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POCO F4 GT Recensione, giocare al massimo senza spendere troppo

Prestazioni top, schermo SuperAmoled HDR 10+120Hz, a un prezzo aggressivo.

POCO ha lanciato oggi sul mercato l’F4 GT, un nuovo smartphone top di gamma che ha la missione di fornire prestazioni ed un’esperienza top nel gaming a un prezzo aggressivo. Il nuovo smartphone è il successore dell’F3 GT, di cui va a migliorare numerosi aspetti, uno su tutti il processore. Il cuore pulsante è infatti lo Snapdragon 8 Gen 1 di Qualcomm, un SoC avanzato che offre numerose feature e si può considerare il system on chip più potente disponibile su ecosistema Android. Abbiamo ricevuto in anteprima un sample dal produttore e lo abbiamo testato per circa una settimana.

Prestazioni al top dicevamo in apertura. Il modulo CPU è un octa-core che integra un core primario basato su architettura ARM Cortex-X2 e frequenza massima di 3 GHz che viene usato per le operazioni più intensive. Poi abbiamo tre core performance basati su Cortex- A710 con clock massimo di 2,5 GHz, e infine abbiamo quattro core a basso consumo basati su Cortex-A510 con clock massimo di 1,8GHz. La GPU è la Adreno 730. Queste specifiche permettono al SoC di fornire un +20% e +30% di prestazioni rispettivamente per CPU e GPU rispetto all’ex top di gamma Snapdragon 888, consumando al contempo il 30% in meno.

Al SoC sono abbinati moduli di velocissima LPDDR5 da 6400Mbps e storage UFS 3.1, per un multitasking molto spinto che consentono caricamenti di app e file fulminei e riduzione al minimo di lag e stuttering. Il telefono è disponibile in due varianti: 8/128GB e 12/256GB. Noi abbiamo testato quest’ultima e possiamo anticiparvi che la RAM non si satura praticamente mai. Se poi si attiva l’estensione aggiungendo tre gigabyte di RAM virtuale, restare a secco è letteralmente impossibile.

Potenza però significa anche calore e sappiamo bene da altri dispositivi che lo montano, che questo è un SoC che scalda parecchio e può facilmente andare incontro a throttling in seguito a surriscaldamento. Per evitare il problema, POCO ha brevettato un sistema di raffreddamento multistrato denominato LiquidCool Technology 3.0. Integra diversi strati formati elementi come grafite, grafene, rame e camere di vapore atte ad aumentare la superficie dissipante, che arriva così a un totale di 20018mm2,, un primato nell’intero settore. Questo sistema previene il surriscaldamento anche durante la carica, che alla massima potenza viaggia a 120W. La suddivisione della batteria in due moduli aiuta in tal senso.

La scocca è molto accattivante.

Per quanto riguarda forma e aspetto, F4 GT s’ispira al design delle auto sportive e/o tecnologie aliene. Il metallo satinato del back cover presenta delle serigrafie che richiamano infatti quelle delle auto da corsa, design accattivante e stiloso che risulta particolarmente evidente nelle colorazioni Cyber Yellow e Knight Silver. Sui bordi della scocca troviamo i classici tasti volume e accensione, il carrellino che ospita due SIM 5G, i microfoni, quattro altoparlanti e, la vera particolarità, due tasti dorsali da utilizzare per i giochi come classici L1/R1, che possono essere bloccati o sbloccati con una semplice chiusura magnetica. Il sensore di impronte digitali è situato sul lato destro ma manca il jack 3.5mm per cuffie; in dotazione troviamo però un adattatore da USB-C a jack.

Passando al display, abbiamo una copertura Gorilla Glass Victus e, cosa positiva, una pellicola protettiva già applicata a difesa del generoso SuperAmoled flat DotDisplay da 6.67” con risoluzione FHD+, aspect ratio 20:9, 395ppi e refresh di 120Hz (regolabile o adattivo). Abbiamo il supporto all’HDR10+ con luminosità 800 nits, un contrasto di 5 milioni e fino a 1,07 miliardi di colori riproducibili con piena copertura della gamma DCI-P3. La reattività dei comandi è assicurata da un touch sampling rate di 480Hz. Con queste specifiche il POCO F4 GT è veramente bello da vedere: i neri sono profondi, la luminosità molto buona anche al sole, e la fedeltà dei colori decisamente valida nell’ambito fotografico nonché nella riproduzione di contenuti multimediali, grazie anche a un HDR particolarmente riuscito.

