PS5 e Xbox Series X: strategie e specifiche a confronto
Mark Cerny soporifero, Microsoft aggressiva: la next-gen è dietro l'angolo.
Prima di tutto, è obbligatorio puntualizzare che la coppia di presentazioni tenutesi nella serata di ieri non era altro che una conversione digitale dei panel tecnici previsti per la Game Developers Conference. Era presumibile, di conseguenza, non aspettarsi mirabolanti annunci che andassero oltre una semplice panoramica delle specifiche tecniche delle nuove macchine.
Eppure erano in molti, noi compresi, ad aspettarsi qualcosa di più. Perché quando Playstation chiama a raccolta i suoi utenti su Twitter e Jason Schreier rincara la dose parlando della “console più eccitante di sempre”, è inevitabile che gli animi si scaldino oltre il limite consentito.
Anche perché, a differenza dei cugini di Microsoft, Sony doveva ancora mostrare al pubblico la silhouette della nuova console, impugnare il DualShock, presentare il trailer di una nuova esclusiva pronta a diventare la degna erede dei suoi cavalli di battaglia. Invece, ci siamo trovati al cospetto di un Mark Cerny che, con la solita compostezza, ha tenuto una lunga lezione spiegando nei minimi dettagli le potenzialità più nascoste del nuovo hardware. Un hardware che, sfortunatamente, sembra trovarsi più di un singolo gradino al di sotto dell'offerta concorrente.
In poche parole, Playstation non sembrava la Playstation di sempre. I concerti d'archi all'E3, i trailer dei grandi videogiochi e i il motto For the Players hanno poco da spartire con quanto visto sul palcoscenico digitale. Alcuni esperti sostengono che la presentazione fosse principalmente pensata per soddisfare il palato degli sviluppatori, ma riteniamo piuttosto difficile che i developers non avessero già sottomano l'architettura della nuove console; come avrebbero potuto, altrimenti, iniziare a progettare titoli next-gen?
In ogni caso, fra alti e bassi, sono finalmente emerse le specifiche tecniche di Playstation 5, che riportiamo in un confronto con quelle dell'attuale generazione:
PlayStation 5 | PlayStation 4 | |
---|---|---|
CPU | 8x Core Zen 2 a 3.5GHz (frequenza variabile) | 8x Core Jaguar a 1.6GHz |
GPU | 10.28 TFLOPs, 36 CUs a 2.23GHz (frequenza variabile) | 1.84 TFLOPs, 18 CUs a 800MHz |
Architettura GPU | RDNA 2 Custom | GCN Custom |
Memoria/Interfaccia | 16GB GDDR6/256-bit | 8GB GDDR5/256-bit |
Larghezza di banda della memoria | 448GB/s | 176GB/s |
Archiviazione Interna | SSD Custom 825GB | HDD 500GB |
Portata IO | 5.5GB/s (Raw), 8-9GB/s (Compressa) | Approssimativamente 50-100MB/s (a seconda della posizione dei dati sull'HDD) |
Memoria Espandibile | Slot SSD NVMe | HDD interno sostituibile |
Archiviazione esterna | Supporto a HDD USB | Supporto a HDD USB |
Lettore Ottico | Lettore Blu-ray 4K UHD | Lettore Blu-ray |
A cui alleghiamo, di seguito, quelle di Xbox Series X svelate in esclusiva sulle nostre pagine dal Digital Foundry:
Xbox Series X | Xbox One X | Xbox One S | |
---|---|---|---|
CPU | 8x Zen 2 Cores a 3.8GHz (3.6GHz con SMT) | 8x Custom Jaguar Core a 2.13GHz | 8x Custom Jaguar Core a 1.75GHz |
GPU | 12 TFLOP, 52 CU a 1.825GHz, RDNA 2 Custom | 6 TFLOP, 40 CU a 1.172GHz, GCN Custom + Caratteristiche Polaris | 1.4 TFLOP, 12 CU a 914MHz, GPU GCN Custom |
Misura Die | 360.45mm2 | 366.94mm2 | 227.1mm2 |
Processore | TSMC 7nm Potenziato | TSMC 16nmFF+ | TSMC 16nmFF |
Memoria | 16GB GDDR6 | 12GB GDDR5 | 8GB DDR3, 32MB ESRAM |
Larghezza di Banda della Memoria | 10GB a 560GB/s, 6GB a 336GB/s | 326GB/s | 68GB/s, ESRAM a 219GB/s |
