PlayStation VR: abbiamo messo le mani (e la testa) su tutti i titoli più importanti del 2019 - prova
Da Blood and Truth a Five Nights at Freddy's.
Prima della scorsa settimana, non ero mai stato a New York ma, mentre girovagavo tra le sue strade e mi guardavo attorno, avevo la sensazione di averla già vista. New York è una città che ho visitato innumerevoli volte nei videogiochi, nel passato. È un posto che associo a personaggi come Max Payne, le Ninja Turtles e i Ghostbusters. Dopo averla guardata e sognata per anni, dopo un volo relativamente breve, ero finalmente lì, nel mondo reale e potevo riconoscere posti e situazioni che fino ad allora avevo visto solo su uno schermo.
La cosa più affascinante è che questa transizione dal videogioco alla New York del mondo reale è una perfetta metafora del motivo per cui mi sono recato lì. Dopo una breve visita alla sede dei Ghostbusters per motivi turistici, sono andato al PlayStation VR Spring Showcase di Sony per provare alcuni dei giochi più interessanti previsti per la piattaforma quest'anno.
Blood and Truth
Seguo lo sviluppo di Blood and Truth da parecchio tempo e non capisco come abbia fatto a non accorgermi che lo schema dei controlli prevede il movimento esclusivamente tramite teletrasporti. In aggiunta a questo, ho scoperto anche che il personaggio può raggiungere solo alcune location prestabilite in ogni livello. Di conseguenza, dopo il primo di tanti teletrasporti obbligatori durante la mia prova, la mia mente è tornata a Bravo Team e ho iniziato a sentirmi un po' triste.
Fortunatamente, la sensazione di sgomento è durata poco perché il ritmo dell'azione è cresciuto velocemente. Nel momento in cui ho preso al volo una granata e l'ho rilanciata ai nemici per farli esplodere in un glorioso effetto slow motion, tutti i terribili ricordi legati a Bravo Team sono scomparsi dalla mia testa.
Blood and Truth è stato sviluppato grazie ad un nuovo engine creato appositamente per i visori VR e, nonostante non ci sia la libertà di movimento che mi aspettavo, l'impressione generale è che siamo di fronte ad un ottimo gioco d'azione, molto curato, dal ritmo forsennato e con un paio di situazioni davvero mozzafiato.
Il livello del tutorial inizia con un breve interrogatorio che porta ad un flashback del nostro personaggio, Ryan Mark, del periodo trascorso nell'esercito. Dopo averci insegnato a caricare le armi, l'azione inizia a prendere ritmo e passa dal movimento su binari a quello basato sui teletrasporti. In un attimo ci troviamo a spostarci di copertura in copertura, sporgendoci di tanto in tanto per sparare in faccia ai cattivi che si avvicinano rapidamente.
In questi momenti di combattimento, è facile capire perché gli sviluppatori abbiano optato per questo schema di controlli, invece che lasciarci totale libertà di movimento. Con le limitazioni imposte dai controller Move, infatti, spostare Ryan da una copertura all'altra è molto più semplice con la sola pressione di un tasto. Tutto questo, inoltre, ci permette di ricaricare l'arma velocemente o, come ho detto prima, di prendere al volo una granata, in pieno stile "action movie".
La cosa fantastica di questo gioco è che non ci costringe a fare la stessa cosa per molto tempo. Dopo aver combattuto per raggiungere un amico tenuto in ostaggio e dopo averlo liberato dalle manette, fuggiamo insieme e attiviamo quella che viene definita una sezione 'run and gun'. In questo caso, la telecamera si muove in avanti autonomamente mentre Ryan corre a tutta velocità su una schiera di tetti. Senza doverci preoccupare dei movimenti, in questa parte del gioco, possiamo concentrarci unicamente sulla sparatoria, il che, finché la nostra mira sarà sufficientemente buona, ci darà l'impressione di essere gli eroi di un adrenalinico film d'azione.
La sezione finale della demo include un inseguimento ad alta velocità su una strada nel deserto. Il nostro alleato è alla guida mentre noi saremo impegnati a sparare agli pneumatici o ai passeggeri dei veicoli che cercheranno di speronarci.
Sarebbe stato bello avere la piena libertà di movimento in Blood and Truth ma, come suggerisce il trailer, sarà presente almeno un'opzione per far planare la telecamera da un punto all'altro dello scenario, al posto del teletrasporto istantaneo. Ad ogni modo, anche con quest'ultima opzione attiva, il gioco vi catapulterà da una scena d'azione all'altra (con qualche breve pausa di tanto in tanto per aggiungere profondità e sviluppo ai personaggi e alla storia). Avrete davvero l'impressione di essere i protagonisti del vostro personale film hollywoodiano.
