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PlayStation TV: cosa funziona e cosa no - review

Un hardware riuscito a metà.

Sono passati circa dodici mesi dall'uscita della PlayStation TV in Giappone (conosciuta da quelle parti come PlayStation Vita TV), il piccolo media center di Sony annunciato a sorpresa durante il Tokyo Game Show del 2013. Dopo avervi parlato della versione d'importazione un anno fa, è finalmente giunto il momento di analizzare nel dettaglio la versione europea, uscita il 14 novembre anche sul territorio nostrano.

Per coloro che non conoscono ancora PlayStation TV, è una scatoletta nera da collegare al proprio televisore domestico dotata di un'interfaccia praticamente identica a quella presente su PlayStation Vita. Oltre ad offrire la possibilità di giocare ad alcuni titoli del catalogo Vita, PSP e PSOne, è in grado di interfacciarsi con PlayStation 4 per trasmettere in streaming su un secondo TV il segnale video del monolite nero e giocare in remoto proprio come già facciamo con PlayStation Vita. Ma andiamo con ordine.

Il dispositivo, pur essendo davvero molto piccolo e silenzioso nasconde un'ampia serie di uscite ed entrate quali la porta ethernet, quelle delle memory card e le cartucce dei giochi, una USB 2.0 e l'ingresso per il cavo HDMI fornito nella scatola. Se siete distanti dal vostro router potete comunque collegarvi in wi-fi e godere di una buona velocità in download anche a diversi metri di distanza dal punto d'accesso.

Nella confezione di PlayStation TV troverete, oltre alla console, un cavo HDMI, un cavo USB mini-B, l'alimentatore e un voucher per scaricare Velocity Ultra, OlliOlli e Worms Revolution Extreme.

Per far funzionare la console è necessario premere il bottone posto su retro, collegare con un cavetto USB un DualShock 3 o 4 (non incluso nella confezione), configurare una manciata di settaggi e registrare il proprio account SEN (o PSN, che dir si voglia). Dopo aver installato l'ultimo firmware è possibile accedere allo store e alla lista di download presenti sul negozio virtuale di PlayStation Vita, peccato che proprio qui venga a galla il primo grosso problema di PlayStation TV.

Sì, perché nonostante tutti i giochi siano liberamente scaricabili, solo una parti di essi possono essere effettivamente riprodotti. Abbiamo testato una cinquantina di titoli sia in formato digitale che su supporto fisico, e alla fine poco più della metà di essi sono risultati compatibili. Ottimi giochi come Uncharted: L'abisso D'oro, Gravity Rush, Soul Sacrifice, Wipeout 2047, LittleBigPlanet Vita, Unit 13 e Final Fantasy X HD non ne hanno voluto sapere di farsi giocare su PlayStation TV.

Sinceramente non capiamo il motivo di questa decisione, visto che potrebbero essere fruibili tranquillamente anche senza l'ausilio di controlli touch e soprattutto spingere molti giocatori che non amano le console portatili a godere di alcune killer application per PlayStation Vita. C'è da dire però che altre esclusive come il recente Freedom Wars, Killzone Mercenary, Virtue: Last Reward, Persona 4 The Golden, God Eater Burst, Dragon's Crown e Danganronpa 2, funzionano perfettamente e non soffrono di alcun problema tecnico grazie al completo supporto per i televisori dotati di risoluzione 720p e 1080i.

Ricordatevi che per poter utilizzare PlayStation TV è necessario possedere un DualShock 3 o 4 e un televisore provvisto di porta HDMI.

Gli amanti degli indie possono dormire invece sonni tranquilli: TxK, Limbo, Spelunky, Velocty 2X, Futuridium EP Deluxe, FEZ, Hohokum e tantissimi altri sono pronti per continuare a regalarci ore di divertimento semplicemente installandoli, altri invece necessitano di patch apposite rilasciate proprio durante questi giorni. Notevole è anche la libreria di giochi PSP, PSone e Minis compatibili, che include grandi classici come le saghe di Resident Evil, Tomb Raider e Final Fantasy, oltre che piccole perle quali Loco Roco, Daxter, Patapon e Patchwork Heroes. Per l'elenco completo del software compatibile vi rimandiamo alla lista pubblicata sul PlayStation Blog.

PlayStation TV è dotata di una memoria interna di circa 1GB, numero davvero esiguo anche solo se si vogliono scaricare tre titoli "leggeri", ed è per questo che l'acquisto di una memory card risulta praticamente obbligatorio. Com'è risaputo, essendo un formato esclusivo appartenente a Sony, hanno ben deciso di non vendere la licenza a nessun produttore rendendo inevitabile la spesa di cifre che si aggirano sui 55/60€ per una "schedina" da 32GB. Se invece voleste optare per il doppio della memoria, il prezzo sale fino a raggiungere gli 85€ presso alcuni siti di rivenditori giapponesi, mentre in Italia qualcuno si azzarda pure a chiederne oltre 100.

Se avete intenzione di utilizzare quella che già possedete per Vita sappiate che una volta inserita sarà necessario ricostruire il database e utilizzare lo stesso account, nonché riordinare manualmente tutte le applicazioni che durante la fase di "trasloco" si spargeranno a caso nelle varie pagine nella dashboard.