Memoria Interna | 1TB Custom NVMe SSD | 1TB HDD | 1TB HDD |
IO | 2.4GB/s (Raw), 4.8GB/s (Compresso) | 120MB/s | 120MB/s |
Memoria Espandibile | Schede di Espansione da 1TB | - | - |
Memoria Esterna | Supporto a HDD USB 3.2 | Supporto a HDD USB 3.2 | Supporto a HDD USB 3.2 |
Lettore Ottico | Blu-ray Drive 4K UHD | Blu-ray Drive 4K UHD | Blu-ray Drive 4K UHD |
Obiettivo Performance | 4K a 60fps fino a 120fps | 4K a 30fps fino a 60fps | 1080p a 30fps fino a 60fps |
Cosa emerge da queste caratteristiche? Beh, anzitutto che il fattore muscoli sembra caduto definitivamente preda dei "cavalli americani" di Xbox Series X. Anche se l'architettura delle console è figlia della stessa matrice, la macchina di Redmond pare qualche passo avanti rispetto alla concorrenza in fatto di GPU. Perché nonostante quella di PS5 elabori a 2.23GHz, Series X può contare su un numero maggiore di unità computazionali, per la precisione 52 contro 36, oltre che 12 dei tanto inflazionati quanto superficiali teraFLOPS di calcolo, contro i 10 della futura Playstation.
Dal canto suo, PS5 vanta la maggiore velocità di trasmissione e un SSD apparentemente più prestante, elemento sul quale gli ingegneri erano intenzionati ad andare all-in. Cosa significa in soldoni? Che Xbox Series X monta un'architettura pensata per premiare la resa grafica dura e pura, quella fatta di risoluzione, framerate e banda per operazione. E che Playstation, invece, ha puntato tutto sulla riduzione dei tempi di caricamento fino a un livello prossimo allo zero, svelando feature particolari fra cui spiccano quelle del comparto audio, strettamente connesse alle scelte dei singoli sviluppatori.
In verità, i numeri sono destinati a rimanere tali finché non entrerà in gioco l'effettivo contributo degli sviluppatori. Da questo punto di vista, Microsoft si trova attualmente in una posizione di vantaggio, per quanto precaria: Hellblade 2: Senua's Saga è un'opera intenzionata a sfruttare fino in fondo il margine tecnico e il ray tracing, ed è plausibile che ciò valga anche per l'apparentemente rivoluzionario Slipstream Engine di Halo Infinite. Abbiamo parlato di situazione precaria perché, nonostante l'impatto visivo, le esclusive first party della casa di Redmond sono pensate per essere cross-generation, presumibilmente versioni "potenziate" in modo simile a quanto accaduto durante il passaggio alla mid-gen Xbox One X
Allo stesso modo, siamo certi che gli studi first party di Sony abbiano il know-how necessario per consentire a qualsiasi progetto originale di adattarsi perfettamente all'architettura di Playstation 5, al punto da superare ogni più rosea aspettativa. Per giustificare questa affermazione è sufficiente gettare uno sguardo al portfolio passato, presente e futuro delle produzioni SIE: da una parte abbiamo The Last of Us Part II, un titolo che in pochissimi segmenti di giocato ha mostrato caratteristiche tecniche che sembrano uscite direttamente dalla prossima generazione; dall'altra abbiamo conosciuto titoli come Bloodborne, un'opera che al lancio fu talmente pesante da causare problemi di caricamento che, alla luce della nuova struttura hardware, diverrebbero solamente un lontano ricordo.
Insomma, finché gli artisti non si metteranno all'opera, ci troviamo di fronte a tele bianche e tavolozze piuttosto simili, ma di certo non uguali: l'ago della bilancia pende verso Xbox Series X, ma sarà solamente la destrezza degli artisti nello sfruttare i pennelli e dipingere grandi capolavori a fare la differenza nel lungo periodo.