Con una durata stimata di circa 7/8 ore di gioco e con tante sfide da completare e collezionabili da raccogliere, Blood and Truth sembra essere un'esperienza di qualità per PSVR. Non dovremo aspettare molto per scoprirlo, comunque: il gioco sarà disponibile a partire dal 28 maggio.
No Man's Sky: Beyond VR
Cercherò di essere il più breve e conciso possibile parlando di No Man's Sky: Beyond VR ma devo mettere in chiaro da subito una cosa: il semplice atto dell'esplorazione nel gioco è davvero un'esperienza incredibile. Il senso di ampiezza dell'universo e la meraviglia della scoperta già presenti nel titolo di base vengono esaltati dal VR e, onestamente, posso già vedermi a perdere ore ed ore della mia vita in un tour virtuale nelle infinite profondità dello spazio.
Visivamente, il gioco appare meraviglioso in VR e, a parte alcuni problemi di frame-rate e qualche sporadico fenomeno di stuttering, non ho notato downgrade in termini di qualità visiva. Il punto più alto della demo, per me, è stata la meccanica di modifica del terreno. Teletrasportarsi in una caverna e usare gli strumenti per scavare una via d'uscita è un'operazione semplice da eseguire ed è altrettanto entusiasmante, in VR. L'interazione con l'ambiente circostante mi ha fatto sentire come se fossi sempre ad un passo da una meravigliosa scoperta.
Dal punto di vista del comfort, ho giocato usando il teletrasporto ma mi è stato detto che si può passare ad un sistema di movimento tradizionale, se lo si desidera. Vorrei, inoltre, avvertire coloro che hanno meno esperienza con la realtà virtuale. Volare a bordo della vostra nave spaziale è qualcosa di impressionante ma il movimento è piuttosto estremo e potrebbe essere un po' eccessivo per i principianti. Anche io, ad un certo punto, mi sono sentito un po' in difficoltà quando ho dovuto utilizzare i controller Dual Move per gestire il joystick e i propulsori della nave, quindi posso facilmente immaginare che una tale intensità possa essere un problema per i neofiti.
In fin dei conti, ho giocato a No Man's Sky: Beyond VR per circa 15 minuti ma posso dire con sicurezza che si tratta di tutto ciò che abbiamo sempre voluto da questo titolo fin dal dayone. No Man's Sky Beyond VR arriverà come aggiornamento gratuito quest'estate e, ad essere onesto, non vedo l'ora di averlo tra le mani!
Everybody's Golf VR
La cosa più vicina al golf che ho fatto nella vita reale è stato quando mi sono ubriacato e ho giocato a Crazy Golf al Clarence Pier a Portsmouth durante una visita a mio fratello. Mi sembra di ricordare che ero abbastanza bravo ma credo fosse merito della birra perché quando ho giocato a Everybody's Golf, ero parecchio scarso. O almeno, lo ero all'inizio. Il motivo è che Everybody's Golf VR è molto facile da imparare, anche per i principianti. Immagino sia per questo che si chiama Everybody's Golf.
Fortunatamente, lo sviluppatore che mi ha guidato attraverso la breve demo del gioco è stato incredibilmente paziente. Dopo avermi spiegato per la quinta o sesta volta che avrei dovuto colpire la palla il più forte possibile le cose hanno iniziato a farsi più chiare per me e sono passato dal lanciare di continuo la palla nella foresta a eseguire un ottimo Birdie sulla seconda buca.
Impugnare un singolo controller Move con entrambe le mani per mimare la presa su una mazza da golf è stato abbastanza intuitivo e con la pressione di un solo tasto potevo passare da un ferro all'altro per scegliere il migliore in base alle situazioni. A questo punto potevo eseguire un qualsiasi numero di colpi di prova mentre il caddie mi dava consigli e suggerimenti. Alcuni indicatori virtuali posti vicino alla palla mi davano un'idea della potenza e della velocità raggiunte dai miei colpi e, quando ho avuto la sensazione di essere pronto, ho premuto un pulsante ed ero pronto a vibrare il colpo reale.
