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PlayStation Italian League, la tana degli appassionati di e-Sports - prova

Sony s'inventa una nuova diavoleria per tenere la sua utenza incollata al pad.

Sony avrà anche qualche difetto ma in alcuni ambiti non ha certamente rivali: sa leggere e interpretare le innovazioni culturali, tanto per cominciare, indovina trend e mode dell'immediato futuro, influenza l'andamento del mercato videoludico con piattaforme sempre al passo con i tempi e campagne marketing mirate, spigliate, ammiccanti.

Negli anni, ha insegnato a Nintendo (non proprio l'ultima delle arrivate) come e quanto l'audience potesse essere ulteriormente espansa, ha compreso necessità e desideri delle principali terze parti, ha promosso la produzione di titoli che toccassero tematiche mature e spinose come ICO, ovviamente The Last of Us e God of War.

Così, dopo aver dotato la sua primissima console dell'avveniristico lettore CD-Rom, creduto nel DVD e scommesso sui Blu-Ray, ce la ritroviamo oggi a puntare con decisione sulle potenzialità dell'online, a guardare con curiosità alla realtà virtuale con Project Morpheus e a sondare il terreno per l'ennesima iniziativa che, stando alle premesse, ha tutte le carte in regola per attirare l'attenzione dei videogiocatori con la competizione nel sangue.

Ne avevamo fatto cenno qualche giorno fa con una news, ne riparliamo oggi, dopo oltre una settimana di prove sul campo: PlayStation Italian League è l'iniziativa con cui Sony vuole scommettere sugli e-Sports, invogliando i numerosi possessori di PlayStation 4 a sfidarsi sia per il piacere di incontrare nuovi avversari contro cui mettersi alla prova, sia nell'eventuale previsione di rendere il gioco competitivo qualcosa che vada ben oltre il semplice passatempo.

L'Italia, come ha confermato durante l'evento di presentazione Marco Saletta, general manager di Sony Italia, è una delle pochissime nazioni scelte per fare da apripista all'iniziativa.

I numeri parlano da soli: commercialmente parlando siamo di fronte a un fenomeno di proporzioni inimmaginabili. Nell'ultimo anno gli sport elettronici hanno immesso sul mercato qualcosa come 600 milioni di dollari, ridistribuiti tra enti organizzatori, partecipanti, sponsor ed emittenti televisive. Il torneo mondiale di Counter-Strike: Global Offensive, tenutosi lo scorso marzo a Katowice, in Polonia, ha fatto registrare un milione di spettatori e ben 600mila iscritti; nel 2014, a Seoul, sono state ben 40mila le persone che hanno assistito in diretta alle finali di League of Legends all'interno del Sangam Stadium.

Numeri tutt'altro che ignorabili, soprattutto per una multinazionale come Sony che, a dispetto di certi concorrenti (leggasi: Konami [https://www.eurogamer.it/articles/2015-05-09-cosa-sta-succedendo-a-konami-articolo]), si sta lentamente e progressivamente interessando sempre più ai videogiochi abbandonando altri (storici) settori di competenza.

Cross-medialità estrema, al punto di fuoriuscire in tutti i sensi dal bordo dello schermo, e rinnovato interesse per il multiplayer: questi sono i due pilastri su cui si erge la piattaforma. Coerentemente con il DNA che da sempre guida l'area gaming della multinazionale nipponica, PlayStation Italian League non è il pomposo nome di un gigantesco torneo indetto da Sony stessa, né tanto meno fa riferimento a un team di videogiocatori scelti che rappresenteranno l'azienda in giro per il mondo.

Si tratta di un portale online, raggiungibile via browser, all'interno del quale è possibile consultare e iscriversi a tutta una serie di campionati, più o meno articolati in gironi e scontri ad eliminazione diretta, in cui i vincitori, oltre alla gloria, possono effettivamente mettere le mani su premi tutt'altro che "di consolazione". Attualmente, giusto per farvi venire l'acquolina in bocca, per i primi classificati in palio ci sono abbonamenti di un anno al Plus, lettori Blu-ray e fotocamere. Ma come funziona nello specifico il servizio?

L'interfaccia del sito è ancora spartana e rende evidente più di ogni altra cosa che i lavori per migliorare l'esperienza siano ancora in corso.

Cominciamo dalle criticità. PlayStation Italian League richiede tassativamente di essere iscritti al Plus. Inoltre, si trova esplicitamente in fase beta, il che è evidentissimo non solo dalla grafica spartana del sito ma anche da tutta una serie di meccanismi che rendono più complesso del dovuto usufruire del servizio.

