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Pro Evolution Soccer 2011

A viso aperto…

“Per giocatori unici come Messi, i dribbling in scatto con R1 sono stati cambiati drasticamente in PES 2011”, ci spiega. “Ora Messi è in grado di andare in qualsiasi direzione, eseguendo anche piccoli tocchi come nella vita reale. Non era mai stato implementato al meglio nei nostri giochi. Ora lo abbiamo riprodotto in modo adeguato”.

In un roster di circa 6000 giocatori ci sono appena 15 “stelle” come Messi, con piedi fatati in grado di confondere, disorientare e prendersi gioco dell'avversario. Naturalmente le loro evoluzioni rimangono pretenziose e possono essere sbagliate, e il bilanciamento sarà preservato grazie anche alle nuove tecniche difensive.

La nuova attenzione per la libertà è l'ennesimo prodotto del difficile lavoro di auto-esame portato avanti dal team. “Sviluppiamo PES da più di 10 anni, dai tempi della PlayStation 1”, racconta Seabass. “Ci siamo resi conto che ogni volta che abbiamo fatto uscire una nuova versione del gioco, la libertà è lentamente scomparsa. Forse lo abbiamo reso troppo complicato”.

Questo si manifesta molto chiaramente nei passaggi che, assieme a una barra per la potenza dei tiri completamente rivista, secondo il creatore del gioco garantirebbe “libertà di passaggio illimitata”.

Ogni passaggio o tiro eseguito in PES 2011 mostra sullo schermo una barra della potenza, situata in campo direttamente sopra al giocatore. Tenendo premuto il tasto L2 e premendo il tasto del passaggio, facendo affidamento su questa barra si può mandare, almeno teoricamente, la palla ovunque si desideri.

Il team si è chiaramente guardato indietro per scoprire i dettagli che, nella storia dello sviluppo di PES, hanno portato a questo punto, e quale strada sia meglio percorrere. Un effetto collaterale inaspettato è il ritorno di un'opzione da tempo dimenticata: la velocità di gioco.

“Ai tempi della PS1 c'era un'opzione per modificare la velocità di gioco”, ricorda Seabass. “Ho cercato di ricordare quanto tempo sia trascorso, ed è venuto fuori che sono passati 12 anni dall'ultima volta che l'opzione in questione venne usata. Quest'anno ho deciso di riportarla in auge”.

In pratica si può cambiare la velocità in qualsiasi momento dal menu di pausa, da -2 a +2, con l'impostazione base settata sullo 0. La differenza fra i due estremi è piuttosto evidente, e anche se l'effettiva utilità dev’essere ancora testata, l'inclusione di questa opzione non può fare nulla di male, e offre uno strumento in più per creare l'esperienza più adatta ai propri gusti.

Quando è arrivato il momento di provare il gioco, il fatto di trovarsi per la prima volta di fronte a una versione molto arretrata è risultato evidente, con varie caratteristiche che ancora dovevano essere implementate e altre che non funzionavano come avrebbero dovuto. Il sistema delle finte, per esempio, dava vita ad animazioni ancora palesemente incomplete, mentre le scivolate erano praticamente inutilizzabili.

Queste non sono critiche, ovviamente, ma non era semplicemente possibile dare un qualsiasi giudizio qualitativo, con gli elementi messi a disposizione. Con la build in questione era solo possibile farsi una vaga idea dei ritmi di gioco, della nuova barra della potenza, delle rimesse laterali finalmente riviste, della velocità, della libertà dei passaggi e via dicendo.

Quest'ultima potrebbe rivelarsi l'aggiunta più significativa. Provandola per la prima volta ci si rende conto di quanto le partite a PES siano state, se non tele-guidate, di sicuro fin troppo automatiche.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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PES 2011

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