A giudicare dalla demo, Everybody's Golf VR sembra essere un titolo completamente statico, senza possibilità di movimento. Ciò significa che potrebbe essere la scelta perfetta per i giocatori VR di qualsiasi livello di abilità. Ho giocato in piedi ed era come trovarsi su un vero campo da golf ma c'era anche la possibilità di giocare seduti. Dal momento che la grafica è così brillante e colorata, sono rimasto un po' deluso dal fatto che venissi automaticamente teletrasportato sul punto di atterraggio della palla. Sarebbe stato molto più bello godersi una passeggiata rilassante lungo il percorso, ammirando il panorama secondo i miei ritmi ma, come si dice, il golf non è altro che un modo per rovinare una bella passeggiata.
Everybody's Golf VR arriverà sul mercato a giugno con tre diversi campi da 18 buche ciascuno.
Five Nights at Freddy's VR: Help Wanted
Five Nights at Freddy's VR: Help Wanted avrà un buon appeal su un certo tipo di persone e con "un certo tipo di persone" intendo gli streamer e i loro fan. Proprio come i precedenti episodi della serie, FNAFVR è colmo di jump scare e, come i capitoli passati hanno dimostrato, sarà davvero divertente vedere i nostri streamer preferiti che cercano di sopravvivere ad un'altra notte nella stanza di sicurezza della Pizzeria.
Personalmente ho giocato tanto ai giochi della serie FNAF ma, sfortunatamente, questa mia familiarità col franchise ha diluito parecchio l'effetto dei jump scare durante i tre livelli della demo. Non sto dicendo che il gioco non era spaventoso, anzi, potevo sentire chiaramente le urla degli altri giocatori alle prese con il titolo sullo showfloor. Ciò che voglio dire è che, anche con l'aggiunta del VR, i fan della serie che hanno giocato i titoli precedenti potrebbero avere un senso di déjà-vu.
Ma cosa devono aspettarsi, invece, le persone che non sono instancabili fan dell'horror? Beh, la transizione di FNAF dal 2D al 3D è stata meravigliosamente gestita dal team di Steel Wool Studios e il gioco appare fantastico. L'illuminazione inquietante combinata con dettagliati modelli di personaggi e ambienti contribuiscono a dare vita al mondo da incubo di Freddy Fazbear, mentre il fatto di doversi guardare attorno fisicamente in VR porta un ulteriore livello di terrore nel titolo.
Nel primo livello che ho giocato, mi sono ritrovato seduto nel familiare ufficio della sicurezza del primo FNAF anche se ora, invece di gestire il tutto tramite iPad, i pulsanti delle telecamere erano sul tavolo di fronte a me. Non solo ho dovuto sporgermi in avanti per premere i pulsanti con i miei controller Twin Move, ma ogni volta che uno di quei maledetti animatronic si avvicinava, dovevo anche girarmi fisicamente e premere i pulsanti sul muro per attivare le luci e le porte di sicurezza. Queste azioni da eseguire con tutto il corpo aiutano il giocatore a immergersi nella finzione del mondo di gioco e, di conseguenza, rende molto più reale e minacciosa la sensazione di essere pedinato.
Poco dopo ho dovuto accordare la chitarra di Bonnie il coniglio. Usando i controller Move dovevo avvicinarmi lentamente agli occhi di Bonnie e tirarli fuori prima di aprirgli la bocca e attivare il meccanismo interno. Oltre al fatto che il modello del personaggio di Bonnie appariva davvero enorme e imponente in VR, dovevo preoccuparmi del fatto che qualsiasi movimento errato poteva tradursi in uno scatto dei suoi denti metallici sulla mia mano. In sostanza era come giocare all'"Allegro Chirurgo" se quest'ultimo fosse stato inventato da Jigsaw dei film di Saw.
L'ultimo livello che ho potuto giocare mi chiedeva di aggiustare il sistema di ventilazione trovando la sequenza corretta di leve e pulsanti da premere. L'atmosfera generale era era molto tesa dai confini claustrofobici dell'impianto di ventilazione e dalla minaccia costante rappresentata da un animatronic dalle sembianze di un lupo che cercava di assalirmi ogni volta che mi giravo di spalle. Le animazioni di quella cosa erano davvero inquietanti soprattutto quando lo illuminavo con la mia torcia per costringerlo a ritirarsi nell'ombra. Era un minigioco abbastanza semplice, in realtà, ma l'originalità della presentazione l'ha resa l'unica sezione capace di darmi i brividi.
