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Pro Evolution Soccer 2015 cambia schema - prova

Smarcatosi da FIFA, PES 2015 sta trovando la sua strada.

Fino allo scorso anno EA e Konami si marcavano a uomo con la stessa grazia con la quale Pasquale Bruno curava l'attaccante di turno. FIFA e PES uscivano nello stesso periodo, distribuivano la demo lo stesso giorno e si attaccavano di continuo con i claim più roboanti.

Quest'anno, a parte la demo di PES 2015 pubblicata il giorno prima dell'uscita nei negozi di FIFA 15 e qualche sparata del brand manager europeo di Konami Adam Bhatti, i due giochi hanno percorso due strade quasi parallele, tanto che l'ultima fatica di EA Sports è nei negozi da ormai qualche settimana, mentre un mese ancora ci separa dal prodotto di PES Productions.

Per questo motivo ci siamo recati presso Halifax Italia, lo storico distributore italiano della serie, per testare lo stato di avanzamento dei lavori, soprattutto dopo che i riconoscimenti mietuti alla gamescom di Colonia e la demo disponibile su Xbox Live e PSN hanno alzato il livello di attenzione.

Con grande sorpresa ci siamo trovati di fronte ad un codice quasi completo del gioco, ancora ricco di placeholder al posto delle divise e degli stemmi ufficiali, con rose vecchie di qualche mese, ma con ogni opzione al posto giusto, a cominciare dal MyClub, la risposta di PES 2015 a FIFA Ultimate Team.

I menù di gioco sono stati ridisegnati...era ora!

Era ovvio che dovesse capitare, FUT è una modalità talmente magnetica (anche per la sua capacità di calamitare quattrini reali nelle casse di EA), che nell'arco di pochi anni è diventata uno standard in tutti i giochi sportivi. Ce l'ha anche NBA 2K15, tanto per capirci. PES Productions non poteva esimersi dall'offrire un'esperienza comparabile, per fortuna lo ha fatto provando a metterci del suo.

La differenza più evidente è che in MyClub potrete scegliere tra una selezione di giocatori inventati (in pieno stile Master League) da combinare assieme a quelli reali, per le combinazioni più disparate. Inoltre il sistema di acquisizione dei nuovi calciatori non avviene attraverso lo sbustamento di pacchetti virtuali o l'acquisto diretto tramite aste, ma con la meccanica degli Agenti.

In poche parole voi dovrete spendere i vostri crediti per assumere un Agente e sarà lui, in base al suo valore e alla sua zona di competenza, a determinare che tipo di calciatore potrete ottenere. Un Agente di livello base vi darà accesso ad una selezione di atleti normali o bronzo, uno medio a calciatori di livello medio e così via.

Solo che poi non potrete scegliere direttamente quale "figurina" pescare, ma dovrete fermare l'indicatore di una sorta di lotteria sulla pallina dal colore più raro e sperare che il computer non vi rifili una fregatura ma il Cristiano Ronaldo di turno.

Una volta pescati un numero sufficiente di calciatori non vi rimarrà che assemblarli tra di loro. Anche in MyClub il parametro fondamentale da verificare è l'alchimia, che si può migliorare sia affiancando atleti provenienti dallo stesso campionato o dalla stessa nazione, sia facendoli giocare nel loro ruolo naturale. Inoltre l'affinità tra i calciatori si potrà migliorare anche partita dopo partita.

L'alchimia nelle squadre di MyClub potrebbe variare a seconda delle zone del campo.

Un aspetto interessante è che l'alchimia non è "spalmata" omogeneamente su tutta la squadra, ma potrebbe essere migliore tra i difensori centrali (magari entrambi francesi) che tra gli attaccanti. In questo modo la vostra squadra si difenderà in maniera ordinata, mentre potrebbe fare un po' di confusione in attacco.

Un altra differenza è data dall'allenatore. Questo rivestirà un ruolo di spicco in MyClub. Il modulo di gioco, infatti, è legato al Mister e se vorrete giocare col 3-5-2 in attacco che si trasforma in un 5-4-1 in difesa dovrete trovare il tecnico giusto. Ma non solo.

