Project Cars 2 - prova
Ian Bell mette nel mirino Forza e Gran Turismo?
Sono ormai alcuni anni che lo scenario dei giochi di guida è ben definito per quanto riguarda le forze in campo. Sony cavalca il suo Gran Turismo, un brand che ha fatto la storia degli scorsi due decenni, ma che recentemente ha subito qualche battuta d'arresto nella qualità delle uscite, mentre dall'altra parte della barricata, Microsoft è proprietaria dell'IP di Forza Motorsport che quasi da sola giustifica l'acquisto di Xbox One. Nonostante l'inferiorità tecnica di quest'ultima nei confronti di PS4, i vari Forza sono la dimostrazione lampante di come si possano realizzare titoli splendidi anche su Xbox One e l'alternanza Motorsport/Horizon è sicuramente il miglior biglietto da visita per questa piattaforma.
Oltre a questi due colossi, per quanto riguarda i giochi di guida le alternative sono ridotte a tre: Codemasters con la sua serie F1 e Dirt, si alterna a Project Cars di Slightly Mad Studios e Assetto Corsa dei nostri Kunos Simulazioni. Alternative per modo di dire visto che questi titoli, realizzati da studi indipendenti con risorse infinitamente inferiori a quelle di Polyphony Digital e Turn 10, hanno sempre cercato di soddisfare le esigenze della fascia di utenza incentrata più sulla simulazione che non sulle emozioni simularcade dei due colossi sopracitati.
D'altronde non potrebbe essere diversamente visto il pedigree di SLS, che altro non sono se eccellenti fuoriusciti dei Simbin, autori dello splendido GTR2, e Kunos Simulazioni, che ha mosso i primi passi con NetKar Pro, prima di arrivare veramente al successo con Assetto Corsa. Simulatori a tutto tondo senza le pretese commerciali dei loro fratelli maggiori: una situazione che potrebbe cambiare nel caso di Project Cars, grazie al milione e mezzo di copie piazzate sul mercato, come avevamo rilevato nella nostra retrospettiva dell'anno scorso.
Il rapporto di collaborazione più stretto di Slightly Mad con Namco Bandai sembrerebbe, e il condizionale è da prendere con molle degne di un tir a rimorchio, portare questa serie a occupare quella fascia di mercato simularcade, che in passato era stata ad appannaggio di Toca Race Driver. Un'operazione piena di senso che lo collocherebbe in uno spazio commerciale al momento sguarnito su PC, ma soprattutto lo proporrebbe come una valida alternativa ai piloti di Xbox One e PS4 alle esclusive del loro ecosistema di cui abbiamo parlato all'inizio dell'articolo.
La dichiarazione d'intenti, stando a quello che abbiamo giocato, c'è tutta grazie ai servigi di un PC monstre messo a disposizione da Nvidia dotato di una GeForce GTX 1080, con schermo 4K da 50 pollici in grado di gestire il gioco senza problemi a 60 frame al secondo. A completare il tutto un joypad con cui testare quattro tracciati su altrettante vetture diverse; una configurazione da "divano" che dalla sua aveva l'immediatezza di iniziare a sportellarci all'istante con i nostri avversari in pista, ma ci ha precluso molte possibilità di analisi sul modello fisico delle auto usate se non per le sensazioni ottenute sul campo e per pochi minuti.
Ma andiamo con ordine e partiamo dall'aspetto che meglio abbiamo potuto valutare in questa sede, ovvero la parte tecnica. Da vedere Project Cars è veramente maestoso soprattutto per il livello di dettaglio delle piste e degli effetti d'illuminazione. Su uno schermo gigante a 4K fa veramente un figurone per come gestisce senza problemi oltre venti vetture in pista senza perdere nemmeno un colpo a una risoluzione così elevata. La distanza visiva è nettamente superiore rispetto al classico Full-HD ma soprattutto si nota immediatamente il maggior dettaglio degli elementi di contorno a bordo pista, come i guard rail, gli edifici. L'asfalto, la terra, l'erba e la ghiaia poi sono semplicemente strepitosi, così come gli effetti di fumo lasciati dalle gomme o dalle fuoriuscite sullo sporco.
Dove PC2 si conferma veramente straordinario è nel sistema d'illuminazione che propone un ambiente molto realistico, perlomeno dall'angolazione visiva del cockpit, con la luce che filtra tra gli alberi e si riflette sulle superfici in modo sublime. Il sistema di movimento delle fonti di luce del ciclo giorno/notte che abbiamo potuto vedere in azione a velocità accelerata è altrettanto rifinito, e permette di apprezzare le sfumature di colore di alba e tramonto, ma soprattutto tutta una serie di effetti sulle vetture e in distanza che in Full-HD ci sono, finora, sempre stati preclusi.
Il motore grafico di Project Cars 2 è chiaramente un'evoluzione dell'engine presente nel gioco originale, e le sue capacità sul fronte della gestione di più fonti di luce emergono soprattutto in notturna osservando da vicino e da lontano le fanalerie delle vetture avversarie, in particolare i freni che brillano nel buio anche a distanze notevoli, dando un'ottima sensazione di profondità dello spazio tra una vettura e l'altra.