Five Nights at Freddy's VR: Help Wanted verrà lanciato sul mercato questo mese e sarà composto da circa 40 minigiochi in totale. Il titolo, infatti, include le versioni VR di tutti i giochi precedenti della serie insieme ad altre esperienze create appositamente per la compliation.
Trover Saves the Universe
Squanch Games, in caso non lo sapeste, è lo studio di sviluppo di Justin Roiland, uno dei creatori della serie Rick & Morty. Perciò, se quel tipo di humor sci-fi irriverente, volgare e di cattivo gusto è nelle vostre corde, Trover Saves the Universe è il titolo che fa al caso vostro.
Trover è un'esperienza più completa rispetto ai titoli precedenti di Squanch Games, come Accounting + e Rick & Morty: Virtual Rick-ality. Mi è stato detto che servono circa 6/7 ore per completarlo e, grazie alle 11.000 righe di dialogo e gli oltre 150 Power Baby collezionabili (sì, avete letto bene), dovrebbe essere anche parecchio rigiocabile.
Durante la mia prova, ho giocato i primi due livelli del gioco. Il primo, ambientato sul pianeta Chairopia, ci presenta l'antagonista, Glorkon che ha rubato i nostri due cani e li ha inseriti nelle sue cavità oculari per usare la loro essenza vitale e conquistare l'universo. Roiland non si smentisce mai. Gli altri personaggi che incontreremo sono Trover, un piccolo mostro viola che ha dei Power Baby al posto degli occhi e una cattiva etica del lavoro e il nostro protagonista, un nativo di Chairopia (pianeta chiamato in questo modo perché è illegale camminare sulla sua superficie e gli abitanti sono costretti a vivere sulle sedie).
Si tratta di un ottimo modo (per quanto bizzarro) di incorporare lo schema di controlli basato sui teletrasporti da seduti nella storia del gioco e, anche con il Dualshock 4, il tutto risulta assolutamente confortevole e piacevole da giocare.
Il secondo livello che ho potuto giocare mi ha dato un'indicazione più precisa dei contenuti del gioco nelle sezioni di combattimento, di piattaforme, di risoluzione enigmi e di raccolta oggetti. Tutto ciò che vi aspettereste da un platformer 3D, in fin dei conti, ma con un oscuro e disgustoso twist dietro ogni angolo, cortesia dalla folle mente di Justin Roiland.
Sotto il profilo dei controlli, il giocatore muove Trover e sé stesso grazie al DualShock 4. Uno dei due analogici controlla il nostro personaggio e la sua sedia e ci da la possibilità di teletrasportarci in punti prestabiliti della mappa di gioco. Con l'altro analogico, invece, muoviamo Trover con una visuale in terza persona, similmente a quanto visto in Astrobot ma senza telecamera fissa.
In qualità di platformer 3D, Trover Saves the Universe è un titolo abbastanza standard ma, fortunatamente, il gameplay viene glorificato da uno scenario originale e completamente fuori di testa e da personaggi davvero memorabili. I fan di Rick & Morty adoreranno questo nuovo titolo per VR ma, per gli altri, la presenza costante di questo humor bizzarro e malato potrebbe essere difficile da digerire. Personalmente posso dire di averlo adorato e non vedo l'ora di farmi investire dalla sua depravazione quando verrà rilasciato sul mercato, alla fine di maggio.
Concrete Genie
Se state seguendo lo sviluppo di Concrete Genie, saprete già che questo nuovo titolo sembra fantastico. Il gioco segue le vicende legate a un giovane ragazzo chiamato Ash che, dopo aver trovato un pennello magico che può portare i suoi scarabocchi nel mondo reale, inizia a dipingere bellissimi e vividi ritratti sulle mura della sua città.
La componente VR di Concrete Genie è accessibile fin dall'inizio ma è solo una piccola porzione del gioco piuttosto che una completa implementazione 3D nella storia principale. Ci sono due modalità VR disponibili: Free Paint che, come dice la parola stessa, ci permette di dare libero sfogo al nostro lato creativo ed Experience che, invece, è un tour di 45 minuti guidato dal genio Splotch che ci porta dal dipingere la superficie di un muro ad entrare fisicamente al suo interno per visitare la nostra creazione.
La modalità Experience è davvero affascinante e i brillanti colori al neon dei dipinti erano fantastici da vedere in VR ma temo che non sia sufficiente per catturare la nostra attenzione per molto tempo anche a causa del fatto che, in fondo, si tratta di dipingere degli asset pre-esistenti nello stage piuttosto che esprimere la nostra creatività. Usare il pennello per dipingere illuminare il cielo notturno con stelle e fuochi d'artificio è qualcosa di magico ma, a volte, sembra di utilizzare un rullo, invece che un pennello.
