Pro Evolution Soccer 2010
Provata la nuova versione del gioco Konami.
Necessità di rinnovamento, questa è la principale sensazione che si prova quando si pensa a Pro Evolution Soccer. Il terreno perso in questi anni da parte di Konami è stato decisivo, infatti con l’avvento della nuova generazione EA Sports ha saputo progressivamente ergersi come simulazione calcistica per eccellenza, lasciando allo storico rivale la nomea di titolo più orientato verso dinamiche arcade, capovolgendo di fatto lo scenario rispetto a un tempo.
Per questo e altri motivi il nostro primo approccio a PES 2010 ci ha insolitamente sorpreso. Nel corso della nostra visita negli studi del distributore, abbiamo infatti potuto mettere le mani su una prima versione giocabile che, sebbene girasse su PC e fosse piuttosto indietro nello sviluppo, ha destato una buona impressione. Dopo anni di dubbi e lamentele da parte degli appassionati, gli sviluppatori hanno deciso di mettersi a disposizione dei propri utenti e di portare avanti il lavoro tenendo in considerazione i feedback negativi avanzati dal pubblico, in particolare per la carenza di realismo, per la veste grafica e la qualità del gioco online.
Sebbene Konami sia al lavoro su un nuovo motore grafico, che tuttavia sarà implementato solamente il prossimo anno, le modifiche apportate al vecchio engine sono evidenti, soprattutto per quanto concerne l’illuminazione, l’utilizzo dei filtri cromatici e la credibilità di giocatori e stadi. I calciatori sono più curati rispetto al passato, le loro espressioni facciali cambiano in base alle situazioni e in alcuni casi le somiglianze con le controparti reali sono davvero degne di nota. Tra quelli che abbiamo avuto modo di vedere spiccano Torres o Carragher su sponda Liverpool, mentre Puyol, Xavi e Yaya Tourè sono tra i più fedeli nel Barcellona, tanto per citarne alcuni.
Non solo ma anche le animazioni, seppur ancora incomplete, durante la partita ci sono sembrate più adeguate e credibili rispetto al passato, affinando parzialmente i cosiddetti cambi di direzione “su binari”, altro difetto di vecchia data della serie, o la sensazione di scarso realismo nella corsa degli atleti. L’unico stadio disponibile nella demo era Anfield Road, storica struttura in cui si esibisce il Liverpool e la qualità del pubblico è stata finalmente incrementata introducendo una terza dimensione e migliorando la resa visiva sia nelle panoramiche che negli scorci durante lo svolgimento dei match.
Anche le novità sul piano del gameplay si preannunciano interessanti e volte principalmente a raggiungere uno standard di realismo che possa giocarsela alla pari o quasi con un FIFA in grande forma, che ormai tutti conosciamo molto bene. Il lavoro operato sull’Intelligenza Artificiale dovrebbe conferire nuova linfa al gioco offline, principalmente andando ad incidere sui comportamenti dei portieri e sui movimenti compiuti dai compagni quando non hanno il possesso della palla.
Questo genere di meccanismi potrà essere controllato in modo più o meno approfondito dall’utente stesso grazie ad un sistema chiamato “Slider”, che consentirà di personalizzare il lavoro della squadra migliorando la strategia e le tattiche utilizzate, andando ben oltre la semplice selezione del modulo o delle marcature.