Avremmo voluto vedere come il gioco riusciva a mescolare la potenza della GTX 1080 tra sistema d'illuminazione in notturna e condizioni meteorologiche, ma purtroppo la pioggia, l'aspetto tecnico per cui Project Cars è giustamente riconosciuto come uno dei giochi di guida visivamente più impressionanti mai realizzati sinora, non era compresa nella nostra prova, e vi garantiamo avremmo pagato qualsiasi cifra per vederla in azione su questa piattaforma PC così pompata e su uno schermo del genere.
L'unico aspetto della grafica a non averci dato la sensazione di essere spinta al massimo è stato il dettaglio delle auto: ben fatte e ben texturizzate, ma non quel salto quantico che ci si potrebbe aspettare da una configurazione di questo tipo. Va anche detto che abbiamo avuto una vista solo parziale delle vetture stesse solo dall'interno del nostro abitacolo o nella visuale da cofano, ma mai in veri replay dall'esterno; per questo motivo è ancora presto per trarre conclusioni in questo senso.
Per quello che abbiamo potuto vedere in azione, siamo abbastanza certi che Project Cars 2 sarà uno dei punti di riferimento per quanto riguarda i racing game nel 2018 sotto il profilo tecnico. I dubbi che invece rimangono dissipare sono quelli riguardanti la direzione intrapresa da Slightly Mad Studios e Square Enix per quanto riguarda il pubblico a cui questo titolo si rivolgerà. La prova con il joypad ha confermato la classica guidabilità filtrata dei tipici simularcade, adattata alle necessità del pubblico più casuale.
Questo non significa che la sfida proposta fosse facile, anzi: l'intelligenza artificiale ci ha bastonato allegramente, confermandosi piuttosto veloce, ma la nostra preparazione e il tempo a disposizione non ci hanno permesso di metterla veramente alla frusta. C'è da dire che non abbiamo notato azioni suicide o svarioni imbarazzanti degni delle prime build di Project Cars e questo fa sicuramente sperare molto bene per quanto concerne la consistenza della modalità carriera; un terreno di scontro con Forza e Granturismo su cui si giocherà buona parte del pedigree di Project Cars 2.
Vista l'impossibilità di toccare gli aiuti attivati per il joypad, non ci possiamo quindi sbilanciare più di tanto nel definire Project Cars 2 un simulatore sotto mentite spoglie: solo un volante con force feedback di buon livello ci avrebbe permesso di capire a fondo il modello fisico delle vetture nella gestione dei sovrasterzi, sottosterzi, perdite di carico, evoluzione del grip della pista in relazione ai cambi di temperatura. Per quello che può valere, il rally cross ci ha dato la sensazione di essere piuttosto ben fatto, per quanto i tracciati fossero piuttosto corti: le vetture soffrivano molto della scarsa aderenza del fondo sconnesso e andavano guidate senza esagerare di acceleratore e freno, pena traversi irrecuperabili o incidenti nel centro gruppo.
La Olsbergs RX Supercar Lite è stata una vera e propria sfida, soprattutto in virtù di un retrotreno assolutamente imprevedibile in frenata e nelle curve strette che ci ha costretto a pendoli e controlli al limite e oltre, perdendoci il posteriore un sacco di volte. Molto più docile, nonostante la maggiore potenza e dimensioni, è stata la Honda Civic GRC, con cui abbiamo azzardato anche dei colpetti di freno a mano per affrontare in sbandata le curve più strette e approfittare di toccatine ai nostri avversari all'esterno con il più classico degli "appoggini".
Meno semplice è stata l'avventura con la Dallara IR-12 Honda Road Course tra i muretti di Long Beach, in virtù della sua brutale potenza e delle scarse possibilità di recupero in caso di errore, soprattutto senza poter mettere mano al setup per ottenere il maggior carico e agilità nel misto. Dove invece ci siamo trovati immediatamente a nostro agio è stato al Red Bull Ring sulla Acura NSX GT3: è stata in questa configurazione che abbiamo potuto apprezzare al meglio il gioco nel suo complesso. Il parco auto era infatti al completo di molte GT3 presenti nella versione finale: in questa configurazione Project Cars 2 era sicuramente al suo meglio, le sportellate non sono mancate, e con esse la conferma della bontà dell'intelligenza artificiale di cui parlavamo poc'anzi.
In conclusione, possiamo confermarvi che il primo impatto con Project Cars 2 è stato positivo. L'impressione è stata quella di trovarsi di fronte a un modello di guida ibrido adattato alle esigenze di un'anteprima ad uso e consumo di un pubblico molto vasto. In realtà, molti indizi ci hanno fatto capire che sotto il cofano (e nella trasmissione e sospensioni) ci sia molto di più da esplorare e solo in occasione di un test completo potremo effettivamente renderci conto delle sue potenzialità. L'unica certezza che possiamo darvi al momento è che su PC il gioco è assolutamente spettacolare da vedere e con i debiti adattamenti anche su PS4 e One dovrebbe fare la sua sporca figura in Full-HD.
Tutto rimandato quindi a un'anteprima in cui potremo sviscerare con dovizia di particolari quello che Project Cars 2 avrà da offrirci in termini di profondità del modello di guida, contenuti, modalità di gioco e possibilità di personalizzazione della sfida proposta. Conferme o smentite che avremo probabilmente solo a ridosso della pubblicazione verso la fine dell'anno, anche se Namco Bandai ci ha fatto capire che durante l'estate dovrebbero essere in arrivo altri video e informazioni di rilievo: il prossimo E3 sarà probabilmente il momento giusto per questo genere di presentazioni.