Pokkén Tournament DX - recensione
I Pokémon scendono in campo per il secondo round, sulla nuova console ibrida di Nintendo.
Nintendo Switch sta facendo faville sin dal suo lancio, con le scorte di console che puntualmente si esauriscono negli store fisici e digitali di tutto il mondo (soprattutto in Giappone). La rivoluzionaria console ibrida portatile/casalinga non sarà potente quanto le rivali, ma piace agli utenti, incuriosisce, e rappresenta sicuramente un'occasione per Nintendo di redimersi dal flop di Wii U, la precedente console casalinga della casa di Kyoto che non è riuscita a conquistare pubblico, pubisher e critica.
E così, Nintendo Switch rappresenta (con i suoi 5 milioni di pezzi già piazzati in pochi mesi globalmente) per Nintendo l'occasione di riproporre i titoli che su Wii U non hanno potuto raggiungere l'audience che meritavano, produzioni degne di nota che sono passate quasi inosservate per via dello scarso interesse verso una console considerata già a metà del suo ciclo vitale praticamente morta. Quindi, dopo Mario Kart 8 Deluxe, Nintendo ripropone Pokkén Tounrament DX, versione migliorata e arricchita del crossover tra Pokémon e Tekken uscito su Wii U nel 2016.
Pokkén Tournament per Wii U non brillava certo per quantità e varietà dei contenuti: il gameplay era solido ed offriva una componente strategica niente male, ma mancava della profondità necessaria a un titolo di punta che viene venduto a un prezzo premium. La versione DX per Switch tenta di rimediare a queste lacune, offrendo una varietà di nuovi contenuti che mirano ad attrarre sia i possessori della versione Wii U, che soprattutto i nuovi utenti.
Innanzitutto, cresce il roster dei combattenti, che si arricchisce dell'inedito Decidueye, un temibile mostriciattolo pennuto in grado di scoccare letali dardi di luce. Inoltre, ci sono altre quattro creature provenienti dalla versione arcade che si aggiungono alla lista dei Battle Pokémon, trattasi di Darkrai, Empoleon, Croagunk e Scizor. Novità anche per quanto riguarda i Pokémon di supporto, le creature a nostra disposizione durante le battaglie e selezionabili dopo la scelta del lottatore. Si aggiungono al cast anche Litten e Popplio, due degli starter dei best seller per Nintendo 3DS, Pokémon Sole e Luna.
Sul fronte delle modalità, la novità più palpabile è rappresentata dall'inedita Lotta a Squadre, uno scontro 3vs3 in cui sarà fondamentale l'approccio strategico, in quanto i vari tipi di Pokémon possono essere più o meno efficaci contro quelli di natura diversa. Nuovi anche gli Incontri di Gruppo, una sorta di sistema di lobby che ci permetterà di scontrarci contro avversari con determinati livelli di abilità e con regole di lotta personalizzate.
Un sistema di replay permetterà di migliorare la nostra abilità nella lotta rivedendo non solo i match sostenuti da noi stessi, ma anche quelli dei giocatori da tutto il mondo: potremo infatti cercare tramite un browser i replay in base a vari parametri come ranking, tipo e nome del Pokémon. Ad arricchire il calderone delle modalità, giungono anche le Sfide Giornaliere, che ci proporranno ogni giorno nuove missioni nella forma di lotte sotto particolari condizioni ogni volta differenti, che se superate ci daranno come ricompensa dei punti abilità da assegnare ai Pokémon da battaglia, ed oggetti cosmetici per personalizzare il nostro avatar nell'apposita sezione del menu.
Ma il più grande plusvalore di Pokkén Tournament DX, rispetto alla prima versione Wii U, è insita nelle caratteristiche stesse della console, che grazie alla sua natura ibrida e alla possibilità di giocare in multiplayer locale sia con due Joy-Con ed una console, sia tramite la connessione wireless con più console, permette veramente di sfidare i nostri amici in qualsiasi momento, a casa davanti alla TV in modalità dock, oppure in mobilità a casa di amici, al parco, in auto, in aereo o sul treno, e via dicendo. E per chi volesse cimentarsi in sfide serie, ci sono sempre i match multiplayer online, con partite classificate (e non) che ci permetteranno di scalare le leaderboard mondiali.
Ovviamente, tutte le feature già presenti nella versione Wii U del gioco rimangono, quindi troveremo nuovamente la Lega Ferrum, che ci permetterà di avanzare in una carriera a giocatore singolo. Questa si suddivide in quattro sezioni: Croma, Rossa, Blu e Verde, in ordine decrescente di abilità.
Disputando gli incontri del Torneo e classificandoci primi potremo affrontare un esame di qualificazione che se superato ci permetterà di avanzare di lega. Anche in questa modalità, la versione DX per Switch presenta delle novità. In particolare, è stato aggiunto un nuovo tabellone delle missioni da completare durante le lotte per sbloccare premi di varia natura e valore. Questa caratteristica servirà a rendere il tutto meno scontato e noioso.
Per quanto riguarda il gameplay, tutto rimane pressoché invariato rispetto al titolo per Wii U. Le meccaniche di combattimento sono abbastanza intuitive e basterà meno di un'oretta per imparare le tecniche di base, e qualcosa in più per prendere dimestichezza con le power move. Tutto si basa sulla triangolazione attacchi di base, prese e contrattacchi, che dominano l'una sull'altra in modo simile al gioco della morra cinese.
Ma per vincere contro gli avversari più tosti occorrerà riempire in fretta la barra di Risonanza ed entrare in tale modalità che ci garantirà bonus di attacco e difesa e ci darà accesso all'Ultra Attacco, una mossa devastante utilizzabile una sola volta durante l'intero match. Grande enfasi è posta sui Pokémon di supporto, evocabili durante lo scontro a darci man forte disturbando l'avversario mentre scegliamo l'approccio più adatto per attaccare.
Passando all'aspetto tecnico, l'originale Wii U girava a una risoluzione interna di 960×720, mentre DX vede un aumento a 1280x720, la risoluzione nativa dello schermo del tablet. Modelli, effetti e texture rimangono invariati, ed abbiamo ancora la totale assenza di post-processing anti-aliasing (qualcosa a cui gli utenti Nintendo ormai dovrebbero però essersi abituati), ma abbiamo almeno un miglioramento nel filtraggio delle texture, che assieme all'incremento (seppur lieve) della risoluzione, aiuta a rendere l'immagine più nitida. La maggior potenza di Switch permette anche un gameplay fluidissmo a 60fps fissi, in contrasto coi cali nella sfera dei 50fps che si verificavano sulla precedente console fissa Nintendo.
Pokkén Tournament DX viene venduto a prezzo pieno, e anche se si tratta di una versione arricchita del titolo già uscito su Wii U, rappresenta sempre un qualcosa di già visto. Le novità rispetto alla precedente versione certamente ci sono, ma potrebbero non essere sufficienti ad invogliare i già possessori della versione precedente a ributtarsi nella mischia sulla nuova console. Diversamente, il titolo si presta perfettamente a schermaglie in locale e online all'insegna del divertimento per tutti i nuovi giocatori, specialmente per gli appassionati di Pokémon (in fin dei conti si tratta del primo gioco di Pokémon per la nuova console).
Vista anche la penuria di picchiaduro per Switch, Pokkén Tournament DX arriva sul mercato al momento giusto, e grazie alla base d'installazione in repentina crescita della nuova console si presta come un titolo che può soddisfare una buona fetta di utenti competitivi e non, cosa che non era sicuramente riuscita a Nintendo su Wii U.