Ecco uno screen preso direttamente dalla console: nonostante il dispositivo non supporti l'intero catalogo PlayStation Vita, titoli come Killzone Mercenary, Persona 4 The Golden e Freedom Wars funzionano senza problemi e appaiono più belli che mai anche sul televisore di casa.

Così come accade su Vita, anche PlayStation TV è totalmente sprovvista di blocchi territoriali; se dunque possedete un gioco retail compatibile in versione giapponese o americana, non avrete alcun problema ad utilizzarlo sul nuovo hardware. Discorso diverso invece sul fronte account, visto che è possibile collegare un solo profilo alla console esattamente come sull'handheld, ed è quindi inutile tentare di far partire un software scaricato con un profilo diverso da quello legato alla memory card.

Passiamo ora a parlare della seconda funzione più importante, ovvero la possibilità di giocare in remoto con PlayStation 4 nel caso il televisore a cui è collegata fosse momentaneamente occupato. Lanciando l'applicazione apposita su PlayStation TV inizierà infatti il collegamento con la "sorellona" e trasmetterà il segnale video in streaming esattamente come il Remote-Play su Vita, a patto che entrambe le piattaforme siano collegate alla stessa rete domestica.

Durante il nostro test abbiamo provato a giocare con PlayStation TV in wi-fi e PlayStation 4 attaccata al router tramite cavo ethernet, ma nonostante i soli quattro metri (più il muro) che dividevano le due stanze, i risultati sono stati tutt'altro che accettabili. Le cose sono cambiate eseguendo la procedura al contrario, ovvero collegando PlayStation TV al modem e PlayStation 4 in wi-fi: nonostante un leggero lag siamo riusciti a giocare tranquillamente a MGS V: Ground Zeroes e Trine 2 The Director's Cut, mentre con Resogun le cose sono sensibilmente peggiorate a causa dell'estrema precisione richiesta. Detto ciò, non pensate nemmeno lontanamente di affrontare una partita online con uno sparatutto o di ottenere il miglior tempo sul giro con un racing: i risultati sarebbero disastrosi.

PlayStation TV è talmente piccola da stare tranquillamente nel palmo di una mano, oltre che ad essere un dispositivo silenzioso e comodo da posizionare a fianco del televisore.

Ma PlayStation TV è anche un modesto media center che permette il download e lo streaming di film attraverso il PlayStation Store, oppure di accedere all'hard disk del vostro computer scaricando il software apposito disponibile sia per Windows che per Macintosh (LINK http://cma.dl.playstation.net/cma/mac/it/index.html). Un volta installato è possibile navigare tra le cartelle del PC per riprodurre video, musica, foto e poter trasferire e copiare i file nella memory card inserita nella console, purché siano compatibili con i formati MPEG-4 Simple Profile livello 3, AAC. H.264/MPEG-4 AVC Baseline/Main/High Profile livello 3.1 e AAC.MP4.

Quanto ai tempi di caricamento, non abbiamo riscontrato differenze rispetto a PlayStation Vita se non nel boot d'avvio, leggermente più veloce rispetto a quello della console portatile. Segnaliamo infine il supporto alla tecnologia Anynet (che permette di accendere automaticamente il televisore quando si avvia un apparecchio collegato tramite cavo HDMI), ai recenti temi personalizzati scaricabili dal PlayStation Store e alla chat vocale tra giocatori connessi con PlayStation 4 e Vita. Niente da fare invece per le cuffie wireless PULSE, stranamente escluse dalla lista degli accessori bluetooth compatibili, mentre i modelli più recenti s'interfacciano in pochi e semplici passi.

È tempo di tirare le somme e dare un giudizio definitivo a PlayStation TV, un dispositivo tutto sommato buono che poteva però offrire qualcosina in più, specie sul lato della compatibilità coi titoli per PlayStation Vita. Il rapporto qualità-prezzo è appena sufficiente visto che con 99€, nonostante i tre giochi in digital download inclusi, è praticamente obbligatorio possedere una memory card da almeno 16GB, nonché un DualShock 3 o 4 (il quale però immaginiamo sia nelle case di buona parte dei potenziali acquirenti della nuova console di Sony).

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La possibilità di giocare in remoto con PlayStation 4 su un secondo televisore è una funzionalità carina ma, così come accade col Remote-Play su Vita, non aspettatevi di poter partecipare ad una partita multiplayer di Call Of Duty o DriveClub senza problemi visto che il lag, seppur brevi, sono sempre dietro l'angolo.

Insomma, se non possedete PlayStation Vita e v'interessa provare parte del suo catalogo, comprese moltissime perle dell'era PSP e PSone fateci un pensierino, sapendo che porterete a casa un piccolissimo media center capace di collegarsi al proprio computer domestico per accedere a file multimediali e trasmettere film in streaming direttamente dal PlayStation Store.

Tutti gli altri troveranno PlayStation TV una simpatica scatoletta in grado di riprodurre alcune esclusive per Vita sul grande schermo, perfetta per chi voglia estendere l'esperienza di gioco al di fuori dal piccolo display OLED. A questo punto la scelta spetta solo a voi ma se siete intenzionati di entrare nell'ecosistema PlayStation per la prima volta e non avete molti soldi da spendere, questo è senza alcun ombra di dubbio un valido punto di partenza.

7 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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