Dopo una rapida iscrizione, utilizzando le stesse credenziali con cui accedete normalmente al PSN, potrete dare una sbirciata ai giochi che attualmente sono supportati: Driveclub, FIFA 15, Battlefield Hardline e The Last of Us Remastered. Altri arriveranno in seguito, tra cui il già preannunciato Moto GP 15 di Milestone, e sempre più titoli, stando alle dichiarazioni dei dirigenti di Sony, presenteranno modalità pensate appositamente per sfruttare attivamente la piattaforma.

Sulla home page è possibile aggiornarsi sui Campionati a Premi attivi. Tramite una pratica scheda è possibile iscriversi, informarsi su orari e giorni in cui si terranno le partite e, cosa ancor più importante, conoscere regolamenti ed eventuali comportamenti sanzionabili con l'esclusione e squalifica. In Battlefield Hardline alcune classi non sono permesse, per esempio, mentre in FIFA 15 le impostazioni della partita sono prefissate e uguali per tutti. In alternativa, si possono organizzare scontri diretti senza grossi preamboli o complicazioni, denominati For Fun, che non hanno ripercussioni sul ranking, né determinano l'andamento dei campionati, ma permettono comunque, anche in caso di sconfitta, di guadagnare un ticket da utilizzare nelle estrazioni di premi ancora da annunciare.

Giunti al momento d'impugnare il pad, le cose si complicano lievemente. Innanzitutto il matchmaking è completamente a carico degli utenti. Ciò significa che ogni partecipante deve manualmente inoltrare richieste di amicizia agli sfidanti, creare la lobby, selezionare le opzioni necessarie dal tipo di partita e avviare il match.

La presentazione di PlayStation Italian League è avvenuta allo stadio Meazza di San Siro. È stata un'occasione più unica che rara per sfidare colleghi e addetti ai lavori a FIFA 15 o a Driveclub.

Secondariamente, al termine dello scontro bisogna tornare sul sito per segnalare, nella pagina di competenza, il punteggio finale, gli sconfitti e i vincitori. Per evitare dispute e dare modo agli amministratori d'intervenire nel caso di irregolarità, è inoltre possibile inserire nel report uno screenshot, catturato tramite la funzione Share di PlayStation 4, con cui comprovare la veridicità di quanto affermato.

Il sistema è indubbiamente macchinoso e presuppone un certo grado di onestà tra i videogiocatori, ma funziona. La classifica viene aggiornata quasi istantaneamente e gli estremi di ogni torneo sono presentati in maniera sufficientemente chiara per permettere a chiunque di partecipare senza grossi patemi d'animo.

Durante le nostre prove abbiamo tentato di effettuare questi passaggi sia alternandoci tra PC e console, sia affidandoci esclusivamente al browser di PlayStation 4. In quest'ultimo caso, sicuramente più comodo, tutto fila liscio fino al momento in cui ci viene chiesto di inserire l'immagine del punteggio finale, funzione non permessa sull'ammiraglia di Sony. Dal momento in cui non è tassativo effettuare questo passaggio, potreste anche ignorarlo e godervi ogni torneo interfacciandovi esclusivamente con la piattaforma di Sony, ma nel caso di controversie potreste avere la peggio.

PlayStation Italian League ha immense potenzialità. Come già anticipato poco sopra, si tratta di un servizio cross-mediale che molto presto travalicherà i confini del salotto, per assumere anche le forme di tornei organizzati ad hoc, in cui i migliori potranno affrontarsi, faccia a faccia, nel tentativo di accaparrarsi onorificenze e premi di varia natura. Questo, tuttavia, è un passaggio ulteriore. Ora come ora Sony deve impegnarsi a migliorare la leggibilità il sito e, soprattutto, a rendere i vari passaggi del matchmaking meno complessi e, magari, totalmente compatibili con PlayStation 4.

Se tuttavia non vedevate l'ora di mettere alla prova le vostre abilità, contando su un ricco contenitore di tornei e utenti a cui lanciare il proverbiale guanto di sfida, avete sicuramente trovato ciò che fa per voi.

Avatar di Lorenzo Fazio
Lorenzo Fazio non ha mai smesso di giocare sin dai tempi del Master System. Ha così cercato di unire l’utile al dilettevole, inventandosi giornalista videoludico. Qualcuno ci è cascato: scrive per importanti testate del settore da quasi una decina di anni.
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