Prince of Persia: le Sabbie Dimenticate
Ritorno alle origini.
I pochi e distanti checkpoint, inoltre, fanno capire chiaramente che sarà spesso necessario ripetere le stesse sequenze di salti, corse sul muro, volteggi alla sbarra e scontri con gli scheletri per morire esattamente nello stesso punto del tentativo precedente. Ovviamente queste impressioni derivano dal fatto che siamo stati subito gettati all'interno di alcuni livelli avanzati del gioco, quindi è possibile che tutto risulti più fluido e normale dopo esser migliorati passando attraverso una difficoltà graduale.
A questo si aggiunge il fatto che la doppia sfida di tempismo e osservazione arrivi in un periodo in cui gran parte dei giochi viene accusata di essere troppo semplice. Forse una telecamera più flessibile e qualche indizio in più si renderanno necessari per evitare che la gente passi più tempo sulle guide online che davanti al gioco vero e proprio.
La chiave per legare la complessità al divertimento è il set di abilità del Principe. Il riavvolgimento istantaneo dell'azione ritorna direttamente da Le Sabbie del Tempo, anche se leggermente modificato (ora si viene automaticamente riportati all'ultimo punto sicuro), ma l'atletico protagonista può anche controllare gli elementi.
Queste abilità soprannaturali si sbloccano andando avanti col gioco, e possono essere usate in combattimento per scatenare devastanti tornado sui nemici, o nelle fasi esplorative, congelando per un breve periodo di tempo dei getti d'acqua per ottenere punti d'appoggio temporanei, per esempio.
Ecco cosa intendiamo quando parliamo di complessità. Sarà necessario memorizzare combo incredibili come, per esempio, correre su un muro, saltare al momento giusto per raggiungere la sporgenza seguente prima di cadere, saltare di nuovo mentre si è ancora in movimento attivando al tempo stesso il potere congelante per trasformare un getto d'acqua orizzontale in un'asta a cui aggrapparsi, e infine volteggiare verso la salvezza. Lasciare anche un solo tasto al momento sbagliato può portare alla morte. Si tratta di una sfida impegnativa per la memoria, i riflessi e la coordinazione.
I poteri elementali si sposano perfettamente con i combattimenti (devastanti tornado, lance di ghiaccio, muri di fuoco...ce n'è per tutti i gusti). La limitata energia a disposizione, però, costringe a scegliere attentamente quale usare e in quale occasione. I combattimenti con la spada non sono più semplici duelli uno contro uno, ma vere e proprie mischie selvagge.
Il sistema di combattimento ricorda quello di Arkham Asylum. Invece di puntare sulla pressione frenetica dei tasti o su combo complesse, i programmatori hanno preferito il mantenimento del ritmo, con attacchi rapidi e leggeri utili a indebolire gli avversari prima di finirli con devastanti colpi di grazia.
Prince of Persia è di nuovo tornato in carreggiata, quindi? È impossibile dirlo senza vedere tutti gli altri elementi del gioco. Di sicuro è bello tornare ai complessi enigmi ambientali di Le Sabbie del Tempo, specialmente con un sistema di combattimento così evoluto, ma lo stile un po' anonimo e la quantità eccessiva di abilità potrebbero rendere il gioco meno elegante di quanto ci si possa aspettare.
Prince of Persia: The Forgotten Sands uscirà su DS, PC, PS3, PSP Wii e Xbox 360 a maggio.