La qualità dell'allenatore decreterà anche la qualità dei calciatori potrete schierare. "Grandi campioni vogliono grandi allenatori", vi dirà il gioco e per questo motivo fino a quando non troverete il Don Fabio della situazione potreste dover ripiegare su atleti di seconda fascia.

Non vi preoccupate, tutte queste cose vi verranno poi spiegate la prima volta che inizierete questa modalità, attraverso un tutorial un po' invasivo ma in grado di farvi addentrare nelle meccaniche di gioco.

Ovviamente non potevano mancare le microtransazioni per comprare crediti, migliorare le statistiche e cose di questo tipo, ma potrete comunque essere competitivi nel MyClub senza dover aprire il portafogli. Anche online.

Il resto è più o meno lo stesso dello scorso anno, ma si nota subito una netta differenza nella qualità dell'offerta. 12 mesi di lavoro continuativo hanno dato modo al team di lavorare per affinare l'esperienza, migliorandola sotto praticamente tutti i punti di vista.

I menù sono finalmente più chiari e leggibili, le modalità di gioco ben in evidenza e valorizzate. Si nota ancora la tendenza, tutta giapponese, di infarcire il gioco di illeggibili, interminabili e scomodissimi menù testuali, ma una volta usciti dal labirinto delle opzioni, la situazione sarà molto migliore. Perlomeno fino a quando non dovrete cercare i piccolissimi tasti Start dei moderni pad per saltare gli innumerevoli filmati.

Dopo una discreta partita online in cui abbiamo verificato un netcode sufficientemente performante e stabile (va anche detto che i server erano tutto fuorché stressati) non abbiamo potuto esimerci dal fiondarci sulla Champions League per tentare la scalata al successo al timone della Juventus.

Sul campo da gioco la sensazione è che PES 2015 sia persino migliorato rispetto alla demo. I movimenti dei calciatori sono più fluidi, il ritmo di gioco è moderatamente veloce, gli scontri quasi sempre credibili e il pallone raramente prende delle traiettorie strane.

In poche parole il gioco ci è piaciuto e già dopo pochi minuti siamo stati in grado sia di imbastire azioni corali di qualità, sia di provare soluzioni personali. Dall'altra parte la CPU ha giocato in maniera soddisfacente, cercando di costruire azioni collettive, difendendosi con ordine e fornendo un discreto banco di prova per Tevez e soci. È stato bello vedere il CSKA di Mosca che una volta agguantato il pareggio negli ultimi minuti di gara ha cominciato a fare melina per perdere tempo.

L'impressione è che la fluidità di FIFA 15, la qualità delle sue animazioni e del suo motore fisico siano ancora superiori, ma è innegabile come quest'anno PES sembra poter dire la sua grazie ad un ritmo di gioco più ragionato e ad un'intelligenza tattica superiore. Ancora qualche limatura alle animazioni dei dribbling, che sembrano ancora un po' sbilanciati, e un po' di limitazioni ad alcuni movimenti (come per esempio dei lanci in profondità sui piedi dei calciatori fatti dopo un 180°), e potremo definirci soddisfatti.

Ma questo, in che gioco lo abbiamo visto?

Sotto il profilo tecnico il gioco alterna l'eccellente lavoro fatto con i volti dei calciatori, in alcuni casi davvero impressionante (basti vedere Vidal o Pogba), con una presentazione ancora un po' grezza, con gli spalti popolati da uomini pixel e davvero pochi elementi di contorno. È vero che in un gioco di calcio l'importante è altro, ma da console come PS4 e Xbox One pretendiamo di più... forse a torto.

Discreta la selezione di musiche, mentre sembra buona la prova di Fabio Caressa al commento, decisamente meno barocco che nelle sue precedenti apparizioni in FIFA. Va ancora perfezionato il legame tra alcune sue frasi e il gioco, ma il lavoro svolto sembra discreto.

Che dire allora? PES Productions sembra aver fatto la mossa giusta nel volersi prendere più tempo per provare a creare un gioco che non sia l'anti-FIFA, ma che abbia sufficiente personalità da potersi trovare una nicchia di mercato nella quale prosperare.

Al momento le sensazioni sono quelle giuste, ma solo un codice completo e tante partite potranno dirci se davvero questa è la volta buona.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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PES 2015

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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