Fanatec Podium Steering Wheel Porsche 911 GT3 R - recensione
Dopo le basi, iniziano ad arrivare i volanti dedicati alla linea Podium di Fanatec.
Anche se appartengono alla fascia altissima del mercato, le periferiche di Fanatec non mancano di catturare l'attenzione dei consumatori per le loro caratteristiche tecniche e costruttive. Dopo aver recensito qualche mese fa la base Direct Drive dell'azienda tedesca, siamo qui quest'oggi a proporvi un prodotto pensato proprio per questo nuovo ecosistema. È infatti vero che molte periferiche del catalogo Fanatec possono essere utilizzate anche sulle nuove basi Podium, ma è altrettanto vero che alcuni volanti sono stati progettati per funzionare solo se sono collegati a una di queste nuove basi.
È il caso di questa Podium Steering Wheel Porsche 911 GT3 R in versione Suede (è presente anche una variante con lo sterzo ricoperto in similpelle) che monta due dispositivi separati: il Podium Button Endurance Module e l'Advanced Paddle Module. Su questi due device si concentrerà la nostra recensione visto che il primo è un inedito per il catalogo Fanatec, mentre il Paddle Module è invece già sul mercato già da qualche tempo e non avevamo mai avuto modo di metterci le mani sopra.
Ma andiamo con ordine e veniamo al volante non appena tolto dalla confezione: a tale argomento abbiamo dedicato un unboxing molto completo che mette in risalto le caratteristiche tecniche e costruttive di volante, dell'hub presente sulla parte posteriore e dei due moduli installati. L'abbiamo detto nel video e vale la pena ribadirlo: la qualità costruttiva è eccezionale sotto tutti i punti di vista tra metallo e plastiche curate in ogni minimo dettaglio. Se prendessimo questo volante e lo installassimo per scherzo all'interno di una Porsche GT3, solo un attento osservatore potrebbe dire che si tratta una periferica di gioco. La qualità stellare dei materiali, fa il pari con i contenuti tecnici offerti dalle possibilità offerte proprio da button e paddle module.
Il primo è essenzialmente una variante dell'Universal Hub che avevamo visto in azione sulle nostre pagine qualche anno fa, senza la possibilità di orientare i tasti, essendo stato specificamente progettato per questo modello di volante su licenza Porsche. Oltre a un display a cristalli liquidi nella parte centrale con indicazioni su marcia, velocità, distacchi e posizioni, presenta una ricca selezione di tasti e manettini: ben dieci pulsanti, cinque per lato, liberamente assegnabili, a cui si aggiungono un dpad a quattro vie e un controller completamente analogico a 360°. Entrambi fungono anche da tasti portando il totale di pulsanti a dodici. Ma non è finita qui: sono presenti anche dueinterruttori on/off a due posizioni ideali per tergicristalli, fari o comunque funzioni utilizzate meno spesso del solito.
Per gli appassionati del maggiore realismo possibile sono infine presenti due manettini a dodici posizioni perfetti per valori come traction control, mappature motore o ABS. Il feeling complessivo di tutte le attivazioni è ottimo, con i pulsanti di dimensioni più ampie del solito rispetto agli standard di Fanatec e con un clic decisamente percepibile. La resistenza dei due manettini è notevole e ogni scatto della rotazione è immediatamente percepibile richiedendo una presa molto salda di pollice e indice per effettuare il movimento in un senso o nell'altro. I due interruttori verticali sono altrettanto percepibili ma lo scatto e meno netto, per quanto tranquillamente avvertibile.
Nella parte superiore è integrato un display a cristalli liquidi che mostra una serie di informazioni direttamente dal gioco come velocità, marcia, posizione, distacchi e così via. È possibile ciclare tra cinque menu differenti a seconda del gioco supportato o del gusto personale della disposizione delle informazioni. Il tempo di aggiornamento con quanto avviene a schermo è praticamente istantaneo e va rimarcata l'ottima qualità del display che anche se di ridotte dimensioni è assolutamente leggibile anche in condizioni di abbondante illuminazione; al buio i cristalli liquidi in bianco risaltano alla perfezione. A corredo del display troviamo un contagiri a led nella parte superiore e due triplette di led laterali con indicazioni sulle bandiere in gara, molto utile per i più distratti abbonati alle penalità.
Passando alla parte posteriore, la completa configurazione in metallo del Paddle Module Podium conferma un prodotto fatto per durare chissà quanto tempo. Le leve sono ben sei, tre per parte: ce ne sono due con attivazione magnetica di dimensioni generose pensate per il cambio a cui si aggiungono altre due palette di dimensioni inferiori nella parte superiore a cui assegnare altri valori come per esempio la ripartizione di frenata. Una regolazione che su piste molto complesse può essere variato di frequente: questa soluzione permette di non togliere le mani dal volante ed andare ad armeggiare sulla parte frontale, un aspetto su cui torneremo più tardi.
Buon ultime abbiamo due levette a controllo analogico: queste sono pensate per essere configurate come una frizione aggiuntiva da controllare con le mani. Si tratta di una soluzione derivata dalle moderne Formula 1 per permettere ai piloti una sensibilità migliore nello stacco della frizione alla partenza, grazie anche alla possibilità di attivare il bite point della frizione stessa ed evitare il pattinamento o di affogare il motore con un rilascio troppo repentino o troppo lento. In entrambi i casi queste funzionalità sono garantite dal menu digitale di configurazione integrato nel volante accessibile tramite il menu di Fanatec.