La batteria è, come dicevamo, composta da due moduli che lavorano in tandem per un totale di 4700MAh. Non è un valore da primato: ad esempio sul POCO M4 abbiamo un’unità da 5000MAh che in abbinamento a un SoC meno assetato di corrente garantisce maggiore autonomia. Ma con una ricarica ultrarapida da 120W, questo non rappresenta più un problema e una ricarica completa (da 0 a 100%) richiede appena diciassette minuti.

POCO ha lavorato molto bene anche nel comparto audio. A bordo abbiamo un DAC hi-res che garantisce suoni precisi e musica senza distorsione tramite altoparlanti o in cuffia. A bordo troviamo quattro speaker con woofer e tweet separati, disposti per sfruttare al meglio l’orientamento orizzontale e c’è anche il supporto al Dolby Atmos. Per quanto riguarda l’audio wireless, abbiamo l’ultimo standard BT 5.2 e il supporto ai codec SBC, AAC, aptX, aptX HD di Qualcomm e LDAC di Sony (che è al momento il migliore con 990 kbps a 32-bit/96kHz). Ciò significa che potrete accoppiare cuffie e auricolari di alto profilo e beneficiare dei codec HD per godere di tracce audio ad alto bitrate per la massima qualità del suono con servizi come Amazon Music Unlimited e Tidal, ma anche di godere appieno di tracce FLAC loseless riprodotte dalla memoria di storage.

Qualche informazione tecnica.

Il comparto fotografico non è chiaramente uno dei focus di questo telefono: troviamo quindi un buon sensore ma non il migliore sul mercato (Sony IMX686), che governa una configurazione a tre moduli: principale da 64MP e apertura f/1.9, secondario da 8MP grandangolare f/2.2 120° e Macro da 2MP e apertura f/2.4. Per quanto riguarda la camera frontale, il sensore è un Sony IMX596 da 20MP. Vengono fuori foto decenti in condizioni di buona illuminazione, ma è evidente che non siamo di fronte a un camera phone. Quindi se uno dei vostri passatempi è uscire a far foto, dovreste orientarvi su altri modelli. Buona invece la dotazione video, con un massimo di 4K60, slow motion fino a 960fps e altre modalità di ripresa votate al pubblico più giovane.

A questo punto, la nostra recensione si sposta sull’aspetto più interessante per noi e per i nostri lettori, ovvero quello del gaming. Con un dispositivo con queste caratteristiche, ci aspettavamo un’esperienza gaming senza compromessi, e possiamo dire di non essere rimasti affatto delusi. Abbiamo avviato i nostri test iniziando con la nostra solita suite di benchmark, iniziando da 3DMark. Nel test Wildlife abbiamo ottenuto 9978 punti, un punteggio superiore rispetto al 98% degli altri smartphone; in Wildlife Extreme abbiamo totalizzato 2256 (superiore al 78% dei telefoni in database), mentre in Slingshot Extreme il punteggio è andato letteralmente fuori scala.

Geekbench è un software che valuta le prestazioni del processore, e abbiamo ottenuto 1253 e 3650 punti, rispettivamente nei bench single e multicore. PCMark ha diversi benchmark integrati: Work 3.0 valuta le prestazioni generali del telefono eseguendo dei task tipici dell’uso quotidiano, come web browsing, editing di testi, foto e video, ed abbiamo ottenuto 13245 punti. Il test Storage 2.0 valuta la velocità dell’eMMC: abbiamo ottenuto uno score di 27717 e velocità di lettura e scrittura sequenziali rispettivamente di 1317MB/s e 1217MB/s, mentre per le random pari 30,9MB/s e 39MB/s. Davvero niente male. Il test integrato per la batteria simula un uso normale e misura lo scaricamento dal 100% al 20%: con luminosità di 200cd/m2 il test si è completato in 27 ore.

A questo punto siamo passati ai giochi veri e propri. Abbiamo testato diversi titoli pesanti e in voga come Call of Duty Mobile, Modern Combat 5, PUGB Mobile e Genshin Impact. Sono giochi avanzati che permettono anche di regolare la qualità grafica e scaricare texture ad alta risoluzione. Abbiamo testato i giochi alle rispettive impostazioni massime e abbiamo monitorato la situazione tramite il tool di sistema Game Turbo. Questo permette di mandare il SoC alla massima potenza e di monitorare utilizzo CPU, GPU e FPS. Un tool utile ma non completo come quello che troviamo per esempio nei ROG Phone.

I tasti dorsali fisici sono un grande aiuto in-game.