Adoro il fatto che sempre più giochi stiano provando a offrire porzioni in VR perciò vorrei fare i miei complimenti agli sviluppatori di Concrete Genie per aver speso del tempo per inserire un'esperienza VR così magica e brillante all'interno del loro gioco anche se, probabilmente, non ne avrebbero avuto bisogno. Detto questo, comunque, si tratta di un'implementazione piuttosto basilare che avrà un appeal molto limitato per i veterani della tecnologia VR che, con ogni probabilità, la abbandoneranno subito dopo che l'effetto del meraviglioso stile grafico sarà svanito. Coloro che apprezzano le esperienze zen in VR, invece, dovrebbero tenere d'occhio questa nuova modalità, inclusa gratuitamente nel gioco completo che uscirà sul mercato nel corso del 2019.
Marvel's Iron Man VR
L'ultimo gioco presente allo show era quello per cui avevo le aspettative più alte e, forse per questo, è stato anche il più deludente. Marvel's Iron Man VR è stato annunciato con un trailer durante il recente livestream State of Play di Sony e la risposta del pubblico è stata a dir poco tiepida. Sicuramente l'idea di utilizzare il PSVR per diventare Iron Man è allettante ma il trailer presentava la nefasta scritta "Not Actual Gameplay" che ha scatenato un'ondata di scetticismo tra coloro che desideravano impersonare Tony Stark.
Perciò, com'è davvero questo titolo? Beh, è un po' di più del semplice tiro a piattello visto nel trailer ma sembrano esserci troppi momenti scriptati in cui ci viene tolto il controllo dell'azione.
Fortunatamente la demo inizia alla grande con il giocatore che impersona Tony Stark impegnato a volare sul mare nei pressi della sua meravigliosa villa. Usando i due controller Move si possono mimare i propulsori posti sulle mani di Iron Man portando le braccia indietro per volare in avanti o muovendole sui lati per fluttuare sul posto. Ci sono voluti un paio di tentativi per imparare a virare bene ma, a parte questo, il tutto è abbastanza intuitivo.
È stato davvero fantastico sfrecciare tra archi di roccia e caverne e sono andato molto vicino a sentirmi un vero supereroe. Tuttavia, purtroppo, il gioco ci toglie presto la libertà confinandoci su una poltrona sull'aereo personale di Tony Stark costringendoci a girarci i pollici mentre assistiamo a una lunga scena colma di dialoghi. Badate bene, il dialogo è divertente e piacevole da seguire ma c'è qualcosa nelle sequenze dialogate in VR, in cui bisogna solo sedersi e ascoltare le persone che parlano, che mi annoia a morte.
Ad un tratto, finalmente, dei droni attaccano l'aereo e l'esplosione apre uno squarcio su un lato del velivolo. A questo punto parte una sequenza d'azione prolungata e adrenalinica che, però, ha molte luci e altrettante ombre. Volare attorno ad un aereo in fiamme nel cielo è un'esperienza assolutamente esaltante ma, mentre i droni mi attaccavano da ogni lato e io mi difendevo con i cannoni a repulsione posti sulle mie mani, il framerate crollava vertiginosamente. Spero davvero che sia un problema che possa essere risolto nella versione completa del gioco perché l'instabilità del framerate in VR conduce rapidamente alla nausea.
Il gioco, inoltre, soffre di alti e bassi anche nel comparto visivo: le location come l'interno dell'aereo di Tony sono super dettagliate e fedeli al trailer d'annuncio mentre quelle all'esterno appaiono abbastanza semplici e i droni nemici inseriti con il copia-incolla risultano tutt'altro che ispirati. Inoltre, come succede spesso in giochi in cui al posto di un paio di mani fluttuanti viene inserito il modello del personaggio completamente renderizzato, le braccia di Tony assumono pose piuttosto strane quando la PlayStation Camera non riesce a tracciare bene il movimento dei controller Move. Tutto questo è davvero poco entusiasmante.
Marvel's Iron Man VR non ha ancora una data di uscita precisa ma dovrebbe arrivare sul mercato durante quest'anno. La speranza è che gli sviluppatori abbiano abbastanza tempo per ripulire e migliorare il gioco perché, per quanto volessi apprezzarlo, c'è davvero poco di cui meravigliarsi, al momento.