Il cuore di button e paddle module è rappresentato dalle possibilità di configurazione offerte dal software di Fanatec che installa un menu di configurazione dedicato a queste due periferiche. Qui, oltre ai valori standard di configurazione del Direct Drive (angolo di sterzata, vari valori di force feedback, linearità, damper, inerzia, frizione, e così via) ci sono due sottomenu dedicati alla configurazione dei manettini del modulo frontale e dello shifter nella parte posteriore. Nel primo caso è possibile gestire in quattro modi diversi il modo in cui i due manettini dialogano con il sistema. In modalità Automatica vengono rilevate le impostazioni direttamente del simulatore e adattate ai due manettini assegnati.
In modalità "encoded" e "pulse" il modulo invia un segnale al gioco di scalare verso l'alto o verso il basso il valore predefinito per quella regolazione con un singolo impulso. L'impostazione "Constant" gestisce invece le dodici posizioni mostrate graficamente sul manettino inviando un impulso costante al simulatore proprio con il valore prescelto.
Alle due levette analogiche è possibile assegnare impostazioni separate per quanto riguarda le funzionalità con una mappatura indipendente degli assi oppure assegnare la stessa opzione a entrambe. Sono disponibili dei preset che in automatico le configurano con funzionalità di freno/acceleratore, di frizione/freno a mano ma il vero valore aggiunto è rappresentato dalla configurazione del bite point della frizione che permette appunto di andare a fare una rifinitura del punto di stacco per adattarlo di volta in volta ad ogni vettura e alla potenza a disposizione. Vale la pena citare anche la configurazione acceleratore/freno per chi ha delle disabilità motorie e fino ad oggi non ne ha avuto la possibilità di sperimentare un volante con un completo controllo analogico dei pedali.
Dal punto di vista delle funzionalità i due moduli sono quindi un concentrato di opzioni in grado di soddisfare le esigenze degli appassionati di giochi di guida che necessitano di numerose possibilità di attivazione. La tastiera del modulo mostra la definizione endurance per indicare proprio il numero di tasti necessari alle GT per pilotare molti dei dispositivi di bordo relativi alla complessità delle GT moderne nelle gare di durata. La nostra prova su strada si è svolta con Assetto Corsa Competizione: Se controllo trazione, ripartizione di frenata e ABS sono valori tutto sommato standard per molte auto da corsa, il simulatore Kunos ha introdotto tutta una serie di nuove attivazioni legate alla mappatura motore, al traction control secondario, al menu multifunzione e per non parlare di fari, tergicristalli e numerose altre funzioni che normalmente dovrebbero essere deputate alla tastiera o ad una button box dedicata. Tutte funzioni presenti anche in altri simulatori come Iracing o rFactor 2 e che quindi richiedono un accesso veloce senza staccare gli occhi dal volante o comunque a portata di dita per chi gareggia con un visore.
Nelle nostre ore su Competizione il Podium Steering Wheel Porsche 911 GT3 R dotato di Endurance e Paddle module si è comportato in maniera eccellente: il volante è di dimensioni standard per una vettura GT e permette un ottimo controllo senza esagerare con i movimenti, anche se chiaramente non ha la stessa compattezza di un volante formula che è ancora più diretto. La comodità è garantita dall'alcantara che lo ricopre, anche se alle lunghe, in particolare durante l'estate, con il sudore potrebbe comprimersi e rovinarsi. Esiste sul sito Fanatec la versione con il volante in similpelle con le stesse caratteristiche dalla presa più dura ma in grado di dare meno problemi sulla lunga distanza.
Per quanto concerne l'ergonomia della tastiera, non siamo di fronte a un volante formula molto compatto, quindi scordatevi di poter raggiungere la maggioranza dei pulsanti con il pollice senza staccare le mani, perché solo i due tasti più vicini alle razze nella parte superiore e inferiore sono accessibili oltre al Dpad e alla levetta analogica. Per tutti gli altri è necessario staccare le mani e portarle in posizione per eseguire l'attivazione, aspetto ancora più impegnativo per chi corre con un visore. Questo aspetto è bilanciato dall'ergonomia del paddle module: tutte le levette sono facilmente raggiungibili: se quelle del cambio sono a portata di dita, sorprende il fatto di non fare nemmeno tanta fatica ad attivare le due più piccole nella parte frontale, così come le due levette analogiche, gestibilissime usando l'anulare della mano destra e sinistra.
Nel complesso, siamo di fronte a un altro piccolo capolavoro di Fanatec: posto che i due moduli, insieme all'hub Podium sono acquistabili separatamente dal volante in questione scegliendo uno di quelli compatibili sul vasto catalogo Fanatec, non ci sono dubbi: la nomea di Fanatec per la produzione di hardware di alta qualità prosegue anche con questa nuova linea Podium pensata per chi ha molti soldi da spendere e vuole un prodotto che ormai sconfina nella categoria delle periferiche professionali. Sicuramente, non è un volante per tutti: per correre ad alti livelli ci sono soluzioni decisamente meno costose e con meno funzionalità, a cui si può sopperire con button box tutto sommato più economiche. Chi esige comodità e raggiungibilità dei tasti mentre corre o chi è un formulista incallito, avrà sicuramente meno da chiedere a questo genere di prodotto rendendo la spesa decisamente superflua.
Ma per chi adora le GT e non vuole badare a spese, visto che 650 euro non sono proprio bruscolini, il Podium Steering Wheel Porsche 911 GT3 R si conferma uno dei volanti più azzeccati del catalogo dell'azienda tedesca, caratterizzato da una qualità costruttiva e le funzionalità al top, oltre che i contenuti a livello di driver, che non lasciano molti dubbi su quale dovrebbe essere il prodotto da portarsi a casa per chi monta una base Direct Drive come il Podium DD1 o DD2.