A livello puramente strategico, invece, Xbox si trova per la prima volta dopo anni in una posizione di dominanza. Anche se l'aver immesso sul mercato la console più potente al mondo non è stato sufficiente per colmare il gap dell'ottava generazione, Phil Spencer sembra ormai aver compreso fino in fondo il peso delle grandi produzioni originali. Il pubblico ha visto la nuova console, corredata da un paio di esclusive di grande caratura, un gran numero di acquisizioni eccellenti e tante promesse per gli anni a venire. E ha aiutato il fatto che, nel frattempo, Mark Cerny abbia radunato tutto il pubblico di Playstation di fronte a una noiosa "lecture" tecnica inizialmente destinata ai soli sviluppatori.
Perché il team di PS5 si sta muovendo in questo modo? A nostro parere Sony non vuole intaccare la sua eccellente chiusura generazionale: non bisogna dimenticare che nel giro dei prossimi tre mesi vedremo altrettante esclusive AAA esordire sulla console più venduta del pianeta, ovvero Final Fantasy VII Remake, The Last of Us Part II e Ghost of Tsushima. Probabilmente, la compagnia ha considerato controproducente mettere sul piatto macchina e progetti futuri prima di esaurire tutti i colpi nel caricatore, e si può ragionevolmente pensare che il "vero" reveal avverrà solamente in quel di giugno.
Il problema è che mentre Guerrilla Games, Santa Monica Studios, Insomniac Games e le altre truppe nell'armata Sony si prepareranno a svelare i piani relativi a PS5, i nuovi Microsoft Games Studios potrebbero aver già alzato il sipario su una line-up senza precedenti. Il super studio The Initiative sta lavorando a un progetto misterioso, così come Playground Games, Obsidian e gran parte degli ultimi arrivati. Inoltre, è facile fare i conti senza Nintendo Switch, che ridendo e scherzando ha in programma il sequel di Breath of the Wild, oltre ad essere ancora orfana di una nuova istanza di Mario Kart e di un'avventura di Samus Aran capace di rendere onore a Metroid Prime.
Infine, con rammarico, non possiamo non prendere in considerazione gli effetti del coronavirus, che oltre ad aver cambiato tutti i piani comunicazione relativi alla next-gen portando addirittura all'annullamento dell'E3 rischia di intaccare la produzione di nuovi titoli. Si sa, ormai i periodi di crunch e i turni di lavoro massacranti sono divenuti tristi standard nell'industria dei videogiochi, e le sacrosante contromisure adottate dai governi di tutto il mondo potrebbero ulteriormente tagliare le gambe a numerosi titoli in sviluppo.
Se il ciclo produttivo dovesse proseguire senza subire le conseguenze della pandemia, potremmo aspettarci di mettere le mani sulle nuove macchine attorno a novembre 2020. D'accordo, ma i prezzi? Voci autorevoli sostengono che le sottili differenze prestazionali siano segnali importanti per speculare sul pricing delle nuove console.
Guardando alla componentistica, sembra piuttosto difficile ipotizzare che Xbox Series X esordisca sul mercato a meno di 599 dollari, essendo di fatto un prodotto premium. D'altra parte, né Xbox One né tanto meno Xbox One X si sono permesse di oltrepassare i 499 dollari al lancio, ovvero lo stesso prezzo che numerosi analisti stanno attualmente attribuendo alla prossima Playstation.
Per il momento, oltre alle specifiche tecniche di ambedue le console, l'unica certezza risiede nel fatto che l'avvento della next-gen alzerà il sipario su un biennio straordinario per il mercato software: in quarant'anni di industria non è mai accaduto che tante software-house first party fossero al lavoro su altrettante produzioni AAA.
Insomma, eravamo convinti che il prossimo balzo generazionale sarebbe stato un evento di poco conto, destinato a lasciare un segno meno profondo rispetto al passato. Ma alla prova dei fatti, contro ogni aspettativa, potremmo trovarci di fronte ad un upgrade decisivo per spingere il mercato dei videogiochi a varcare confini inesplorati.