In PUBG, con texture UltraHD, abbiamo ottenuto frame-rate molto vicini ai 60fps, con qualche calo solo nelle situazioni più concitate e le temperature sono rimaste sempre sotto controllo. Call of Duty Mobile supporta i 120Hz, quindi il gioco è in grado di renderizzare fino a 120fps. Nelle nostre prove, però, il frame-rate oscillava tra i 60 e i 100fps, ma il SoC era raramente impegnato al massimo, e questo suggerisce una scarsa ottimizzazione. E i racing? Anche qui esperienze impeccabili ottenute con Real Racing 3 e NFS No Limits che supporta il gameplay a 120Hz con il gioco.

L’audio non è da meno. I quattro speaker con tecnologia Dolby Atmos garantiscono un suono potente e definito. Se si gioca con le cuffie wired, il DAC di buon livello garantisce una buona resa e i codec avanzati garantiscono audio di qualità e senza troppi ritardi con cuffie Bluetooth. Abbiamo inoltre un microfono dedicato al gaming situato nella parte superiore quando si tiene il telefono in orizzontale, che contribuisce a farci sentire chiaramente senza bisogno di utilizzare headset.

La cosa importante che abbiamo riscontrato e che occorre sottolineare, è che il calore viene dissipato molto bene e ce ne si accorge non solo dai monitor della temperatura, ma anche dal fatto che il dispositivo si scalda uniformemente lungo la scocca, evitando di accumularsi punti caldi (SoC, RAM e chip Wi-Fi). Ne consegue che la frequenza operativa rimane sempre alta e quindi le prestazioni sono costanti nel tempo. In altri smartphone che montano lo Snap 8 Gen 1 capita che la luminosità si riduca al minimo per protezione, rendendo impossibile il gaming in posti illuminati, ma qui non ci è mai capitato. Bisogna però anche ricordare che non siamo ancora nella stagione più calda.

Durante il gaming la batteria si consuma più velocemente, ma con la ricarica ultrarapida non è un problema, e poiché il chip quick charge sta nel caricatore, giocare sotto carica non causa ulteriori surriscaldamenti. Oltretutto, il sistema di attacco a L del cavo di ricarica consente di giocare sotto carica mantenendo un’impugnatura comoda.

Game Boost ci dà le telemetrie durante il gioco. Qui vediamo COD Mobile andare a 82fps senza impegnare troppo il SoC.

Nell’uso quotidiano, questo POCO F4 GT è molto performante e consuma anche poco. Poiché raramente le normali app impegnano al massimo questo SoC, la CPU rimane quasi sempre in modalità risparmio energetico e questo in abbinata allo schermo SuperAmoled consente ottimi consumi per un top di gamma e di conseguenza grande longevità, che nell’uso normale arriva tranquillamente a un giorno e mezzo. La navigazione sul web e sui social è veramente piacevole: estremamente fluida e scorrevole grazie a prestazioni, alto refresh e qualità dello schermo. I tasti dorsali si possono personalizzare anche per operazioni non gaming come scatto fotocamera o registrazione video, cosa molto ma molto utile nel quotidiano.

Ricezione e connettività mobile sono ottime grazie al doppio supporto 5G simultaneo sia per voce che gaming, mentre il WiFi 6E con frequenza fino a 6GHz ha un’ottima portata grazie anche a un’antenna interna dedicata. Inoltre, si può lavorare in tandem con le frequenze 2,4 e 5Ghz e con le due sim 5G formando un unico ecosistema coeso a quattro reti per la massima resa e nessun momento di disconnessione e perdita di dati. Nei nostri test con Iliad in centro a Palermo, abbiamo raggiunto 145Mb/s in download, ma il test è indicativo e potrebbe variare da zona a operatore. Il WiFi copre invece senza problemi la velocità gigabit.

Quindi tutto rosa e fiori? Rispetto agli altri top di gamma qualche lacuna c’è: del modulo fotocamera non al top ne abbiamo parlato così come mancano anche certificazioni IP67 ed espansione di storage. Ma questo viene ampiamente bilanciato dal prezzo: la vera arma del POCO F4 GT è il prezzo: in vwendita dal 26 aprile a partire da €599 per la versione 8/128 e €699 per quella 12/256. Ma non è tutto: acquistando una Early Bird, ovvero essendo i primi acquirenti fino al 29 aprile, si potranno risparmiare ben €100 su ogni variante. A questo prezzo è veramente difficile trovare prodotti votati al gaming così completi e performanti. Uno schermo di questo calibro, audio con Dolby Atmos e altre chicche garantiscono un’ottima esperienza d’uso generale. Se il vostro principale scopo è il gaming senza compromessi e divorate serie TV a letto o sul treno, POCO F4 GT potrebbe quindi essere il top di gamma “economico” che fa per voi.