato che già dal 1997 era possibile cominciare a esplorare seriamente le nuove tecniche di visualizzazione, ma il tutto era quasi esclusivamente gestito e finanziato (anche con ingenti somme di denaro) dalla sola industria della simulazione. Adesso le cose cambiano drasticamente con l'entrata in scena di Sony, colosso dell'intrattenimento domestico le cui strategie sono ovviamente di carattere commerciale. Le prime mosse sono già state fatte: Sony ha stipulato una partnership con RealD per l'implementazione di occhiali 3D compatibili con i nuovi modelli TV in uscita proprio nel corso dell'anno corrente. L'accordo di RealD, compagnia californiana esperta nel settore, non è però esclusivo. Non ci stupiremmo quindi se un domani venissero annunciati progetti simili in collaborazione con altri partner del calibro di Sony, e non solo in relazione ai piani sul versante videoludico.
Dalla prova effettuata da DF, ricaviamo che l'immagine si aggiorna a 120 fotogrammi al secondo: gli occhiali riescono a donarle le tre dimensioni oscurando prima un occhio e poi l'altro in rapida sequenza. Gli occhiali sono dotati di batteria e vengono sincronizzati con lo schermo tramite collegamento a infrarossi. In pratica: la percezione avviene in maniera velocissima ma grazie a un occhio per volta e senza alcun fastidio per l'utente. Tale tecnica è maledettamente efficace nel rendere l'illusione del 3D, però può presentare uno sporadico sfarfallio nell'immagine a schermo.
I nostri video relativi a PS3 hanno già mostrato in precedenza problemi di larghezza di banda nella riproduzione video con "dense pixel" e la conseguente perdita di alcuni fotogrammi e scatti tra le immagini. I video mostrati nel corso della presentazione hanno confermato quanto emerso dalle nostre analisi, e persino quello di Super Stardust HD ha mostrato qualche incertezza, mentre il gioco vero e proprio, lo ricordiamo, fila liscio come l'olio.
Vale la pena di sottolineare comunque che tali applicazioni venivano lanciate direttamente dalla XMB della console e non sono affatto indicative del risultato finale su supporto Blu-ray, che si avrà soltanto con l'ìmplemetazione del nuovo firmware.
Parecchio il materiale mostrato a video: si passa da Motorstorm: Pacific Rift e WipEout HD per arrivare a Killzone 2, Super Stardust HD, Gran Turismo 5 Prologue e persino Little Big Planet. Le impressioni sono certamente positive: nel caso di WipRout HD sembra che sia stata adottata una risoluzione minore (probabilmente a causa della velocità del gioco) mentre Gran Turismo ha offerto una resa visiva mozzafiato, con le auto che sembravano davvero oggetti tridimensionali così come gli altri elementi dello scenario.
Il feeling della guida trova ampio giovamento da un tecnica del genere, portando la simulazione sensoriale verso limiti mai raggiunti prima. Lo stesso Benson dichiara: "I giochi di guida rappresentano una vasta area di interesse per il 3D e vedete bene come possa garantire un'immersione totale nella guida della macchina. GT mostra davvero come tutto ciò sia possibile."
Anche l'esempio di LBP risulta fondamentale per capire la versatilità del sistema stereoscopico. Passando da un racing game a un platform a scorrimento, si evince ancora una volta l'elevata caratura estetica guadagnata da ogni singolo gioco. Il titolo targato Media Molecule utilizza ampiamente la profondità di campo, e con la visuale 3D risulta ancora più agevole capire quali elementi sono a portata di mano (piattaforme, oggetti, ecc.) e quali siano distanti. Chi ha giocato LBP conosce bene i rischi di un salto mal calibrato, magari proprio a causa di una errata percezione degli elementi ambientali: ebbene, la visuale in 3D vi garantisce molto più sicurezza in tal senso, mostrandovi ogni singolo oggetto in maniera nitida e precisa.